Gustav Robert Kirchhoff
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Gustav Robert Kirchhoff (Königsberg, 12 marzo 1824 – Berlino, 17 ottobre 1887) è stato un fisico e matematico tedesco. Si occupò specialmente di spettroscopia, elettrologia e termodinamica. L'amicizia di Kirchhoff con Robert Wilhelm Bunsen, che doveva dare così grandi risultati scientifici, era iniziata nel 1850 a Breslavia ove Kirchhoff insegnava e dove, poco dopo, arrivò anche Bunsen. Trasferitosi quest'ultimo ad Heidelberg, Kirchhoff lo seguì nel 1854. Qui, con l'uso del becco di Bunsen, che dà una fiamma praticamente incolore, e con l'idea di Kirchhoff di usare prismi (invenzione dello spettroscopio), si avviò la spettroscopia. Infatti Kirchhoff e Bunsen posero le basi dell'analisi spettroscopica, scoprendo che ogni riga spettrale è tipica della composizione chimica dell'elemento che la emette e individuando tra l'altro il cesio e il rubidio. Essa consentì una potenza di analisi chimica fino ad allora impensabile, essendo in grado di rivelare otticamente, come linee spettroscopiche, la presenza di 1/3 di miliardesimo di grammo di sale di sodio. Il nuovo strumento determinò il successo nel problema che A. Comte aveva definito insolubile: la determinazione della composizione chimica del Sole. Il metodo spettroscopico ebbe in seguito vaste e diversificate applicazioni. Famoso l'articolo Über die fraunhoferschen Linien (Sulle linee di Fraunhofer) pubblicato con Bunsen sugli «Annalen der Physik» nel 1860. Ancor prima dello sviluppo vero e proprio dell'analisi spettrale, Kirchhoff si era accorto che le sostanze non solo emettono ma anche assorbono righe spettrali caratteristiche. Da osservazioni condotte sull'assorbimento di righe dello spettro solare da parte di alcune sostanze, egli inferì l'asserto (1859) che «per ogni sostanza il comportamento rispetto all'emissione e all'assorbimento, a parità di temperature, è il medesimo». In altre parole, per ogni sostanza, il rapporto tra potere emissivo specifico e potere assorbente specifico è una funzione universale della lunghezza d'onda e della temperatura. Questa funzione è espressa dal potere emissivo specìfico di un corpo di potere assorbente uguale a 1, un corpo cioè che assorba, a ogni temperatura, la radiazione di tutte le lunghezze d'onda (corpo nero).
Nell'elettrologia si devono a Kirchhoff due leggi per il calcolo della distribuzione delle correnti elettriche in una rete di conduttori (1845 e 1847). La prima legge di Kirchhoff stabilisce che in un nodo di un circuito elettrico la somma algebrica delle intensità di corrente è nulla. La seconda legge di Kirchhoff, valida per le correnti non variabili, afferma che la somma algebrica di tutte le forze elettromotrici attive lungo i successivi rami di una maglia di un circuito elettrico è eguale alla somma algebrica dei prodotti delle intensità di corrente per le rispettive resistenze in ogni ramo della maglia stessa. Kirchhoff dimostrò che una perturbazione elettrica si propaga lungo un filo con la velocità della luce nel vuoto.
Nel 1877 fu il primo scienziato (assieme a Bunsen) ad essere insignito della Medaglia Davy.