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Henemibra Iahmesi Saneith fu il nono sovrano della XXVI dinastia egizia.
Le nostre conoscenze sul lungo regno di Henemibra derivano principalmente da fonti greche, principalmente Erodoto, in quanto Cambise, dopo la conquista persiana dell'Egitto, fece scalpellare la maggior parte delle sue iscrizioni.
Henemibra giunse al trono in seguito alla sua acclamazione come re da parte delle truppe, soprattutto di origine libica, che si erano ammutinate dopo essere state inviate contro la città greca di Cirene.
Malgrado questo inizio, tumultuoso ed al di fuori delle regole, il suo regno, quarantadue anni secondo Erodoto ed Eusebio di Cesarea, quarantaquattro secondo Sesto Africano, fu un perido di pace e di sviluppo economico per l'Egitto.
Durante il suo regno crebbe enormemente l'infleunza dei mercanti greci in Egitto, per questo Henemibra venne soprannominato filelleno, al punto da sollevare le proteste della popolazione locale, proteste che costrinsero il sovrano a concentrare tutte le attività mercantili contrallate dai greci nella città di Naukratis.
Notevole innovazione in campo fiscale fu l'obbligatorietà della dichiarazione annuale dei redditi sia di tipo fondiario che commerciale.
In politica estera la situazione internazionale non permise ad Henemibra una grande libertà di movimento e la maggior parte delle iniziative del sovrano furono di tipo diplomatico rivolte al tentitivo di contenere, prima, la pressione babilonese e, poi, il sempre crescente espansionismo persiano.
Appena salito al trono Henemibra dovette affrontare un tentativo di invasione babilonese, in questo caso l'Egitto fu fortunato, problemi interni impedirono al re Nabuccodonosor di invadere l'Egitto pur essendo risultato vincitore sul campo di battaglia.
Allo scopo di garantirsi il controllo dei vie commerciali del Mediterraneo orientale conquistò e rese tributarie alcune città dell'isola di Cipro.
A partire dal 558 a.C. la dinastia degli Achemenidi iniziò la sua opera di espansione minacciando il regno di Lidia il cui re, Creso, cercò protezione nell'alleanza con l'Egitto, con Babilonia e con Sparta ma, pochi anni dopo, nel 546 a.C., Ciro II, re di Persia conquistò Sardi capitale della Lidia.
Nel 539 a.C. toccò a Babilonia il doversi piegare di fronte a Ciro.
L'ultima fase dell'attacco persiano all'Egitto iniziò nel 529 a.C. quanto Ciro affidò al figlio Cambise il compito di conquistare la valle del Nilo. Nel 526 a.C. le città fenice si sottomisero alla Persia fornendo a Cambise le basi navali di cui aveva bisogno per l'attacco finale.
Henemibra morì poco prima dell'epilogo dello scontro tra Egitto e Persia lasciando a suo figlio, e successore, il triste ruolo dello sconfitto.
Titolo |
Traslitterazione |
Significato |
Nome |
Traslitterazione |
Lettura (italiano) |
Significato |
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hr |
Horo |
|
smn m3՚ t |
Semenemaat |
|
|
nbty (nebti) |
Le due Signore |
|
s3 nt spd t3wy |
|
|
|
hr nwbty |
Horo d'oro |
|
s3 nt spd t3wy |
|
|
|
n swt bt |
Colui che regna
sul giunco
e sull'ape |
|
hn m ib r՚ |
Henemibra |
Colui che abbraccia il cuore di Ra |
|
sa Ra |
Figlio di Ra |
|
I՚h msi s3 nt |
Iahmose Saneith |
La luna è sorta, figlio di Neith |
predecessore:
Khaaibra |
Signore del Basso e dell'Alto Egitto |
successore:
Ankhkara |
[modifica] Collegamenti esterni
Vedi articolo: Bibliografia antico Egitto