Freddy Maertens

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Freddy Maertens (Nieuwpoort, 13 febbraio 1952) è un ciclista belga.

Per le sue caratteristiche è stato considerato fin dagli esordi il possibile erede di Eddy Merckx per la sua buona tenuta in salita ma soprattutto per il suo letale spunto negli ultimi metri in volata, che ne fanno ancora oggi uno degli sprinter più forti di tutti i tempi. Dopo esser passato professionista nel 1972 si mette già in splendida mostra l'anno seguente dove giunge 2° nel campionato del mondo di Barcellona dove viene superato solo da Felice Gimondi ed è al centro di polemiche con Merckx per incomprensioni nei chilometri finali che alla fine sono costate il titolo ad entrambi.

Le cose più straordinarie Maertens le fece vedere nel biennio 1976 - 1977 dove fu una vera e propria macchina da guerra: vinse in totale 105 corse (52 nel '76 e 53 l'anno dopo) tra cui le più importanti furono senza dubbio il campionato del mondo del 1976 dove batté in volata Francesco Moser,il titolo nazionale belga, la Gand-Wevelgem, la Vuelta di Spagna con ben 13 tappe vinte che costituiscono ancor oggi il record assoluto,l' Amstel Gold Race,la Quattro Giorni di Dunkerque,la Parigi-Nizza, l' Het Volk,il Giro di Catalogna,la Settimana Catalana,8 tappe al Tour de France e 7 al Giro d'Italia.

Proprio al Giro d'Italia 1977 accadde un episodio che lo condizionò in parte nel prosieguo di carriera:cadde nella seconda semitappa dell'ottava frazione che si concludeva all' autodromo del Mugello e si fratturò il polso, ponendo fine alla sua avventura al Giro che stava fin lì dominando.Non si riprese mai completamente dall'incidente, poiché quando tornò in gara non riuscì più a vincere con la frequenza di prima. In questi anni tuttavia non riuscì a centrare una vittoria in una delle classiche leggendarie sfiorando solo il successo e quando ci riuscì come alla Freccia Vallone venne declassato perché risultato positivo all'antidoping (la stessa cosa gli accadde al Giro delle Fiandre dove peraltro era stato battuto da Roger De Vlaeminck).

Dopo anni in cui deluse non poco le aspettative ebbe le ultime luminose fiammate nel 1981 dove vinse 5 tappe al Tour de France portando a casa per la terza volta la maglia verde della classifica a punti e soprattutto si impose di nuovo nel campionato del mondo disputatosi questa volta a Praga dove rispolverò le sue grandi dote di velocista da ultimi metri per beffare di poco Giuseppe Saronni. Fu questo il canto del cigno, negli anni successivi continuò a correre ma non riuscì ad ottenere risultati, così nel 1987 pose fine alla sua attività di ciclista professionista.

Nel prosieguo della sua vita ha attraversato molti problemi economici, già avuti tra l'altro quando correva, che ha cercato di risolvere con molta difficoltà.

Per la sua fame di vittorie si può considerare uno degli ultimi veri "cannibali" della storia del ciclismo.

[modifica] Vittorie Principali

2 campionati del mondo (1976 e 1981)
Vuelta di Spagna (1977) con 13 vittorie di tappa (record assoluto)
15 tappe al Tour de France (8 nel 1976,2 nel 1978,5 nel 1981) e 3 volte vincitore della maglia verde della classifica a punti negli stessi anni.Miglior piazzamento:8° posto nel 1976(10 giorni in maglia gialla)
7 tappe al Giro d'Italia del 1977 (6 giorni in maglia rosa)
4 volte vincitore della Quattro Giorni di Dunkerque (1973,1975,1976,1978)
2 Het Volk (1977,1978)
2 Gand - Wevelgem (1975,1976)
Campione nazionale belga su strada (1976)
Parigi - Nizza (1977)
Amstel Gold Race (1976)
Giro di Catalogna (1977)
Settimana Catalana (1977)
GP di Harelbeke (1978)
Parigi - Tours (1975)
Parigi - Bruxelles (1975)
2 Ruta del Sol (1974 e 1975)
Campionato di Zurigo (1976)
Freccia del Brabante (1976)
Giro del Lussemburgo (1974)
Giro del Belgio (1975)