Leopoldo Calvo-Sotelo Bustelo
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Leopoldo Calvo-Sotelo Bustelo (Madrid, 14 aprile 1926) è un importante uomo politico spagnolo, è stato primo ministro della Spagna dal 25 febbraio 1981 al 2 dicembre 1982. Fa parte dell'Unione del Centro Democratico (UDC).
Si laureó in ingegneria (Ingeniero de Caminos) nel 1951, e successivamente ottenne vari incarichi direttivi pubblici come la direzione delle ferrovie (RENFE) nel 1967.
Nel 1975 fu nominato ministro del commercio nel primo governo della monarchia post-franchista. Durante i governi di Adolfo Suárez svolse diversi incarichi nell'amministrazione dello stato come ministro dei lavori pubblici, ministro dei rapporti con la Comunitá Europea, e vicepresidente e ministro dell'Economia.
Nel febbraio del 1981 fu nominato come Presidente del Governo, dopo le dimissioni di Adolfo Suárez.
Il 23 febbraio dello stesso anno, mentre il parlamento spagnolo stava votando per la fiducia al suo governo. ci fu un tentativo di colpo di stato. Infatti irruppe nel parlamento un reparto dell'esercito (Guardia Civil, equivalente dei carabinieri italiani) al comando del tenente colonnello Antonio Tejero, tentando con l'appoggio di parte dei comandi militari un golpe. Il tentativo fu frustrato anche grazie alla decisa presa di posizione del giovane re Juan Carlos I, che, indossando la sua divisa di capo supremo dell'esercito, si espresse a favore della democrazia parlamentare in uno storico discorso televisivo a tutta la nazione.
Durante il mandato di Leopoldo Calvo-Sotelo la Spagna aderì alla NATO, decisione contestata dal PSOE all'opposizione e tuttavia riconfermata da un referendum popolare nel 1986 (convocato dal governo di Felipe Gonzalez).
Il 25 giugno del 2002 il Re Juan Carlos I gli concesse il titolo di Marchese de la Ría de Ribadeo , fra i Grandi di Spagna.
Predecessore: | Primo Ministro della Spagna | Successore: | |
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Adolfo Suárez González | 1981 - 1982 | Felipe González Márquez | I |