Cementizio
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Il cementizio, o opus cementicium era un materiale da costruzione ampiamente utilizzato nella Roma antica, costituito da una mescolanza di malta e di caementa, ossia pietre grezze o frammenti di pietra spezzati. La malta a sua volta è costituita da calce mescolata con sabbia o pozzolana.
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[modifica] La calce
La calce veniva ricavata bruciando in fornaci aerate (che prendono il nome di "calcare") pietre calcaree o marmo, costituite da carbonato di calcio. Questo, per effetto del calore, si trasforma in ossido di calcio o "calce viva", che, con l'aggiunta di acqua, diviene "calce spenta" e diluita per l'uso prende il nome di "grassello".
La "calce magra" (più del 10% di impurità e mescolata ad un 5% di argilla) si differenzia dalla "calce grassa" (meno del 10% di impurità) per una resa minore, ma una presa più veloce. Per murature subacquee (come ad esempio le fondazioni dei piloni dei ponti) si utilizzava la "calce idraulica", mescolata a circa un 20% di argilla.
[modifica] La malta
La calce veniva mescolata a vari tipi di materiale granuloso per costituire la malta:
- sabbia di fiume e di mare;
- pozzolana, una sabbia di origine vulcanica piuttosto comune in particolare in Lazio e in Campania;
- sabbia arida per le calci idrauliche in grado di fare presa anche sott'acqua;
- sabbia con l'aggiunta di cocci di terracotta frantumati.
[modifica] I caementa
Si veniva in questo modo a creare una materia plastica e facilmente plasmabile che, una volta indurita, acquisiva solidità e compattezza. Tuttavia, nel processo di asciugatura e consolidamento la malta tende a ritirarsi e, quindi, a creare delle micro-fratturazioni. Nella malta vengono, perciò, inserite una gran quantità di pietre o caementa che interrompono le infinitesimali linee di frattura, impedendo che divengano continue e compromettano la solidità del materiale. A tal fine, si usano pietre naturali, o anche ciottoli di fiume, interi o spezzati, residui della lavorazione dei blocchi in pietra, raccolti nel medesimo cantiere o nelle cave di estrazione, oppure altri materiali di risulta, provenienti dalla demolizione di edifici più antichi, compresi laterizi (mattoni) e tegole, e frammenti di marmo. In qualche caso, i caementa vengono realizzati frantumando, appositamente, massi in pietra.