Grimoaldo I
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Pipinidi
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Carolingi
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Dopo il Trattato di Verdun (843)
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Grimoaldo I il Vecchio (615 circa - Parigi, tra il 657 e il 661) fu Maggiordomo di palazzo del regno di Austrasia sotto il regno di Sigeberto III e poi reggente per Childeberto, in nome del quale aveva usurpato il trono nel 656.
[modifica] Biografia
Nacque, come le sante Begga e Gertrude, dal matrimonio di Pipino di Landen con Itta (o Idulberga).
Nel 640, alla morte del padre, che aveva fatto della sua famiglia la più potente del regno dei Franchi, divenne il capo di quella che diventerà la dinastia dei Carolingi (da sua sorella Begga nacque Pipino di Herstal, bisavolo di Carlomagno).
Si guadagno la fiducia di Sigeberto III combattendo con lui contro il duca di Turingia Radulfo, che era insorto nel 641. Durante la battaglia, ebbe anche modo di salvargli la vita: riuscì a farsi nominare Maggiordomo solo nel 643, nonostante Clotario II avesse riconosciuto l'ereditarietà di tale carica con l'Editto di Parigi del 614.
Come il padre Pipino, riuscì a sostituirsi nel governo allo stesso re Sigeberto, che divenne uno dei re fannulloni: essendo Sigeberto ancora privo di eredi, riuscì addirittura a fargli adottare suo figlio Childeberto e a farlo nominare suo erede al trono.
Poco dopo (attorno al 552) il re ebbe un figlio dalla moglie Inechilde, Dagoberto II, ma quando Sigeberto morì (556) Crimoaldo lo fece tonsurare e lo inviò in un monastero irlandese e proclamò re suo figlio Childeberto, detto l'Adottato.
Su quello che avvenne in seguito non ci sono certezze: sicuramente l'Austrasia venne ripresa dai sovrani di Neustria che, giustiziati gli usurpatori, se ne annetterono il regno che tornò autonomo nel 576, quando venne reinsediato Dagoberto II.
Secondo alcune fonti sarebbe stato Ercinoaldo, maggiordomo di Austrasia sotto Clodoveo II a far uccidere Grimoaldo nel 657; per altre, l'usurpatore venne deposto e fatto giustiziare da Ebroino, maggiordomo di Clotario III, nel 661.