Controcultura
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Controcultura è un termine usato in antropologia e in sociologia e si riferisce a movimenti o gruppi di persone i cui valori e modelli culturali e di comportamento sono molto differenti (e spesso opposti) da quelli del paradigma dominante nella società (a cui spesso ci si riferisce con il termine di matrice anglofona "mainstream").
Questo termine viene usato nella maggior parte dei casi per riferirsi ai movimenti di contestazione giovanile scatenatisi in Nord America e in Europa negli anni '60 e anni '70. In un senso più generale, le controculture possono essere viste come l'espressione culturale di alcune componenti minoritarie della società che esprimono un rifiuto più o meno radicale alla visione del mondo e allo stile di vita comunemente condiviso. Il termine è da non confondersi con subcultura.
Molti dei tipici modi di espressione delle controculture sono a tutt'oggi di fatto stati assorbiti dalla società e entrati nel costume, come nel caso del cambiamento del rapporto tra uomo e donna, nei costumi sessuali, nell'arte, nella musica e nello spettacolo. In molti casi, tuttavia, tale assorbimento ha anche prodotto una sostanziale modificazione dell'idea controculturale originaria, mantenendo dunque una caratterizzazione ulteriormente minoritaria, oltre che storicizzata, della stessa.
A fronte di tale mantenimento di individualità storica, in molti contesti si è anche proposta una riedizione contemporanea, riveduta e aggiornata, di alcuni di tali movimenti controculturali.