Lino Jannuzzi
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Lino Jannuzzi, pseudonimo di Raffaele Iannuzzi (nato a Grottolella il 20 febbraio 1928), è un giornalista e uomo politico italiano.
Dopo avere fondato in gioventù l'Unione Goliardica Italiana, passò al giornalismo, per L'Espresso. Insieme a Scalfari, pubblicò nel 1968 l'inchiesta sul SIFAR che fece conoscere il tentativo di colpo di stato chiamato piano Solo. Condannato a 13 mesi, non andò in carcere perché eletto al Senato nelle file del PSI dal 1968 al 1972. Continuò la carriera giornalistica, fondando nel 1979 Radio Radicale e diventando in seguito direttore del Giornale di Napoli. Ha anche fondato un'agenzia di stampa, Il Velino, che ha diretto dal 1999 al 2002, lasciandola poi per fondare Il Nuovo VeLino.
Negli ultimi anni scrive per Panorama e Il Giornale.
Dal 2001 al 2006 è stato senatore eletto nelle fila di Forza Italia.
È inoltre autore del libro Il processo del secolo. Come e perché è stato assolto Andreotti, in cui sostiene che sia stata sancita l'innocenza di Giulio Andreotti nel processo che lo ha visto imputato per mafia, finito in realtà con la prescrizione del reato accertato fino al 1980. (Per maggiori dettagli sulla vicenda si veda questa sezione).
[modifica] Processi e condanne
Jannuzzi è al centro di un caso nazionale da quando, sul numero del 20 dicembre 2001 (uscito in edicola il 13 dicembre) di Panorama comparve un suo articolo [1] in cui descrisse un presunto complotto ai danni di Silvio Berlusconi. Il 14 dicembre la storia venne ripetuta in un suo articolo sul Giornale [2].
Jannuzzi sosteneva che nella settimana precedente ci fosse stato in un albergo di Lugano un summit segreto fra:
- Ilda Boccassini, PM in un processo a carico di Cesare Previti e Silvio Berlusconi;
- Elena Paciotti, ex presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati, all'epoca parlamentare europeo dei Democratici di sinistra, principale fautrice del mandato di cattura europeo;
- Carla Del Ponte, presidente del Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia, che è stata a lungo la corrispondente svizzera per le rogatorie del pool di Milano;
- Carlos Castresana, capo della procura anti corruzione di Madrid
L'incontro, stando alle parole di Jannuzzi, sarebbe stato finalizzato a definire delle strategie per arrestare Berlusconi.
Nel numero successivo di Panorama Jannuzzi [3] dovette ammettere che il summit era un falso, anche se continuò a sostenere l'ipotesi del complotto, senza averne le prove.
Le persone citate denunciarono immediatamente Jannuzzi, la Mondadori (presieduta da Marina Berlusconi) e la Società Europea di Edizioni, editrice del Giornale (di proprietà di Paolo Berlusconi) per diffamazione.
Tutti e tre i processi si sono conclusi con condanne che riconoscevano la falsità delle parole di Jannuzzi.
La Società Europea di Edizione è stata condannata a risarcimenti di oltre 100.000 euro e alla pubblicazione a proprie spese di smentite non solo sul Giornale stesso ma anche su altri quotidiani nazionali.
La Mondadori ed il direttore responsabile di Panorama sono stati condannati a risarcimenti di oltre 250.000 euro.
Il senatore Lino Jannuzzi, invece, è stato condannato a due anni e quattro mesi mesi di reclusione.
Essendo passata in giudicato la sentenza, Jannuzzi avrebbe dovuto iniziare a scontare la pena.
Di fronte alla prospettiva che un Senatore della Repubblica venisse recluso per un reato che, seppur grave ed ampiamente provato, appartiene comunque alla categoria dei reati di opinione, il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi firmò un provvedimento di grazia a favore di Jannuzzi.
[modifica] Pubblicazioni
- Il processo del secolo. Come e perché è stato assolto Andreotti, Mondadori 2001, ISBN 8804500107
- Lettere di un condannato. Storie esemplari di ingiustizia italiana, Mondadori 2003, ISBN 8804517948