Kogia breviceps
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Cogia di de Blainville Stato di conservazione: Basso rischio |
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Kogia breviceps |
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||||||||||
Kogia breviceps Blainville, 1838 |
Per il capo, i segni delle false branchie e la mandibola sospesa, come negli squali, a prima vista il cogia di de Blainville può essere confuso con un pesce. Affiora lentamente in superficie per respirare, poi si immerge. In proporzione alla lunghezza del corpo la pinna dorsale è ridotta, più piccola di quella del tursiope o del cogia di Owen, i due cetacei con i quali potrebbe essere confuso. È difficile identificare con certezza questa specie, eccetto che nei periodi di riposo, quando nuota in superficie con il capo e il dorso ben visibili e con la coda mollemente sospesa nell'acqua. Solitamente si riunisce in gruppi con un massimo di 6 individui.
Spesso, soprattutto sulle spiagge di Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia sudorientale e della costa orientale nordamericana si rinvengono i corpi privi di vita di questi cetacei delle acque calde oceaniche: ed è proprio dagli animali spiaggiati che deriva gran parte dei dati riguardo alla specie. Sono di indole schiva e raramente si avvicinano alle imbarcazioni. Per disorientare i nemici, come i calamari, liberano una massa di feci scure che intorbida l'acqua.