Età dell'oro
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
L'età dell'oro o età aurea è il nome di un tempo mitico di prosperità ed abbondanza. L'espressione italiana ricalca il latino aurea aetas.
[modifica] La visione di Esiodo
L'idea di un'epoca dorata compare per la prima volta nel poema Le opere e i giorni di Esiodo (metà del VIII secolo AC). Secondo il poeta si tratta della prima età mitica, il tempo di «un'aurea stirpe di uomini mortali», che «crearono nei primissimi tempi gli immortali che hanno la dimora sull'Olimpo. Essi vissero ai tempi di Crono, quando regnava nel cielo; come dèi passavan la vita con l'animo sgombro da angosce, lontani, fuori dalle fatiche e dalla miseria; né la misera vecchiaia incombeva su loro [...] tutte le cose belle essi avevano» (Le opere e i giorni, versi 109 e seguenti).
Esiodo descrive altre quattro ere che sarebbero succedute all'età dell'oro in ordine cronologico: l'età dell'argento, l'età del bronzo, l'età degli eroi e l'età del ferro.
[modifica] La fortuna letteraria
La concezione di Esiodo ebbe fortuna per tutta l'antichità, e ritorna ad esempio nell'opera di Platone e del poeta romano Publio Ovidio Nasone. Quest'ultimo scrive nelle sue Metamorfosi:
(LA)
« Aurea prima sata est aetas, quae vindice nullo, sponte sua, sine lege fidem rectumque colebat.»
|
(IT)
« Fiorì per prima l'età dell'oro; spontaneamente, senza bisogno di giustizieri, senza bisogno di leggi, si onoravano la lealtà e la rettitudine.»
|
(Ovidio, Metamorfosi, I 89-90)
|
Oltre che nell'antichità, il tema dell'età dell'oro fu ripreso nel rinascimento e nel settecento, e rimarrà come tema popolare di tipo leggendario. L'età dell'oro (The Golden Age in inglese) è anche il titolo di un'opera dello scrittore statunitense Gore Vidal.
[modifica] Modo di dire
Nel linguaggio comune, quando si parla di età dell'oro, s'intende in generale un'epoca felice, una stagione fortunata.