Le vacanze di Monsieur Hulot
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Le vacanze di Monsieur Hulot | |
Titolo originale: | Les vacances de M. Hulot |
Paese: | Francia |
Anno: | 1953 |
Durata: | 96' |
Colore: | |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Jacques Tati |
Sceneggiatura: | Jacques Tati, Henri Marquet, Pierre Aubert e Jacques Lagrange |
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Fotografia: | Jacques Mercanton, Jean Mousselle |
Montaggio: | Suzanne Baron, Charles Bretoneiche e Jacques Grassi |
Musiche: | Alain Romans |
Scenografia: | Henri Schmitt, Roger Briaucourt |
Prix Louis Delluc (1953); Premio della critica internazionale al Festival di Cannes (1953); Prix Femina (1953); Premio al Festival di Berlino (1953); Selezione dei dieci migliori film dell'anno dell'Associazione dei critici del cinema (New York, 1954); Golden Laurel Award al Festival di Edimburgo (1955); Due nomination all'Oscar (1956)
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Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Le vacanze di Monsieur Hulot è un film di Jacques Tati, girato da giugno a ottobre del 1952
[modifica] Trama
È un film delicato, dai toni garbati, di sguardi pieni di serenità e un pizzico di malinconia da sabato del villaggio allorché la vacanza è terminata. E’ fatto di suoni, rumori e gesti che sono il segno con cui la trama viene narrata. Hulot, nel rito delle ferie e della spiaggia, è figura poetica, anarchica, ribelle nei confronti di riti collettivi e cose. Sconvolge ritmi, tempi, consuetudini, facendo riscoprire luoghi ed umanità: la poesia vera di chi sa fischiettare per la via. Diceva Tati: "Confusione è la parola della nostra epoca. Si va troppo in fretta. Ci dicono tutto quello che dobbiamo fare. Organizzano le nostre vacanze. La gente è triste. Nessuno fischietta più per strada (...) sarà sciocco, ma mi piacciono le persone che fischiettano per strada ed io stesso lo faccio. Credo che il giorno in cui non potrò più fischiettare per strada sarà una cosa gravissima".
[modifica] Analisi
È il secondo film di Tati. Monsieur Hulot parte per le sue vacanze. Lo attende una pensione in un villaggio sul mare della Bretagna. Non c'è una trama vera e propria. Il film si svolge tra piccole gags e l'alternarsi dei personaggi che popolano spiaggia e pensione: francesi, americani, giovani, anziani, bambini e camerieri. Hulot con pipa, impermeabile e la mimica, un po' goffa, borbotta in un linguaggio buffo. (Tati inventore del Gramelot) Arriva con il suo macinino scoppiettante al villaggio.
Alcune gags: un frustino nella sua mano diventa una spada, mentre cambia la ruota di scorta, le signore sedute, si alzano in corrispondenza del movimento del crick, la camera d'aria della ruota, piena di foglie, diventa corona da morto ad un funerale, in barca, la barca si spezza in due, "divorando" Hulot, la partita di tennis, le correnti d'aria in albergo, il giradischi. Le giornate vengono scandite dalla mattina alla sera dal ciclico ripetersi di situazioni .. la campana del gelataio .. l'altoparlante della spiaggia.
La mimica trae la sua origine dai grandi del passato Buster Keaton e Charlie Chaplin ed è fonte d'ispirazione dei futuri Peter Sellers e Mr.Bean (per quest'ultimo anche nell'idioma buffo).
Nel 1975 Tati ha aggiunto una nuova sequenza di quattro minuti.