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Caronte (astronomia) - Wikipedia

Caronte (astronomia)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

{{{soprattitolo}}}
Caronte
(Plutone I)
(134340 Pluto I)
Stella madre: {{{stella_madre}}}
Distanza dal Sole: {{{distanza_anniluce}}}
Caronte.
Scoperta
22 giugno 1978
Scopritore
James Christy
Scopritori
{{{scoperta_autori}}}
Classificazione
{{{categoria}}}
Famiglia
{{{famiglia}}}
Classe spettrale {{{classe_spettrale}}}
Tipo di variabile {{{tipo_variabile}}}
Periodo di variabilità {{{periodo_variabile}}}
Designazioni
alternative

{{{designazioni_alternative}}}

Costellazione {{{costellazione}}}
Costellazione [[{{{sigla_costellazione}}} - Attenzione! Il parametro 'sigla_costellazione' è stato compilato in modo scorretto. (costellazione)|{{{sigla_costellazione}}} - Attenzione! Il parametro 'sigla_costellazione' è stato compilato in modo scorretto.]]
Redshift {{{redshift}}}
NOMENCLATURE ALTERNATIVE

{{{designazioni_alternative_stellari}}}

COORDINATE
(Epoca di riferimento: J2000)
Ascensione retta
{{{ar}}}
Declinazione
{{{declinaz}}}
Lat. galattica
{{{lat_galattica}}}
Long. galattica
{{{long_galattica}}}
PARAMETRI ORBITALI
(epoca di riferimento: J2000)
Semiasse maggiore 19 571 ± 4 km
Perielio {{{perielio}}}
Afelio {{{afelio}}}
Perigeo {{{perigeo}}}
Apogeo {{{apogeo}}}
Periadio {{{periastro}}}
Apoadio {{{afastro}}}
Circonf. orbitale {{{circonferenza_orbitale}}}
Periodo orbitale 6,387230 giorni
(6g 9h 17' 36")
Periodo sinodico {{{periodo_sinodico}}}
Velocità orbitale
{{{velocità_min}}} (min)
{{{velocità_media}}} (media)
{{{velocità_max}}} (max)
Inclinazione orbitale {{{inclinazione_orbita}}}
Inclinazione
sull'eclittica
112,78 ± 0,02°
Inclinazione rispetto
all'equat. di Plutone
0,000° ± 0,014°
Inclinazione rispetto
all'orbita di Plutone
119,59° ± 0,02°
Inclinazione rispetto
al piano di Laplace
{{{inclinazione_orbita_su_p_laplace}}}
Inclinazione rispetto
all'equat. del Sole
{{{inclinazione_orbita_su_eq_sole}}}
Eccentricità 0,00000 ± 0,00007
Longitudine del
nodo ascendente
{{{nodo_ascendente}}}
Argom. del perielio {{{argomento_perielio}}}
Anomalia media {{{anomalia_media}}}
Ultimo perielio {{{ultimo_perielio}}}
Prossimo perielio {{{prossimo_perielio}}}
Sistema planetario {{{pianeti}}}
Satelliti {{{satelliti}}}
Anelli {{{anelli}}}
DATI FISICI
Dimensioni 1207 ± 3 km
Raggio {{{raggio}}}
Diametro equat. {{{diametro_eq}}}
Diametro polare {{{diametro_pol}}}
Diametro medio
{{{diametro_med}}}
{{{diametro_sole}}} volte il Sole
Schiacciamento {{{schiacciamento}}}
Superficie {{{superficie}}}
Volume {{{volume}}}
Massa
(1,52 ± 0,06) × 1021 kg
{{{massa_sole}}} volte il Sole
Densità (1,65 ± 0,06) × 103 kg/m³
Acceleraz. di gravità
in superficie
0,278 m/s²
Velocità di fuga 580 m/s
Periodo di rotazione rotazione sincrona
{{{periodo_rotaz_1_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_1}}}
{{{periodo_rotaz_2_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_2}}}
{{{periodo_rotaz_3_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_3}}}
{{{periodo_rotaz_4_descrizione}}} {{{periodo_rotaz_4}}}
Velocità di rotazione
{{{velocità_rotaz_note}}}
{{{velocità_rotaz}}}
Inclinazione assiale nulla
Inclinaz. dell'asse
sull'eclittica
{{{inclinazione_asse_su_eclittica}}}
Inclinaz. dell'asse
sul piano galattico
{{{inclinazione_asse_su_piano_galattico}}}
A.R. polo nord {{{ascensionerettapolonord}}}
Declinazione {{{declinazione}}}
Temperatura alla
sommità delle nubi
{{{temp_sommitànubi_min}}} (min)
{{{temp_sommitànubi_med}}} (media)
{{{temp_sommitànubi_max}}} (max)
Temperatura
superficiale
{{{temp_min}}} (min)
53 K (media)
{{{temp_max}}} (max)
T. della corona {{{temp_corona}}}
T. del nucleo {{{temp_nucleo}}}
Luminosità
{{{luminosità}}}
{{{luminosità_sole}}} volte il Sole
Radianza {{{radianza}}}
Indice di colore (B-V) {{{indice_di_colore}}}
Metallicità {{{metallicità}}}
Pressione atm. nulla
Albedo 0,36-0,39
Età stimata {{{età}}}
DATI OSSERVATIVI
Magnitudine
apparente
da Terra
{{{magn_app_min}}} (min)
{{{magn_app_med}}} (media)
{{{magn_app_max}}} (max)
Magnitudine
apparente
da Plutone
{{{magn_app_min_corpomadre}}} (min)
{{{magn_app_med_corpomadre}}} (media)
{{{magn_app_max_corpomadre}}} (max)
Magnitudine app.
Magnitudine ass. {{{magn_ass}}}
Diametro
apparente
da Terra
{{{dim_app_min}}} (min)
{{{dim_app_med}}} (medio)
{{{dim_app_max}}} (max)
Diametro
apparente
da Plutone
{{{dim_app_min_corpomadre}}} (min)
{{{dim_app_med_corpomadre}}} (medio)
{{{dim_app_max_corpomadre}}} (max)
Parallasse
Moto proprio
Velocità radiale

Caronte è il più massiccio fra i satelliti naturali del pianeta nano Plutone.

Indice

[modifica] Cenni storici

Caronte fu scoperta dall'astronomo statunitense James Christy il 22 giugno 1978, il quale, esaminando attentamente delle immagini molto ingrandite di Plutone su lastre fotografiche scattate un paio di mesi prima, osservò una piccola protuberanza ai bordi del disco del corpo principale che ricorreva periodicamente. Più tardi, la protuberanza fu confermata su lastre risalenti fino al 1965 (un caso di precovery). Il nuovo satellite ricevette una designazione temporanea, S/1978 P 1, secondo una convenzione allora da poco istituita.

Christy, essendo lo scopritore, aveva il diritto di assegnare un nome definitivo all'oggetto; la sua scelta ricadde sulla figura mitologica di Caronte. Il nome fu accettato ufficialmente dall'Unione Astronomica Internazionale nel 1985.

La scoperta di Caronte permise agli astronomi di calcolare più accuratamente la massa e le dimensioni di Plutone; Caronte gli ruota attorno in 6,387 giorni, un periodo identico alla rotazione di entrambi gli oggetti. Sono quindi tutti e due in rotazione sincrona, e si mostrano sempre il medesimo emisfero.

[modifica] Formazione

Una delle ipotesi che più comunemente vengono avanzate per spiegare la formazione di Caronte ne fa risalire l'origine ad un grande impatto avvenuto circa 4,5 miliardi di anni fa, analogamente a quanto si ritiene sia avvenuto nel caso della Luna. Un oggetto della fascia di Edgeworth-Kuiper di dimensioni notevoli avrebbe colpito Plutone ad una velocità elevata, disintegrandosi e al contempo scagliando in orbita la crosta e il mantello superiore del protopianeta; i detriti si sarebbero poi riassemblati, a formare Caronte.

I dati attuali sulla composizione interna di Plutone e Caronte sembrano tuttavia contraddire quest'ipotesi, segnalando, in particolare, una presenza eccessiva di ghiaccio all'interno del pianeta nano, e una sovrabbondanza di roccia all'interno del satellite.

Alcuni ritengono che Plutone e Caronte possano essere i resti di due protopianeti entrati in collisione l'uno con l'altro ad una velocità elevata, ma non sufficiente a provocare la disintegrazione di nessuno dei due.

[modifica] Superficie

A differenza di Plutone, che è ricoperto di ghiaccio d'azoto, Caronte sembra essere rivestito di ghiaccio d'acqua.

[modifica] Struttura interna

Si ritiene che Caronte sia composta al 55±5% di roccia e al 45% di ghiaccio; per contro, Plutone appare leggermente più denso, ed è probabilmente composto da roccia al 70%.

[modifica] Caronte e Plutone

Fra tutti i satelliti naturali dei principali oggetti (pianeti e pianeti nani) del sistema solare, Caronte è il più grande rispetto al proprio corpo madre (il rapporto fra le masse è approssimativamente pari ad 1:9, mentre, a titolo di esempio, nel caso di Terra e Luna è prossimo ad 1:81). Il satellite e il pianeta nano orbitano entrambi attorno ad un comune centro di gravità, che si trova al di fuori della superficie di Plutone. Per questo motivo Plutone e Caronte sono talvolta considerati un sistema binario.

Si tratta inoltre dei primi due oggetti trans-nettuniani ad essere scoperti.

[modifica] Collegamenti esterni


Satelliti naturali di Plutone
Caronte · Notte · Idra
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