Pomezia
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Pomezia | |||
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Stato: | Italia | ||
Regione: | Lazio | ||
Provincia: | Roma | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 108 m s.l.m. | ||
Superficie: | 107 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 452 ab./km² | ||
Frazioni: | Vedi elenco | ||
Comuni contigui: | Ardea, Roma | ||
CAP: | 00040 | ||
Pref. tel: | 06 | ||
Codice ISTAT: | 058079 | ||
Codice catasto: | G811 | ||
Nome abitanti: | pometini | ||
Santo patrono: | San Benedetto da Norcia | ||
Giorno festivo: | 11 luglio | ||
Sito istituzionale |
Pomezia è un comune di 48.385 abitanti della provincia di Roma.
Il nome Pomezia deriverebbe dal toponimo di un'antica città Volsca e Latina, Suessa Pometia, città misteriosa la cui posizione non è mai stata individuata dagli studiosi, e certamente non era quella dell'attuale Pomezia. Tuttavia nei documenti dell'ONC relativi alla costruzione di Pomezia non c'è riferimento all'antica città, piuttosto alla vocazione agricola del territorio, per cui da alcuni è stata formulata l'ipotesi che il toponimo Pomezia deve essere inteso come "città dei pomi" (frutti) e riconnesso all'immagine della dea romana Pomona, presente anche nello stemma del comune: quest'ultima ipotesi viene generalmente ampiamente contestata, mancando di alcun dimostrato fondamento, ed essendo invece ampiamente diffusa e testimoniata, tanto oralmente che giornalisticamente, la volontà dello stato fascista di dare alla città un nome "antico" dal forte valore simbolico che, ricollegandosi al passato latino, testimoniasse la "rinascita della civiltà" nell'agro bonificato.
I colori dello stemma, rosso e blu, riprendono il colore della terra su cui sorge (soprattutto tufo) e il colore del mare su cui si affaccia.
Indice |
[modifica] Geografia
Il comune di Pomezia è inserito nell'Agro Romano e si estende a sud di Roma, con ai lati la veduta dei Castelli romani e del Mar Tirreno, confinando per un largo tratto con la magnifica tenuta presidenziale di Castel Porziano.
Sono rimaste poche vestigia del vecchio territorio di Pomezia originariamente composto da vaste zone boschive (sugheri, olmi e querce), dune con vegetazione mediterranea (ginestre, pungi-topo, rovi di more e fitta vegetazione di erbe) e zone paludose; tra quanto rimasto si segnalano la zona costiera delle dune tra Torvaianica e Villaggio Tognazzi e il bosco della sughereta vicino a Pomezia.
Le cause di questo cambiamento sono riconducibili essenzialmente all'opera di bonifica d'epoca fascista (per ciò che attiene alle zone paludose ed agricole), e una forte industrializzazione del territorio prolungatasi fino agli anni ’90 grazie ai fondi per la Cassa del Mezzogiorno, nonché alla speculazione edilizia che ha devastato uno dei più bei litorali della provincia romana.
Il clima di Pomezia è compreso nella regione climatica "Tirrenica meridionale", che risente fortemente dall'influenza del Mar Tirreno, la cui distanza massima dall'estremo confine del Comune è di circa sette chilometri. Il clima è caratterizzato da estati molto calde rinfrescate da venti termici provenienti dal mare, da forti piogge autunnali e primaverili e dalla presenza di correnti umide soprattutto durante l'inverno.
[modifica] Storia
Pomezia nasce a seguito della bonifica della palude pontina, voluta dal governo fascista di Benito Mussolini con la legge di bonifica integrale del 1928, come allo stesso modo nascono le città di Littoria (in seguito ribattezzata Latina), Sabaudia, Pontinia ed Aprilia e svariati altri centri rurali minori comunemente appellati "borghi". Il primo nome della città era Ausonia, ma prima dell'inzio dei lavori fu mutato in Pomezia. Il piano urbanistico si deve agli architetti Petrucci, Tufaroli, Paolini e Silenzi, vincitori - non senza difficoltà - del concorso bandito dall'ONC il 1 ottobre 1937. La prima pietra della nuova città fu posta da Mussolini il 25 aprile 1938, e la città venne inaugurata il 29 ottobre 1939.
Pomezia inizialmente fu popolata a seguito dell'immigrazione di povere famiglie contadine (le prime 40 famiglie coloniche arrivarono nel giugno del 1939, mentre un secondo gruppo arrivò nell'ottobre dello stesso anno) provenienti per la maggior parte dal Veneto, dal Friuli e dalla Romagna, cui l'Opera Nazionale Combattenti assegnava i poderi appena realizzati (composti da casolare e un appezzamento di terreno).
Inizialmente pensata come centro principale di un borgo essenzialmente agricolo, nel dopoguerra Pomezia ha cambiato la sua storia diventando un'importante centro industriale del Lazio, in virtù della sua vicinanza con Roma e dell'inclusione del suo territorio tra le zone benificiarie delle politiche di sviluppo economico dell'ente Cassa per il Mezzogiorno.
Negli anni '80 la zona di Pomezia è stata interessata da un drammatico processo di deindustrializzazione (causato solo in parte dall'abolizione della Cassa per il Mezzogiorno), che ha portato alla chiusura di numerose piccole e medie imprese, e di alcune grandi (p.es. la FEAL). Anche le grandi imprese presenti sul territorio hanno gradualmente ridimensionato la propria presenza. L'apertura di numerosi centri commerciali ha fatto sì che la popolazione passasse dal settore industriale al terziario. La costruzione di abitazioni, intensificatasi nella seconda metà degli anni '90, ha fatto sì che la città si caratterizzasse sempre più come centro satellite di Roma, aggravando però una serie di problemi infrastrutturali legati all'insufficiente rete di trasporto (strade vecchie e inadeguate, mancanza di collegamento ferroviario diretto con la capitale).
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Cultura
[modifica] Ricorrenze, feste e fiere
Le principali riccorenze di Pomezia sono legate al carnevale, alla festa del patrono ed a quella dell'Assunta.
Carnevale: per quest’occasione si svolgono una sfilata di carri e alcune feste di quartiere.
11 luglio o prima domenica successiva: si festeggia il patrono di Pomezia, San Benedetto da Norcia, con spettacoli musicali, una lotteria, fuochi d'artificio e una fiera.
15 agosto: la festa dell'Assunta è celebrata con una processione di barche in mare e una santa messa sulla spiaggia di Torvaianica.
[modifica] Università
L'università della Sapienza di Roma [2] ha recentemente aperto a Pomezia un polo universitario, che permette ai suoi studenti di partecipare, con insegnanti in sede, ad una serie di corsi di laurea.
[modifica] Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica] Centro cittadino
Pomezia è una "città di fondazione", ciò significa che è stata progettata nella sua forma urbanistica completa prima ancora di essere costruita e realizzata, come anche le altre quattro città pontine e i svariati borghi nati a seguito della bonifica della palude pontina e all'appoderamento approntato dall'Opera Nazionale Combattenti nei territori dell'agro pontino e romano espropriati al grande latifondo. La struttura base della città si rifà agli antichi borghi contadini, con le strade principali che si incontrano nella piazza principale della città (ex Piazza dell'Impero oggi Piazza Indipendenza).
Affacciati alla piazza sorgono il Municipio, la Torre Comunale (ricostruita dopo i bombardamenti della seconda guerra mondiale), l'ex Casa del Fascio e la Chiesa madre.
La città è stata progettata, secondo lo stile vigente nel ventennio fascista, avendo come linee guida la semplicità delle linee, l'uso di materiali di costruzione italiani, con preferenza per i materiali esistenti sul posto e, dove possibile, escludendo le strutture in ferro ed in cemento armato.
[modifica] Museo Archeologico di Lavinio
Recentemente è stato aperto il Museo Archeologico di Lavinio – DOMUS AENEAE,[3].
Qui sono esposti alcuni reperti trovati nella zona, che molti studiosi identificano come l'antica Lavinium, dove si stabilì Enea con i suoi compagni in fuga da Troia.
Il museo si compone di quattro sale in cui sono esposti reperti databili tra il V e il II secolo A.C., testimonianze dell'attività religiosa che qui si svolgeva, tanto che "Lavinium" in epoca romana era chiamata "civitas religiosa".
La Domus Aeneae sorge in prossimità dell'area archeologica detta delle "Tredici are" e del Borgo di Pratica di mare dei principi Borghese.
[modifica] Villa romana di Torvaianica
Nel 2006 a Torvaianica in via Siviglia sono stati ritrovati casualamente i resti di un'antica villa romana.
[modifica] Aeroporto Militare di Pratica di Mare
L'aeroporto Militare di Pratica di Mare risale al 1937 quando fu costruito con lo scopo di addestrare al volo i piloti della Regia Aeronautica.
Successivamente la struttura subì tali adeguamenti da diventare una scuola militare di volo e da ospitare anche una brigata aerea di caccia-intercettori. Gli adeguamenti sono continuati fino ai giorni nostri, tanto che l'aeroporto, divenuto nel frattempo il più grande aeroporto militare italiano, oggi ospita anche alcuni reparti aerei della Guardia di Finanza, dei Carabinieri e della Polizia di Stato.
L'aeroporto è noto soprattutto per aver ospitato l'incontro internazionale che ha definito le nuove relazioni tra NATO e Russia, per aver custodito i resti dell'aeromobile dell'Itavia abbattuto ad Ustica e per ospitare le manifestazioni di volo delle pattuglie aeree acrobatiche. Inoltre all'aeroporto di Pratica di Mare atterrò la cicogna pilotata dal maggiore Otto Skorzeny decollata da Campo Imperatore con a bordo un illustre passeggero liberato dalla sua prigionia: Benito Mussolini.
[modifica] Cimitero Militare Tedesco
Il cimitero militare tedesco è stato inaugurato a Pomezia nel 1960.
Qui sono stati seppeliti oltre 27.000 militari tedeschi caduti durante la seconda guerra mondiale a seguito dello sbarco americano di Anzio e Nettuno e durante la battaglia di Monte Cassino.
[modifica] Struttura economica
La maggior risorsa del comune è l'industria, sviluppatasi fortemente grazie alle politiche statali legate alla ex Cassa per il Mezzogiorno (prevale il settore farmaceutico/medico, con importanti aziende quali la Sigma Tau, la Ethicon, la Johnson, ecc.; ridimensionati la meccanica e il chimico rispetto agli anni '60; praticamente scomparso il tessile, che era tra i più rappresentati all'epoca del boom). Peso simile, e dal punto di vista occupazionale sempre più rilevante, ha il terziario, grazie anche alla presenza di grandi centri commerciali. L'agricoltura ha una rilevanza decisamente più ridotta, ed è praticata prevalentemente nelle frazioni di Santa Procula e Santa Palomba. Molto attiva per contro l'edilizia, legata alla costruzione pressoché continua di edifici residenziali. L'attività edilizia viene spinta dal forte flusso immigratorio, specie dal limitrofo comune di Roma (oltre mille nuove iscrizioni all'anagrafe nel solo 2005).
Rilevanti sono anche le attività turistiche, tra le quali il recente parco acquatico; la città ha una buona dotazione alberghiera, che serve sia le esigenze delle imprese locali che quelle del turismo romano. L'industria del tempo libero si avvale fondamentalmente del litorale di Torvaianica, molto frequentato dai romani sia nei fine settimana che nei mesi estivi.
[modifica] Amministrazione
- Sindaco: Enrico De Fusco, eletto al ballottaggio il 12.6.06, che succede al dimissionato Stefano Zappalà, il quale ha lasciato la citta' governata dal Commissario prefettizio per circa un anno.
- Comune: Centralino 06 91.14.61
- Classificazione climatica: zona D, 1536 GR/G
[modifica] Città Gemellate
[modifica] Frazioni
Campo Ascolano, Campo Bello, Campo Jemini, Campo Selva, Castagnetta, Cinque Poderi, Colli di Enea, Macchiozza, Martin Pescatore, Pratica di Mare, Santa Palomba, Santa Procula, Sedici Pini, Torvaianica, Torvaianica Alta, Viceré, Villaggio Azzurro, Villaggio Tognazzi.
[modifica] Altri progetti
[modifica] Collegamenti esterni
- Museo archeologico di Lavinio.
- Portale APomezia
- Portale TuttoPomezia
- Appunti dei cittadini per Pomezia