Piaggio P.148
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Piaggio P148 | |
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Piaggio P148 in mostra al Museo Piaggio di Pontedera |
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Descrizione | |
Tipo | Monoplano monomotore ad ala bassa con carrello fisso convenzionale e ruotino di coda |
Equipaggio | due posti affiancati con possibilità di un terzo posto posteriore centrale |
Primo volo | 12 febbraio 1951 |
Entrata in servizio | 1951 |
Costruttore | Piaggio |
Dimensioni | |
Lunghezza | 8,44 m |
Apertura alare | 11,12 m |
Altezza | 2,40 m |
Superficie alare | 18,81 m² |
Pesi | |
A vuoto | 895 kg |
Carico | 305 kg |
Massimo al decollo | 1200 kg |
Propulsione | |
Motore | Lycoming O-435-A 6 cilindri contrapposti raffreddati ad aria |
Potenza | 190 CV |
Prestazioni | |
Velocità massima | 215 km/h |
Velocità di crociera | km/h |
Autonomia | 700 km |
Tangenza | 5.500 m |
Passeggeri | 1 (+1) |
Capacità carburante | 45 l |
Note | |
elica bipala a passo variabile |
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Progetto:Aviazione |
Il Piaggio P148 è un aereo leggero, interamente metallico ad ala bassa e carrello fisso triciclo posteriore, costruito dal 1951 su progetto dell'Ing. Giovanni Casiraghi e destinato al ruolo di addestratore di primo periodo e cioè per volo a vista, volo strumentale, volo acrobatico, volo notturno.
Date le sue dimensioni fu soprannominato Piaggino.
Complessivamente furono costruiti circa 100 esemplari di cui 70 acquistati dall'Aeronautica Militare Italiana per l'addestramento (scuole di Lecce, Latina e Rieti), il collegamento e il rimorchio di alianti.
Dal 1970 al 1976 è stato utilizzato presso la scuola di Latina per la selezione al pilotaggio degli allievi dell'Aeronautica Militare ruolo naviganti.
Fu pure utilizzato per i corsi di cultura aeronautica destinati ai giovani dai 16 ai 19 anni tenuti presso l'aeroporto di Gorizia dal 1966 al 1975.
L'esemplare in mostra al Museo Piaggio (n. matricola MM 53562) porta le insegne della "SAP - Scuola Addestramento Plurimotori" di stanza a Latina.
Caratteristica dell'aereo era la capottina in plexiglass, che permetteva una visibilità notevole. La fusoliera era monoscocca a sezione circolare. Il rivestimento metallico era interamente rivettato. Le semiali erano connesse alla fusoliera con due punti di attacco e rinforzate nei punti di ancoraggio del carrello che era fisso. Le ali erano facilmente smontabili per necessità di trasporto.
Utilizzava un motore Lycoming 0-435 a 6 cilindri contrapposti e raffreddamento ad aria, da 190 HP, ed un'elica bipala metallica Piaggio a passo variabile del diametro di 2,20 m