Gruppo del Catinaccio
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Gruppo del Catinaccio |
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Il Catinaccio come viene visto da Bolzano |
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Altezza: | 3.002 metri s.l.m. |
Latitudine: | 46° 30′ N |
Longitudine: | 11° 40′ W |
Paese: | Italia |
Tipo: | |
Prima ascensione: | 1873 C.C. Tucker e T.H. Carson |
Il Gruppo del Catinaccio (in tedesco Rosengarten) è un massiccio che fa parte delle Dolomiti situato tra la valle di Tires, la val d'Ega e la val di Fassa. Domina, anche se distante una decina di km, l'orizzonte orientale di Bolzano.
La cima più elevata del gruppo è il Catinaccio d'Antermoia a 3.002 m s.l.m., altre cime celebri sono: Cima Catinaccio (2.981 m), Cima Scalieret (2.887 m), le Torri del Vajolet (2.813 m), la Croda di Re Laurino (2.813 m), la Cima Sforcella (2.810 m), la Croda Davoi (2.745 m), le Crepe di Lausa (2.719 m), il Cogolo di Larsec (2.679 m), Torre Gardeccia (2.483 m).
[modifica] Curiosità
Una delle caratteristiche peculiari del Catinaccio è la colorazione rosata che assume al tramonto. Il fenomeno è dovuto alla composizione delle pareti rocciose delle Dolomiti (formate dalla dolomia contenente dolomite, un composto di carbonato di calcio e magnesio). In ladino il fenomeno prende il nome di enrosadira, che letteralmente significa "diventare di color rosa".
Senza dubbio è più suggestiva la spiegazione offerta da una delle più celebri leggende delle Dolomiti, la “leggenda di Re Laurino”, un re dei nani che aveva sul Catinaccio uno splendido giardino di rose (il significato della parola tedesca Rosengarten è appunto giardino di rose).
Un giorno il principe del Latemar incuriosito dalla presenza delle rose si inoltrò nel regno di re Laurino, ne vide la figlia Ladina, se ne innamorò e la rapì per farne la sua sposa. Laurino, disperato lanciò una maledizione sul suo giardino di rose colpevole di aver tradito la posizione del suo regno: né di giorno, né di notte alcun occhio umano avrebbe potuto più ammirarlo.
Laurino dimenticò però l'alba e il tramonto quando, ancora oggi, il giardino e i suoi colori divengono visibili.
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