Pasquale Poccianti
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Pasquale Poccianti (nato a Bibbiena nel 1774 e morto a Firenze nel 1858) fu un architetto italiano, uno dei massimi rappresentanti dello stile neoclassico in Toscana.
[modifica] Formazione
Studia architettura all'Accademia di Belle Arti di Firenze sotto la guida di Gaspare Maria Paoletti. Appena ventenne, terminati gli studi, collabora con Giuseppe Cacialli, architetto della corte granducale nei lavori della Villa medicea di Poggio Imperiale continuando e terminandoli anche dopo la morte del maestro. Sempre a Firenze, dal 1837 al 1839 esegue a Palazzo Pitti le due grandi ali laterali e molte altre aggiunte (Palazzina della Meridiana) e un nuovo viale carrozzabile nel giardino di Boboli. Sempre con Paoletti lavora da prima e poi da solo alla Loggia dell'Orcagna e alla Biblioteca Mediceo Laurenziana.
[modifica] Attività
Prese parte ai restauri ed agli abbellimenti della Basilica di San Lorenzo, di Palazzo Vecchio e delle logge degli Uffizi.
Al Poccianti vengono attribuite altre opere ed alcuni progetti tra cui quello di ampliamento della chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano a Pisa, il congiungimento della Cappella dei Medici con la chiesa di S. Lorenzo a Firenze, le modifiche e gli ammodernamenti della villa di Poggio a Caiano, la nuova collocazione del David di Michelangelo (diversa da quella attuata successivamente), l'impegno nella commissione per la facciata della Cattedrale di Santa Maria del Fiore a Firenze, i progetti per la Villa reale di Marlia a Lucca, il seminario di Fiesole, le nuove dogane del Granducato.
Ma l’opera di maggiore importanza progettata da Poccianti è il Cisternone di Livorno, il monumentale sebatoio, ancora oggi in funzione, costruito tra il 1829 ed il 1842 per l'approvvigionamento idrico della città. Il Cisternone, in stile neoclassico, si presenta con un porticato costituito da otto colonne e da una facciata sovrastata da una semicupola a cassettoni che ancora oggi suscita l'interesse degli storici e degli architetti. Nella facciata sono presenti delle derivazioni dall’architettura rivoluzionaria francese, con delle suggestioni della conoscenza delle grandi opere idrauliche dell'architettura romana.
Tuttavia la costruzione del Cisternone faceva parte di un progetto più ampio, intrapreso a partire dalla fine del XIX secolo per volontà del Granduca Ferdinando III e teso all'ammodernamento e alla realizzazione degli acquedotti livornesi. Poccianti, subrentrato a lavori già iniziati, ideò il percorso dell'acquedotto come una monumentale passeggiata dalle sorgenti fino ai margini della città: lungo questo tracciato l'architetto ubicò un ulteriore serbatoio, il cosiddetto Cisternino di Pian di Rota, caratterizzato dalla suggestiva intersezione di semplici volumi in un corpo centrale porticato. Una terza cisterna, ubicata nel centro di Livorno, non entrò mai in funzione ed oggi ospita la Casa della Cultura.
Tra le ultime opere si registra la costruzione di un piccolo stabilimento termale nei pressi di Livorno; i Bagnetti della Puzzolente, dal particolare toponimo del luogo, furono portati a termine in breve tempo, ma altrettanto rapidamente la loro attività cessò e furono adibiti ad uso di magazzino, tristemente abbandonati alle ingiurie del tempo e degli uomini.
Divenuto architetto granducale delle Regie Fabbriche continuerà l'attività fino agli ultimi anni di vita, morirà per una disgrazia, mentre in qualità di direttore architetto dei pompieri di Firenze (Ingegnere della Guardia del Fuoco) assiste a delle esercitazioni sul campo.
[modifica] Bibliografia
- Firenze e Livorno e l’opera di Pasquale Poccianti nell’età granducale A cura di Franco Borsi, Gabriele Morelli, Luigi Zangheri 1974 Officina Edizioni.
- Pasquale Poccianti Architetto, 1774-1858 Studi e ricerche nel secondo centenario della nascita. 1974 Comune di Bibbiena – Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo.
- Pasquale Poccianti architetto, 1774-1858 : contributi al convegno per la celebrazione del secondo centenario della nascita : Bibbiena 1974 / a cura di Francesco Gurrieri e Luigi Zangheri .Firenze : Uniedit, 1977.
- Grande Dizionario Enciclopedico UTET 1939.