Diritto processuale civile
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Il diritto processuale civile è il complesso delle norme giuridiche che, in un determinato stato, regolano lo svolgimento del processo civile ovvero della procedura che lo Stato mette a disposizione dei propri consociati per la risoluzione delle controversie aventi ad oggetto diritti di natura privata. Tale strumento si giustifica perché lo Stato non può tollerare che i soggetti privati provvedano autonomamente alla risoluzione dei conflitti che normalmente insorgono nell'ambito della convivenza. Inoltre, nel nostro ordinamento, è espressamente vietato il ricorso alla "giustizia privata" essendo tale comportamento ritenuto così grave da essere un reato. Infatti il ricorso all'esercizio arbitrario delle proprie ragioni (in Italia l'articolo 392 del Codice Penale) punisce chi "potendo ricorrere al giudice, si fa arbitrariamente ragione da sé medesimo".
In generale, si deve indicare una prima grande divisione delle norme esistenti all'interno di un ordinamento giuridico ovvero la partizione tra diritto sostanziale e diritto strumentale: il primo detta norme valide per la convivenza sociale ed il fisiologico svolgimento dei rapporti, il secondo fornisce invece gli strumenti giuridici per l'eventuale tutela delle posizioni sostanziali nonché per la realizzazione coattiva delle stesse, ove necessaria.
È la nostra stessa Costituzione che sancisce all'art. 24 il diritto che tutti i soggetti hanno di agire in giudizio per la tutela dei propri diritti ed interessi legittimi. Tuttavia, il diritto alla tutela giurisdizionale è condizionato dall'interesse ad agire, che nel sistema del diritto processuale civile costituisce presupposto fondamentale dell'azione (art. 100 cpc).
Nel nostro ordinamento statale, le norme relative al processo civile, sono state raggruppate principalmente nel Codice di Procedura Civile. Va segnalato tuttavia che norme processuali, ovvero strettametne attinenti al processo, sono presenti anche in altri codici e leggi. Così ad esempio le norme relative a determinati mezzi di prova, alla loro ammissibilità etc. o, in relazione alla giurisdizione del giudice, nella legge regolante il diritto internazionale privato. La normativa processuale si presenta quindi come un corpus normativo complesso.
Di peculiare previsione è la normativa relativa al processo del lavoro, che pur integrandosi all'interno del diritto processuale civile, prevede un rito parzialmente differenziato.
Il processo del lavoro prevede particolari tutele a favore della parte "debole" del rapporto di lavoro, ossia, del lavoratore, accelerando i tempi del procedimento e alleggerendo le formalità.
Nel processo del lavoro sussiste l'obbligo, per il giudice, di tentare la conciliazione tra le parti; obbligo non previsto, invece, nel processo di cognizione (quello ordinario) ove è previsto esclusivamente "Quando la natura della causa lo concede".
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