Pipino di Herstal
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Pipinidi
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Arnolfingi
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Carolingi
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Dopo il Trattato di Verdun (843)
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Pipino di Herstal o di Heristal (Herstal, Belgio, 640 circa – Jupille, nei pressi di Liegi, 16 dicembre 714) detto anche Pipino II (fu il secondo dei tre Maestri di palazzo della dinastia degli Arnolfingi a portare questo nome, dopo Pipino di Landen e prima di Pipino il Breve) fu il Maggiordomo di Austrasia dal 679 e fu il fautore della riunificazione dei regni Franchi.
Figlio di Santa Begga (figlia a sua volta di Pipino I di Landen) e di Ansegiso (figlio del vescovo Arnolfo di Metz), succedette (dopo quasi venti anni) nel ruolo di Maggiordomo di palazzo del regno di Austrasia allo zio Grimoaldo I (fratello maggiore di Begga).
Riuscì a riconquistare la dignità di Maggiordomo tra il 679 e 680 quando, dopo l'assassinio di Dagoberto II (di cui alcuni ipotizzano sia stato il mandante), l'Austrasia passò a Teodorico III (già re di Neustria) che però non riuscì ad estendervi il suo dominio effettivo: l'Austrasia infatti si costituì in ducato autonomo sotto la guida di Pipino. Sin dai primi anni del suo governo dovette fronteggiare il Maggiordomo dei regni di Neustria e Burgundia, Ebroino, fautore di una politica tesa al consolidamento dell'autorità monarchica, all'accentramento del potere e alla riunificazione dei regni franchi sotto la guida della Neustria: Ebroino affrontò e sconfisse Pipino nella battaglia di Leucofao (680), ma morì poco dopo; il suo successore, Varato, preferì mantenere rapporti pacifici con i vicini; nel 686, a Varato subentrò Bertacido, che manifestò sin dal suo insediamento l'intenzione di riprendere la politica espansionistica di Ebroino: di fronte a queste nuove minacce, Pipino decise di giocare di anticipo.
Alla guida dell'esercito di Austrasia, nel 687 affrontò e sconfisse Bertacido nella battaglia di Tertry, sul fiume Somme, riunificando, così, i tre regni franchi e diventandone de facto sovrano (anche se il titolo di Re dei Franchi continuò ad essere portato dal merovingio Teodorico III).
Pipino di Herstal assunse per sé, oltre a quello di Maestro di palazzo del re dei Franchi, il titolo di dux et princeps Francorum (duca e principe dei Franchi).
Nel 689 sconfisse il re dei Frisi, Radbad, respingendolo a nord del Reno, e sottomise la parte occidentale della Frisia, collaborando, poi, con san Villibrordo all'evangelizzazione di quelle terre (ancora pagane) e alla creazione della diocesi di Utrecht. Nel 712 acquisì anche il controllo del ducato degli Alemanni.
Attorno al 670, Pipino aveva sposato Plectrude, da cui aveva avuto due figli (Drogone e Grimoaldo II), entrambi premortigli; dalla concubina Alpaide ebbe, invece, Carlo Martello, che ne continuò l'opera.