Guido Fanti
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Guido Fanti (Bologna 27 maggio 1925) è un uomo politico italiano.
Nato in una famiglia delle media borghesia (il padre è pittore e la madre è casalinga) frequenta l'Università di Bologna nella facoltà di Scienze Biologiche, ma è costretto ad anticipare anzitempo gli studi a causa della Seconda guerra mondiale. Chiamato alle armi nel novembre del 1943, abbandonerà l'esercito fascista ed aderirà poco dopo alla Resistenza partigiana.
Il 21 aprile del 1945 si iscrive al Partito Comunista Italiano, che gli darà alcuni incarichi di partito. Nel 1960 diventa segretario provinciale e regionale del PCI, mentre cinque anni dopo entrerà nella direzione nazionale. Consigliere comunale dal 1957, il 2 aprile 1966 viene eletto sindaco di Bologna: Fanti prende quindi il posto di Giuseppe Dozza, anche lui comunista.
Nel 1970 Guido Fanti si dimette dall'incarico di primo cittadino del comune emiliano e si candida alle elezioni regionali, diventando il primo presidente della regione Emilia Romagna. Tra le riforme più importanti da lui realizzate in questa veste, ricordiamo la ristrutturazione del centro storico, l'introduzione delle urbanizzazioni secondarie e il potenziamento dell'aeroporto.
Scaduto il suo mandato di governatore, dal 1976 al 1987 viene eletto deputato nazionale mentre dal 1979 al 1989 è parlamentare europeo. Dal 1984 fino allo scadere del suo mandato è anche vicepresidente del Parlamento europeo di Strasburgo. Dopo che il PCI si trasformò in Partito Democratico della Sinistra Fanti ha abbandonato la politica attiva per dedicarsi a progetti letterari e sociali.
Predecessore: Giuseppe Dozza |
Sindaco di Bologna (1966-1970) | Successore: Renato Zangheri |
MPE italiano | Gruppo | Lista di elezione | Partito italiano | Area | Preferenze |
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1979 - 1984
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Gruppo comunista
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PCI
PCI |
PCI
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