Miguel de Cervantes y Saavedra - Don Quijote de la Mancha - Ebook:
HTML+ZIP- TXT - TXT+ZIP

Wikipedia for Schools (ES) - Static Wikipedia (ES) 2006
CLASSICISTRANIERI HOME PAGE - YOUTUBE CHANNEL
SITEMAP
Make a donation: IBAN: IT36M0708677020000000008016 - BIC/SWIFT:  ICRAITRRU60 - VALERIO DI STEFANO or
Privacy Policy Cookie Policy Terms and Conditions
Foro di Traiano - Wikipedia

Foro di Traiano

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Foro e Mercati di Traiano dal Vittoriano
Ingrandisci
Foro e Mercati di Traiano dal Vittoriano
Moneta con raffigurazione di uno degli edifici del Foro di Traiano
Ingrandisci
Moneta con raffigurazione di uno degli edifici del Foro di Traiano

Il Foro di Traiano è l'ultimo in ordine di tempo dei Fori Imperiali di Roma.

Indice

[modifica] Cronologia

Venne eretto per ordine dell'imperatore Traiano con il bottino ricavato dalla conquista della Dacia, conclusasi nel 106 DC. I Fasti Ostiensi ci informano che il Foro venne inaugurato nel 112 DC, e la Colonna di Traiano nel 113 DC. Per realizzare questo complesso monumentale fu necessario compiere un ampio lavoro di sbancamento, eliminando le pendici del colle Quirinale e quelle del Campidoglio, che chiudevano la valle dei Fori Imperiali verso il Campo Marzio.

È possibile che i lavori di sbancamento fossero stati già iniziati sotto Domiziano, mentre il progetto del Foro viene solitamente attribuito all'architetto Apollodoro da Damasco, che aveva accompagnato l'imperatore nella campagne daciche.

Contemporaneamente al Foro, anche per contenere il taglio delle pendici del Quirinale, vennero innalzati i Mercati di Traiano, e fu inoltre rimaneggiato il Foro di Cesare, dove si eresse la Basilica Argentaria e venne ricostruito il Tempio di Venere Genitrice.

[modifica] Descrizione

I resti del portico orientale, visti da nord-ovest
Ingrandisci
I resti del portico orientale, visti da nord-ovest

Il Foro era costituito da una vasta piazza con portici sui due lati, chiusa sul fondo dalla Basilica Ulpia e ornata da una colossale statua equestre di Traiano. La piazza era pavimentata con lastre rettangolari di marmo bianco.

I portici laterali, rialzati con gradini rispetto alla quota della piazza, avevano un ordine corinzio con fusti scanalati in marmo pavonazzetto, sormontato da un attico con sculture di Daci, probabilmente sia in marmo bianco, sia in pavonazzetto, alternati a clipei (scudi) con ritratti imperiali: il motivo riprende abbastanza da vicino il modello dell'attico dei portici del Foro di Augusto. Anche all'interno i portici erano riccamente rivestiti di marmi colorati: la pavimentazione era costituita da un disegno di quadrati in cui si iscrivevano alternativamente quadrati più piccoli o cerchi, in marmo giallo antico, e ancora in pavonazzetto, e anche il muro di fondo era rivestito di marmi e ritmato da un ordine di lesene che rispecchiavano le colonne della facciata. Al centro dei portici, dietro un diaframma di profondi pilastri che segue l'allineamento del muro di fondo, si apriva un'ampia esedra coperta, anch'essa pavimentata con un simile disegno di marmi colorati e con un ordine di lesene applicato sul muro di fondo; al centro di questo si apriva una nicchia, inquadrata da colonne in granito del Foro.

Le colonne in granito grigio della navata centrale della Basilica Ulpia, rialzate negli anni '30
Ingrandisci
Le colonne in granito grigio della navata centrale della Basilica Ulpia, rialzate negli anni '30

La Basilica Ulpia (il nome deriva dal gentilizio dell'imperatore) si affacciava sulla piazza con il lato lungo, rialzato per mezzo di gradini. La facciata era aperta da tre avancorpi con fusti in marmo pavonazzetto e giallo antico, sormontati nuovamente da un attico con sculture di Daci in marmo bianco, che questa volta si alternavano a pannelli decorati in rilievo da cataste di armi e che sorreggevano un coronamento sporgente con iscrizioni in onore delle legioni dell'esercito.
All'interno la Basilica presentava un'ampia navata centrale, circondata sui quattro lati da due file di colonne con fusti lisci in granito grigio del Foro, che distinguevano le navate laterali. La navata centrale presentava un secondo piano con un colonnato dai fusti lisci in marmo cipollino, e forse anche un terzo simile. Sui lati corti, dietro lo schermo di una terza fila di colonne, si aprivano le due absidi. La navata centrale e le absidi erano di nuovo pavimentate con un disegno di cerchi e quadrati, mentre nelle navate laterali si alternavano lastre rettangolari, sempre in giallo antico e in pavonazzetto. Le coperture delle navate laterali erano costituite da volte in laterizio, probabilmente invisibili dall'interno per la presenza di un controsoffitto piano, mentre la navata centrale doveva essere coperta da un grande tetto a capriata lignea, sempre nascosto da un controsoffitto.

La Basilica Ulpia e la Colonna di Traiano
Ingrandisci
La Basilica Ulpia e la Colonna di Traiano

Alle spalle della Basilica si trova la Colonna di Traiano, che si innalza in uno stretto cortile chiuso anteriormente dal muro di fondo della Basilica e fiancheggiato da portici con fusti scanalati in marmo pavonazzetto. Dietro i portici si aprono due ampie aule con nicchie sulle pareti in laterizio che ne hanno suggerito un'interpretazione come Biblioteche. Le nicchie erano accessibili per mezzo di gradini, interrotti da piedistalli che sostenevano le colonne dei due ordini sovrapposti che decoravano la parete, leggermente distaccati da questa. Gli ambienti erano pavimentati con grandi lastre in granito grigio, riquadrate da fasce in marno giallo antico.

[modifica] Area archeologica e breve storia degli scavi

Degli edifici descritti rimangono cospicui resti murari ed elementi di decorazione architettonica nell'attuale area archeologica, suddivisa in tre zone dalle vicende degli scavi: l'area della Basilica Ulpia, scavata nel periodo dell'occupazione napoleonica, gli inizi dell XIX secolo, conserva il settore centrale di questo edificio, con i fusti in granito grigio della navata centrale rialzati in posto negli anni 30, e la Colonna di Traiano, con il cortile e le fondazioni dei portici laterali antistanti le due Biblioteche. Tre fusti di colonna in marmo cipollino, rialzati lungo il perimetro del moderno recinto, fuori posto, devono essere attribuiti al secondo ordine della navata centrale della Basilica.

Negli anni 30 si scavò anche il settore del portico e dell'esedra orientali, ai piedi dei Mercati di Traiano, dove sono visibili, in parte ricostruiti, i gradini del portico, alcuni fusti rialzati in posto, i resti del muro di fondo dei portici e delle esedre e della loro pavimentazione, con lastre originali oppure di restauro e traccia dell'impronta delle lastre mancanti sullo strato di preparazione. Contemporaneamente il vecchio scavo ottocentesco venne allargato verso ovest e si rimise in luce una parte più consistente dell'estremità della Basilica, con tracce di pavimentazione, e i resti della Biblioteca occidentale: questi resti furono lasciati visibili al di sotto di una soletta in cemento armato che attualmente sostiene i giardini lungo via dei Fori Imperiali.

Infine in anni recenti un grande scavo condotto in occasione del Giubileo del 2000, ha permesso di riportare alla luce un settore consistente della piazza, con le tracce delle impronte delle lastre marmoree di pavimentazione sopra la preparazione e dove si sono ancora conservati gli edifici che si impiantarono in epoche successive sui resti del complesso monumentale, sino alla sua liberazione negli anni 30. Tra questi resta visibile inoltre la fossa di fondazione per la grande statua equestre dell'imperatore, che si è rivelata collocata spostata verso sud rispetto al centro della piazza, in corrispondenza del centro delle esedre dei portici.

[modifica] Novità degli scavi del 1998-2000

L'area della piazza del Foro di Traiano e resti di abitazioni medioevali, viste da nord-ovest
Ingrandisci
L'area della piazza del Foro di Traiano e resti di abitazioni medioevali, viste da nord-ovest
I resti del cortile meridionale, vista da nord
Ingrandisci
I resti del cortile meridionale, vista da nord

Le indagini recenti condotte dalla Sovraintendenza Comunale hanno rivoluzionato la tradizionale ricostruzione del complesso monumentale, in particolare per quanto riguarda le due estremità: dal lato del Foro di Augusto il muro di recinzione meridionale del complesso traianeo mostra una pianta trisegmentata, con un settore rettilineo centrale affiancato da due settori obliqui e sporgenti, invece che curvilinea e leggermente concava dal lato interno. Dal muro di recinzione si distaccava appena un grande colonnato con fusti scanalati in marmo giallo antico (nel settore centrale, forse con fusti in marmo cipollino nei due settori obliqui laterali).
È possibile che questa monumentale facciata scenografica, che doveva fare da sfondo alla statua equestre dell'imperatore, fosse sormontata da un attico con Daci, molto simile a quello della facciata della Basilica sul lato opposto della piazza: a questo attico potrebbero appartenere le due statue acefale e la testa di Dace in marmo bianco ritrovate negli scavi.
Manca invece ogni traccia dell'arco trionfale, ipotizzato sulla base di alcune raffigurazioni monetali, e che secondo le fonti fu decretato dal Senato come onore postumo all'imperatore per le sue vittorie in oriente, arco che era stato immaginato al centro di questo lato della piazza, quale ingresso monumentale al Foro.

Alle spalle di questa facciata colonnata sul lato meridionale della piazza, si apre inoltre una vasta sala che ne segue l'andamento trisegmentato e, nel settore centrale rettilineo, permette di accedere ad un cortile, circondato almeno su tre lati da portici rialzati su podio, con fusti lisci in marmo cipollino. I portici sono pavimentati con lastre rettangoli in marmo cipollino e marmo portasanta. Qui si sono rinvenuti i frammenti di un'iscrizione con il nome dell'imperatore al nominativo. La funzione di questo cortile è tuttora incerta: lo spazio scoperto centrale non sembra accessibile dai portici e il quarto lato verso il Foro di Augusto deve essere ancora scavato. L'edificio occupa lo spazio di risulta a ridosso dell'esedra settentrionale del Foro di Augusto.

Sul lato opposto settentrionale, in direzione del Campo Marzio, le indagini condotte nei sotterranei di Palazzo Valentini (sede della Provincia) e della contigua chiesa del Santissimo Nome di Maria, hanno mostrato che non esiste traccia in questa zona del tempio dedicato da Adriano a Traiano e all'imperatrice Plotina, suoi genitori adottivi, divinizzati dopo la morte. Le fonti ricordano che si tratta dell'unico edificio eretto da Adriano sul quale volle iscritto il proprio nome come dedicante, ma non ne precisano la collocazione o l'aspetto. Sotto il palazzo e la chiesa sono invece presenti resti di strutture in laterizio, ancora da indagare, ma che non sembrano pertinenti al complesso forsense. I colossali fusti in granito grigio che tradizionalmente si attribuivano alla facciata del Tempio dovevano quindi probabilmente far parte invece di un monumentale propileo di accesso al Foro di Traiano per chi proveniva dal Campo Marzio e la questione della collocazione del Tempio sembra allo stato attuale delle ricerche, tuttora in corso, non poter essere risolta.

Nel luglio 2005 nella parte meridionale del Foro è stata rinvenuta una testa in marmo dell'imperatore Costantino, che doveva appartenere ad una statua colossale eretta a questo imperatore nel Foro a circa due secoli dalla sua inaugurazione. La testa fu riadattata da una scultura precedente riscolpendo i tratti di Costantino al posto di quelli del personaggio precedentemente raffigurato. Dopo la scavo la testa è stata esposta temporaneamente nei Musei Capitolini.

[modifica] Decorazione scultorea

Scultura frammentaria di Dace in marmo pavonazzetto nei Musei Capitolini (proveniente dall'Arco di Costantino, reimpiegato dal Foro di Traiano)
Ingrandisci
Scultura frammentaria di Dace in marmo pavonazzetto nei Musei Capitolini (proveniente dall'Arco di Costantino, reimpiegato dal Foro di Traiano)

La decorazione del complesso forense era incentrata sulla celebrazione della vittoria ottenuta in Dacia (le numerose statue di Daci, i rilievi con armi, le iscrizioni in onore delle legioni sul coronamento dell'attico della Basilica Ulpia e i basamenti che dovevano sorreggere insegne, di incerta collocazione, con iscrizione in onore di altri corpi militari, lo stesso fregio della Colonna Traiana e, se faceva parte della decorazione del Foro, il cosiddetto Grande Fregio Traianeo, reimpiegato sull'Arco di Costantino): la celebrazione dell'esercito vittorioso è naturalmente soprattutto una celebrazione delle virtù del suo comandante, lo stesso imperatore, protagonista delle scene di guerra rappresentate nei rilievi e raffigurato nelle statue, quella in cima alla Colonna Traiana (oggi sostituita da quella di San Pietro) e quella equestre più grande del vero al centro della piazza. Alla glorificazione e futura apoteosi dell'imperatore alludono anche i diversi fregi figurati degli edifici del complesso, con grifoni, sfingi, Vittorie e Amorini. La sepoltura di Traiano nel basamento della sua Colonna rappresenta il culmine di questo discorso celebrativo.

[modifica] Funzioni

Il complesso tuttavia veniva utilizzato anche per altre funzioni: un procurator Fori Divi Traiani, ricordato in un'iscrizione rinvenuta nei Mercati, doveva amministrare le varie attività che vi si svolgevano. Sappiamo dalla Forma Urbis Severiana che una delle absidi della Basilica Ulpia aveva ereditato le funzioni dell' Atrium Libertatis, un edificio che doveva sorgere sulla sella tra Campidoglio e Quirinale eliminata per la costruzione del Foro, e che dunque vi si dovevano svolgere le cerimonie di manomissione degli schiavi. Certamente fu sede di cerimonie pubbliche di vario genere: vi vennero pubblicamente bruciati i documenti di archivio che contenevano la registrazione dei debiti verso il fisco condonati da Adriano, e Marco Aurelio vi tenne una vendita all'asta di beni del palazzo imperiale per finanziare le campagne militari. Le basiliche erano tradizionalmente sede dei tribunali e dell'attività giudiziaria, e a questo scopo potevano servire le absidi, spazi separati e raccolti rispetto alla navata centrale. Sappiamo infine che in epoca tarda si tenevano nel Foro lezioni e attività culturali, forse nelle esedre dei portici.

[modifica] Storia post-antica

Il Foro di Traiano continuò a vivere a lungo. A metà del IV secolo Costanzo II in visita a Roma ammirò grandemente la statua equestre di Traiano e gli edifici che la circondavano. Solo intorno alla metà del IX secolo le lastre della pavimentazione della piazza furono sistematicamente sottratte per essere riutilizzate, probabilmente per farne calce di ottima qualità, e tuttavia fu ripristinata una pavimentazione in battuto, come segno che la piazza era ancora frequentata come spazio pubblico. Infine i problemi di impantamento di tutta l'area portarono ad un rialzamento del terreno e sulle mura delle strutture abitative che si erano insediate direttamente sul piano del Foro venne costruito nel XVI secolo il cosiddetto quartiere Alessandrino, la cui struttura restò immutata sino alle demolizioni mussoliniane per l'apertura di via dei Fori Imperiali.

[modifica] Curiosità

All'interno dell'area del Foro vive una popolazione di granchi di fiume Potamon fluviatile, oggetto di studi di mappaggio genetico da parte della comunità scientifica.

[modifica] Bibliografia

  • Bertoldi, M. E., Ricerche sulla decorazione architettonica del Foro Traiano, Roma 1962
  • Amici, C.M., Basilica Ulpia e Biblioteche, Roma 1982
  • Meneghini, R. - Messa, L. - Ungaro, L., Il Foro di Traiano, Roma 1990
  • Packer, J.E., The Forum of Trajan in Rome, Los Angeles - Oxford, 1997

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Static Wikipedia 2008 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2007 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - en - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Static Wikipedia 2006 (no images)

aa - ab - af - ak - als - am - an - ang - ar - arc - as - ast - av - ay - az - ba - bar - bat_smg - bcl - be - be_x_old - bg - bh - bi - bm - bn - bo - bpy - br - bs - bug - bxr - ca - cbk_zam - cdo - ce - ceb - ch - cho - chr - chy - co - cr - crh - cs - csb - cu - cv - cy - da - de - diq - dsb - dv - dz - ee - el - eml - eo - es - et - eu - ext - fa - ff - fi - fiu_vro - fj - fo - fr - frp - fur - fy - ga - gan - gd - gl - glk - gn - got - gu - gv - ha - hak - haw - he - hi - hif - ho - hr - hsb - ht - hu - hy - hz - ia - id - ie - ig - ii - ik - ilo - io - is - it - iu - ja - jbo - jv - ka - kaa - kab - kg - ki - kj - kk - kl - km - kn - ko - kr - ks - ksh - ku - kv - kw - ky - la - lad - lb - lbe - lg - li - lij - lmo - ln - lo - lt - lv - map_bms - mdf - mg - mh - mi - mk - ml - mn - mo - mr - mt - mus - my - myv - mzn - na - nah - nap - nds - nds_nl - ne - new - ng - nl - nn - no - nov - nrm - nv - ny - oc - om - or - os - pa - pag - pam - pap - pdc - pi - pih - pl - pms - ps - pt - qu - quality - rm - rmy - rn - ro - roa_rup - roa_tara - ru - rw - sa - sah - sc - scn - sco - sd - se - sg - sh - si - simple - sk - sl - sm - sn - so - sr - srn - ss - st - stq - su - sv - sw - szl - ta - te - tet - tg - th - ti - tk - tl - tlh - tn - to - tpi - tr - ts - tt - tum - tw - ty - udm - ug - uk - ur - uz - ve - vec - vi - vls - vo - wa - war - wo - wuu - xal - xh - yi - yo - za - zea - zh - zh_classical - zh_min_nan - zh_yue - zu -

Sub-domains

CDRoms - Magnatune - Librivox - Liber Liber - Encyclopaedia Britannica - Project Gutenberg - Wikipedia 2008 - Wikipedia 2007 - Wikipedia 2006 -

Other Domains

https://www.classicistranieri.it - https://www.ebooksgratis.com - https://www.gutenbergaustralia.com - https://www.englishwikipedia.com - https://www.wikipediazim.com - https://www.wikisourcezim.com - https://www.projectgutenberg.net - https://www.projectgutenberg.es - https://www.radioascolto.com - https://www.debitoformtivo.it - https://www.wikipediaforschools.org - https://www.projectgutenbergzim.com