Luiz Inácio Lula da Silva
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Luiz Inácio da Silva (pron: lu'iz i'nasiu 'lulɐ dɐ 'silvɐ) (Caetés, Pernambuco, 27 ottobre 1945), soprannominato in maniera affettuosa Lula, è il trentanovesimo ed attuale Presidente del Brasile.
Lula è stato eletto il 27 ottobre 2002, al ballottaggio, con il 61% dei voti; ha ottenuto 52,4 milioni di voti, ovvero il più alto numero di voti della giovane storia democratica del Brasile. Ha assunto il potere il 1° gennaio 2003.
Prima di diventare presidente, le sue politiche erano considerate di estrema sinistra, mentre da quando è al governo si è collocato vicino ad una moderna socialdemocrazia; è stato comunque il presidente più di sinistra che il Brasile abbia conosciuto, dai tempi di João Goulart. Il suo vicepresidente, con cui è stato eletto, è Josè Alencar, proveniente dal partito liberale brasiliano, ed attualmente appartenente al Partito Repubblicano Brasiliano.
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[modifica] Il nome
- Silva: il cognome di Lula è Silva, il cognome più comune in Brasile. In portoghese, la particella da o de non è considerata parte del cognome, ma semplicemente una particella che lega il nome al cognome. Il cognome esatto è quindi Silva e non da Silva.
- Luiz Inácio da Silva: questo è il nome completo di Lula, che ha usato dal 1945 al 1982.
- Lula: questo è il suo soprannome dall'infanzia; è una ripetizione della consonante del suo nome Luiz ed in portoghese significa anche calamaro. Lula è conosciuto con questo nome da quando, lavorando in un'industria metallurgica, è diventato uno dei sindacalisti principali della scena nazionale. È conosciuto con questo nome fin dagli albori della sua carriera politica.
- Luiz Inácio Lula da Silva: è il nome completo per legge dal 1982. Nel 1982, candidatosi a governatore dello stato di San Paolo, Lula ha cambiato il suo nome legale, aggiungendo il soprannome, con cui era conosciuto in tutto il Paese. Secondo le leggi elettorali brasiliane, si può solo usare il proprio nome legale per candidarsi a cariche pubbliche. Se si fosse candidato col nome Luiz Inácio, molti elettori non lo avrebbero riconosciuto.
I giornali brasiliani lo chiamano o (in maniera formale) col suo nome estesa Luiz Inácio Lula da Silva, o in maniera meno formale, con il solo soprannome Lula.
[modifica] I primi anni
Lula nacque da una famiglia povera e analfabeta a Caetès (allora ancora un distretto del comune di Garanhuns) nello stato brasiliano di Pernambuco. All'anagrafe, la sua data di nascita risulta essere il 6 ottobre 1945, anche se Lula preferisce utilizzare la data che sua madre ricorda, il 27 ottobre. Nelle aree rurali del Brasile, questa discrepanza nella data di registrazione presso l'anagrafe è comune.
Subito dopo la nascita di Lula, suo padre si trasferì nella città costiera di Guarujá (nello stato di San Paolo). La madre di Lula e i suoi otto figli lo raggiunsero nel 1952, dopo un difficoltoso viaggio di 13 giorni. Anche se il loro tenore di vita migliorò rispetta a Pernambuco, la loro vita era ancora molto difficile.
Lula ricevetta poca educazione formale; infatti lasciò la scuola dopo la quarta elementare. La sua vita lavorativa iniziò a 12 anni, come lustrascarpe e venditore di strada. A 14 anni trovò il suo primo lavoro formale in una fabbrica di lavorazione del rame. Lula infine studiò, e ricevette un diploma equivalente al conseguimento della scuola superiore.
Nel 1956 la sua famiglia si trasferì alla citta di San Paolo, che offriva maggiori opportunità. Lula, sua madre e i suoi 7 fratelli, vissero in una piccola stanza nel retrobottega di un bar.
A 19 anni, perse un dito in un incidente, mentre lavorava come operatore di una pressa in una fabbrica di componenti automobilistici. E' intorno a quel periodo che iniziò a interessarsi delle attività del sindacato e ricoprì diversi importanti ruoli all'interno del sindacato. La dittatura brasiliana si oppose fortemente alle attività del sindacato, e per reazione, la visione politica di Lula si inidirizzo a sinistra.
Nel 1969 sposò Maria de Lourdes, che morì di parto, col loro bambino. Nel 1974 si risposò, questa volta con Marisa, da cui ebbe tre bambini. Ebbe una figlia illegittima lo stesso anno, con Miriam Coredeiro.
[modifica] Carriera nel Sindacato
Nel 1978 fu eletto presidente del sindacato dei lavoratori di acciaio di São Bernardo do Campo e Diadema, le città dove risiede la stragrande maggioranza delle industrie automobilistiche e componentistiche (tra cui Ford, Volkswagen, Mercedes-Benz e altre) e tra le aree più industrializzate del Paese. Prima di ciò, tuttavia, Lula aveva già ricoperto diversi ruoli nello stesso sindacato, ed è grazie a ciò che, nei primi anni settanta, viaggiò negli Stati Uniti, proprio durante la dittatura militare del Brasile, per seguire un corso sui sindacati, sponsorizzato dall'AFL-CIO e da ICFTU-ORIT, l'organizzazione regionale per le Americhe dei sindacati anti-comunisti della Confederazione Internazionale per il libero scambio. L'aver avuto stretti contatti con i sindacati nordamericani creò qualche imbarazzo a Lula quando intraprese vie più estremiste anni dopo. Verso la fine degli anni '70, Lula collaborò in diverse attività dei principali sindacati,tra cui alcuni enormi scioperi. Fu incarcerato per un mese, ma fu rilasciato in seguito a proteste. Gli scioperi terminarono lasciando scontenti sia le forze sindacali che le fazioni filo-governative.
[modifica] Carriera Politica
Il 10 febbraio 1980, nel pieno della dittatura militare, un gruppo di professori universitari, dirigenti sindacali e intellettuali, tra cui Lula e Chico Mendes, fondarono il Partido dos Trabalhadores (PT), ovvero Partito dei Lavoratori, un partito di sinistra e con idee progressiste.
Nel 1982 aggiunse il soprannome Lula al suo nome legale. Nel 1983 partecipò alla creazione dell'associazione sindacale Central Única dos Trabalhadores (CUT). Nel 1984 il PT e Lula parteciparano alla campagna politica Diretas Já, che chiedeva un voto popolare diretto per le successive elezioni presidenziali. Secondo la Costituzione brasiliana del 1967, i presidenti erano eletti dai due rami del Congresso in seduta comune, più dei rappresentanti di tutte le Legislazioni Statali, ma questo era largamente considerata una buffonata in quanto, dal colpo di stato militare, solo ufficiali militari di alto livello (tutti generali in pensione), scelti dopo una consultazione militare interna, venivano "eletti". Come risultato della campagna politica e dopo anni di lotte civili, le elezioni del 1989 furono le prime ad eleggere direttamente un presidente dopo 29 anni.
[modifica] Elezioni
Lula si candidó ad una carica pubblica per la prima volta nel 1982, come governatore dello stato di San Paolo. Perdette, ma aiutó il suo partito ad ottenere un numero sufficiente di voti, tali da sopravvivere.
Nelle elezioni del 1986, Lula conquistó un seggio al Congresso brasiliano. Il Partido dos Trabalhadores partecipó alla redazione della Costituzione post-dittatoriale; riuscirono ad ottenere forti garanzie costituzionali ai diritti dei lavoratori, ma non ottennero una redistribuzione delle aree agrarie. Nonostante abbiano partecipato al suo sviluppo, Lula e il suo partito si rifiutarono di firmare la nuova Costituzione.
Nel 1989, quando era ancora deputato, Lula si candidó alla presidenza, come rappresentante del PT. Nonostante fosse molto apprezza da una grossa fetta della societá brasiliana, non piaceva agli imprenditori e ai banchieri. Di conseguenza, fu preso di mira dai media, e penalizzato da alcuni brogli durante le elezioni: per esempio, mancarono improvvisamente sezioni di voto in quartieri prevalentemente poveri, dove Lula era ampiamente favorito. Tutto ció contribuí notevolmente alla sua sconfitta. I ricchi brasiliani non si fidarono del PT soprattutto perché questo si dipingeva come il primo partito movimento della classe operaia organizzato dalla base: il PT era infatti formato da una blanda coalizione di gruppi di sindacalisti, attivisti della base, cattolici di sinistra, socialdemocratici di centro-sinistra e piccoli gruppi trozkisti. Al contrario, il Partito Laburista Brasiliano di Vargas era fondamentalmente una massiccia organizzazione costruita attorno ai vertici della burocrazia dei sindacati governativi.
Lula decise di non candidarsi nuovamente al seggio di deputato nel 1990, preferendo lavorare al miglioramento dell'organizzazione del PT nel Paese. Nel 1992 Lula partecipò alla campagna per deporre il presidente Fernando Collor de Mello, che lo aveva sconfitto nel 1989, dopo una serie di scandali legati a finanziamenti pubblici.
Fu nuovamente candidato alla presidenza nel 1994 e nel 1998. Nelle elezioni del 1994, Lula fronteggiò Fernando Henrique Cardoso, ex Ministro delle Finanze e responsabile per il piano real, che portó l'inflazione brasiliana sotto controllo, dopo decenni di crescita a due cifre. Forte di questo risultato, Cardoso vinse le elezioni al primo turno. Nel 1998, Cardoso si ripresentó, dopo un emendamento costituzionale che impediva al presidente di ricandidarsi, e vinse nuovamente al primo turno.
Nella campagna elettorale del 2002, Lula abbandonó sia il suo abbigliamento informale che il suo progetto di condizionare il pagamento dell'ingente debito estero ad una verifica. Quest'ultimo punto aveva preoccupato molti economisti, imprenditori e banchieri, che temevano che, anche solo un default parziale, congiunto al contemporaneo fallimento argentino, avrebbe avuto un effetto devastante sull'economia mondiale.
Lula divenne presidente dopo aver vinto il ballottaggio nelle elezioni del 2002, il 27 ottobre, contro il candidato di centro José Serra del Partido da Social Democracia Brasileira (PSDB).
Il 29 ottobre 2006, Lula è riconfermato presidente, con oltre il 60% dei voti al ballottaggio, sconfiggendo il candidato del PSDB Geraldo Alckmin. Al primo turno si era fermato poco sopra il 48%, non riuscendo quindi a centrare la vittoria al primo turno.
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Precedessore: | Presidente del Brasile | Successore: | |
Fernando Henrique Cardoso | 1° gennaio 2003 - presente |