Bernardo Rossellino
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Bernardo Rossellino, pseudonimo di Bernardo di Matteo Gamberelli (Settignano 1409 - Firenze 1464), fu un architetto e scultore italiano. È fratello di Antonio Rossellino, pure egli artista.
Fu lui a codificare il genere della tomba umanistica, volta a celebrare il defunto laico per le sue opere terrene, con la realizzazione di quella di Leonardo Bruni, cancelliere della Repubblica fiorentina e umanista egli stesso.
[modifica] Biografia
Allievo e collaboratore di Leon Battista Alberti, nei primi tempi fu attivo in Toscana.
Trasferitosi temporaneamente a Roma, lavorò per il papa Niccolò V, all'ampliamento dell'abside e del transetto di San Pietro.
Tornato a Firenze tra il 1446 e il 1450 l'artista realizzò il monumento funebre a arcosolio di Leonardo Bruni in Santa Croce a Firenze dove fuse insieme scultura e architettura: il sarcofago, dove due vittorie alate reggono l'epigrafe in caratteri latini Postquam Leonardus e vita migravit/Historia luget, Eloquentia muta est/ferturque Musas tum Graecas tum/latinas lacrimas tenere non potuisse, e il feretro retto da due aquile su cui è disteso il defunto, che tiene tra le mani una copia del suo libro: Historia Florentina, sono inseriti in un arco a tutto sesto, con motivi decorativi classicheggianti, nella lunetta il tondo con la Madonna col Bambino a lati di questo due mezzi busti di angeli.
Nel 1459 papa Pio II gli affidò la sistemazione dell'antico borgo di Corsignano, oggi Pienza, secondo i principi dell'urbanistica e dell'architettura rinascimentale. Principalmente, la cittadina presenta quattro elementi fondamentali realizzati all'epoca: Palazzo Piccolomini, che riprende motivi di Palazzo Rucellai (porte, panchina su strada, bugnato, bifore a tutto sesto), anche se presenta una scorrettezza compositiva rispetto a quest'ultimo: nel palazzo di Alberti la finestra deriva dalla campata, qua invece è indipendente dallo schema costruttivo, questo perché Rossellino è più un costruttore che un teorico dell'architettura e come tale pensa che la facciata debba derivare dall'interasse tra le travi, piuttosto che da proporzioni studiate a tavolino; il Palazzo Vescovile, che presenta una caratteristica prettamente rinascimentale: la pavimentazione regolare che accentua la visione prospettica; dove viene indicato un punto che rappresenta il punto di vista ideale; il Palazzo Comunale e infine la Cattedrale, che presenta una facciata albertiana con timpano, alte semicolonne addossate a pilastri posti su piedistalli.
Pio II volle una chiesa che ricordasse le hallenkierke tedesche, per questo ha un corpo gotico e non presenta decorazioni; il papa arrivò anche a minacciare di scomunica chiunque cercasse di decorare l'interno della chiesa.
Sempre per Pio II progettò il palazzo Nerucci e il Palazzo Piccolomini a Siena.
Come scultore, oltre alla già citata tomba di Leonardo Bruni, realizzò numerose opere importanti per numerose chiese fiorentine e toscane, soprattutto tabernacoli e monumenti funerari. In Santa Maria Novella è conservata la sua tomba della Beata Villana, mentre nella chiesa di San Domenico di Pistoia è presente quella del giurista Filippo Lazzari; in Sant'Egidio e in San Lorenzo sono presenti due esempi di pregevoli tabernacoli scolpiti a bassorilievo, da lui eseguiti. Per il Palazzo Pubblico di Siena realizzò un portale marmoreo molto decorato, mentre per il Duomo di Arezzo creò un'Annunciazione in terracotta.
Fu suo allievo e collaboratore Desiderio da Settignano, che riprese da lui alcuni stilemi.
- Commons contiene file multimediali su Bernardo Rossellino