Wikipedia:Bar/Discussioni/Sentenza di cassazione, dobbiamo necessariamente adeguarci
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Sentenza di cassazione, dobbiamo necessariamente adeguarci | NAVIGAZIONE | |
Vi segnalo questa recente sentenza che ha delle ripercussioni abbastanza importanti sulla nostra cara e vecchia wikipedia. In sostanza, la acssazione ci impone di eliminare link, collegamenti e quant'altro punti a siti che stanno "violando il copyright". Un esempio possono essere link a testi integrali di libri, a pagine contenenti mp3 illegali, ad immagini utilizzate senza l'autorizzazione dell'autore etc...
Tutto questo, inevitabilmente, ci obbligherà a fare maggiore attenzione ai siti che vengono inseriti fra i collegamenti esterni ed a limitarne l'inserimento ai soli "siti ufficiali" o comunque portatori di "approfondimenti essenziali" e non integrabili (per vastità o specificità) all'interno dello nostre pagine.
Vi chiedo cortesemente di evitare i solito commenti "ma che schifo... ma non possiamo fare proprio nulla" e altre cosucce di questo tipo; semplicemente perchè sono totalmente inutili, dobbiamo necessariamente adeguarci, quindi facciamolo e cogliamo l'occasione per eliminare i 500.000 kili di spam che affollano le nostre pagine.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 17:01, 18 ott 2006 (CEST)
- Non vorrei sembrare quello che dice ma che schifo..., ma vorrei capire (non sono un esperto di legalese) quali link andrebbero tolti. Se linko una pagina x di un sito (perchè lì c'è qualcosa di utile) cosa devo fare controllare tutto il dominio del sito per vedere che non infranga le leggi? Cioè se linko il portale turistico che so di Prato, (non l'ho messo io ma non l'ho nemmeno cancellato...) dovrei controllare che tutto il contenuto (foto, testi) non siano in violazione del copyright? Mi pare un'assurdità. Credo che vadano cancellati tutti quei link che puntano a siti e domini web il cui unico e conclamato scopo è infrangere il copyright (direi aggirarlo, perché se lo infrangesse sarebbe compito della Polizia postale procedere...) é ovvio che non ci debbono essere (ma mi auguro che già non ci siano...). Potresti, Senpai, esemplificare un minimo? Grazie. ELBorgo (sms) 18:12, 18 ott 2006 (CEST)
Fermo il fatto che l'intenzione che muove il buon Senpai è più che lodevole, ho l'impressione che la sentenza della Cassazione, per come riportata nell'articolo citato, non ci obblighi strettamente "a fare maggiore attenzione ai siti che vengono inseriti fra i collegamenti esterni ed a limitarne l'inserimento ai soli "siti ufficiali" ". Pur se è chiaro che si deve cmq prestare attenzione al contenuto delle pagine web cui si fa rinvio, onde evitare di rendersi complici di un reato a titolo di concorso (ad es. - e volendo essere estremi - link a pagine di pedopornografia), la sentenza della Cassazione commentata da Repubblica riguardava una fattispecie molto sui generis che può facilmente essere isolata e distinta dalla più generale categoria "violazioni di copyright", nella quale Senpai ci suggerisce di inserirla, per individuare così una nuova linea guida di wikipedia per i link a siti esterni.
Voglio evitare la trappola delle technicalities pertanto darò un parere apodittico sulla questione: salvi casi di concorso nel reato, i link di wikipedia, à mon la vue, vanno bene come stanno. Per maggiori spiegazioni venite chez moi
Cordialità *Raphael* Scrivi al tuo Angelo 20:14, 18 ott 2006 (CEST)
- Si la fattispecie è particolare ma è del tutto simile ad un link a sito "consapevolmente" contenente materiale protetto. Come Raphael sa benissimo, la recente riforma dei codici di procedura, relativamente alla funzione e alle decisioni della cassazione, ha rafforzato la funzione nomofilattica, imponendo l'estrinsecazione, assieme alla sentenza vera e propria, di un principio di diritto, che sia applicabile in linea generale. Il principio in questione è "se un sito linka consapevolmente un'altro sito contenente materiale protetto, il webmaster del primo risponde in concorso con il secondo". Ad ogni modo.... per il vecchio principio "meglio aver paura che buscarne" consiglio a tutti il "segamento incodizionato" di tutti i link non direttamente attinenti, e la massima attenzione durante il patrolling.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 23:02, 18 ott 2006 (CEST)
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- pienamente d'accordo sulla revisione integrale di tutte le sezioni "collegamenti esterni". Questo vuol dire che il buon Wikipediano, ad ogni pagina che incontra, farà il piccolo sacrificio di dare un'occhiata e rimuovere i link esterni ogni volta che sia in dubbio. Preferite la prudenza al rischio.
- Credo che i link maggiormente a rischio siano quelli a forum e blog, oltre che ai siti personali e/o amatoriali: soprattutto questi ultimi, dedicati ad artisti, opere, prodotti o altro, possono contenere testi, immagini e multimedia inseriti per genuina ammirazione o "tifoseria" senza idonee licenze. Non linkiamoli se non abbiamo una buona certezza. Se questi siti dicono qualcosa di interessante, riportiamone il succo nel corpo della voce. Non è nostro compito portare i lettori ad ascoltare gli mp3 o a scaricare immagini, filmini e programmi, inoltre i link esterni non sono necessari "ad ogni costo".
- Come sempre, non fa differenza "chi" abbia messo il link: anche l'utente di buona fede, per esperto e conosciuto che possa essere, potrebbe non aver avuto modo di saper riconoscere (requisito del concorso nel reato è la consapevolezza) che vi fosse violazione di copyright, quindi per favore controlliamo a fondo. Un altro rischio è che il contenuto dei siti esterni possa cambiare nel tempo e che ciò che oggi è regolare, domani potrebbe non esserlo più; anche questo va valutato. E' ovvio che in assenza di ragioni per sospettare che le pagine linkate siano in copyviol, il contenuto informativo o documentale di pagine esterne è sempre benvenuto (anche se per quanto possibile quello informativo dovrebbe già essere nella voce), ma usiamo molta prudenza. Non siamo Commons, quello no, ma manco siamo qui per metterci nei guai...
- La nostra soluzione già l'abbiamo pronta e anche se ha avuto sinora poco seguito, dovrà necessariamente guadagnare maggiore attenzione: usare il template DMOZ per tutti quei casi in cui è facile che si possano incontrare violazioni, ad esempio per le immagini.
- Il template punta a dmoz (dmoz.org, ex "directory di Netscape/Mozilla") che è un progetto open source il cui scopo è proprio quello di raccogliere i link ordinati per tematica. Deleghiamo quindi al progetto "cugino", che è specializzato proprio in questo (e sa farlo meglio di noi), di condurre i lettori a ciò che cercano; se un certo sito non ce l'hanno in directory, o lo segnalate a dmoz per l'inserimento e lo togliete da WP tanto lo metteranno loro, oppure non è il caso di segnalarlo a dmoz e allora non è il caso di tenerlo nemmeno da noi. --Hrundi V. Bakshi 00:08, 19 ott 2006 (CEST)
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- A parte che 'sta sentenza non sta nè in cielo nè in terra, e alla prossima Cassata la ribaltano (spiace per i tapini coinvolti questa volta il cui avvocato deve essere stato il famoso criminale di guerra Dikebe Mutombo), il reato se così lo vogliamo definire c'è quando linki 1) consapevolmente ad un sito che viola la legge 2) che la viola in modo palese. Sfido chiunque a condannare qualcuno perchè linka ad un sito che *ops* riporta un brano di un libro senza pagare i diritti. E che ne so io? Chi sono, il Copyscape de no'artri? Quindi, si tratterà di procedere come si fa già oggi a rimuovere i link ai file Torrent o a servizi di sharing, per il resto sui collegamenti esterni non mi metterei a fare troppo il fiscale. --JollyRoger ۩ lo sceriffo cattivo e l'azzeccagarbugli curioso
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- un conto è discutere della "consapevolezza" fra di noi, altro conto è sperare che la creda il giudice. Che ci guadagnamo a rischiare? --Hrundi V. Bakshi 00:13, 19 ott 2006 (CEST)
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- bella domanda... sarà il caso di approfondire --Hrundi V. Bakshi 01:45, 19 ott 2006 (CEST)
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(incollo qua un intervento fatto nell'altra dicussione in proposito senza aver notato questa, chiedo venia se non leggerò tutti gli interventi) Questa è la tipica follia dei legislatori italiani, come la banca dati per il software, le limitazioni verso alcuni provider, alcuni stralci della Legge Stanca e parte degli obblighi sul DPS... molti di questi provedimenti, a una lettura attenta, sono pure anticostituzionali, e spesso finiscono - per fortuna - nel dimenticatoio. Se si ravvisano gli estremi di una istigazione qualche lieve rischio può esserci, ma wikipedia ha una struttura che non può controllare aspetti del genere (se non quella attuale che è già abbastanza restrittiva visto che vieta link a blog, forum spiccioli, spam et similia). I rischi per wikipedia, in ogni caso, sono estremamente remoti, anche considerando la locazione dei server. Inoltre è da considerare che una delle parti in causa era Sky, che non è proprio un'azienda piccolissima, né con poco fatturato, dubito che non avesse il denaro necessario per vincere la causa contro due ragazzini un po' troppo furbetti. --Lucas ✉ 01:43, 19 ott 2006 (CEST)
- In generale, non facciamoci prendere dal panico, la magistratura e l'apparato legislativo italiani in fatto di internet ed informatica sono rimaste ai tempi di Galileo, ma cretinaggini di tal fatta, per fortuna, si verificano non più di una volta (ne va anche dell'immagine internazionale, e con Wikipedia la cosa è ben diversa che con due ragazzotti furbetti). Quanto scritto da Trixt più sopra fa capire come questa sentenza sia inapplicabile per la totalità dei fatti contestabili. Finchè non esisterà una versione condivisa nel diritto internazionale non credo abbia senso allarmarsi: basterà giusto un pochino di attenzione in più alla sezione "collegamenti esterni", ma anche senza, sono convinto non ci sia alcun rischio, nemmeno remoto. Sono molto più rischiose le violazioni di copyright (reato contemplato a livello internazionale e non solo locale) per le quali, nonostante ciò, Wikipedia non ha mai avuto una denuncia. Figurati per questo nuovo pseudo-reato (che, ricordiamolo, non è una legge, ma una semplice sentenza, oltrettutto derivata da un'altra una contraria). Io spenderei più tempo a wikificare, destubbizzare, e controllare violazioni di copyright, piuttosto che fare il pelo nell'uovo ai collegamenti esterni. --Lucas ✉ 01:54, 19 ott 2006 (CEST)
- mi spiace ma non sono d'accordo. Posto che i link non sono centrali nella nostra attività, e posto che non vorrei interrompere la consuetudine in fatto di mancanza di denunce, vorrei capire perché metterci a rischio su un argomento che ci dovrebbe interessare solo accessoriamente. C'è dmoz che fa questo "mestiere", se la vedano loro, mandiamo i link a loro. Si tratta appunto di pensare alle voci e non ai link. --Hrundi V. Bakshi 02:39, 19 ott 2006 (CEST)
- L'opinione che voglio esprimere è molto semplice ed è la segente: il rischio non c'è, le attuali regole che pochi conoscono riguardo l'inserimento di link sono già molto strette e ci tutelano pienamente, basta conoscerle e farle rispettare, gli eventuali allarmismi mi sembrano immotivati per questi due motivi. --Lucas ✉ 04:07, 19 ott 2006 (CEST)
- mi spiace ma non sono d'accordo. Posto che i link non sono centrali nella nostra attività, e posto che non vorrei interrompere la consuetudine in fatto di mancanza di denunce, vorrei capire perché metterci a rischio su un argomento che ci dovrebbe interessare solo accessoriamente. C'è dmoz che fa questo "mestiere", se la vedano loro, mandiamo i link a loro. Si tratta appunto di pensare alle voci e non ai link. --Hrundi V. Bakshi 02:39, 19 ott 2006 (CEST)
IMHO una volta che c'è il link al sito ufficiale (se esistente) e ad eventuali documenti (fonti, aprofondimenti, riferimenti ecc) che non siano coperti da copyright oppure che siano coperti da copyright ma accessibili in altri modi (i.e. biblioteche digitalizzate, IEEE, ACM ecc) tutto il resto va levato. --Sigfrido 02:51, 19 ott 2006 (CEST)
- Concordo con chi propone di limitare i link esterni, ma non 'segarli' completamente: usiamo il cervello. Bello comunque se l'uso di {{Dmoz}} (che finora non ho mai inserito) fosse generalizzato. Cominciamo ad usarlo nelle voci di cui ci occupiamo, tanto per dare l'esempio! --213.140.6.112 03:50, 19 ott 2006 (CEST)
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- Per entrambi, come accennavo più sopra le limitazioni già ci sono e sono abbastanza rigorose. --Lucas ✉ 04:08, 19 ott 2006 (CEST)
Per Senpai. Conosco molto bene il dlgs 40/2006, avendo scritto su di esso una parte della mia tesi di dottorato. Per quanto si sia sforzato il legislatore di ottimizzare la funzione nomofilattica della Cassazione, è indubbio che il nostro resta - per fortuna purtroppo - un sistema giuridico di civil law, nel quale le sentenze non fissano una regola di diritto positivo valida per il futuro. Di modo che la sentenza che qui si commenta potrà anche oggi essere ribaltata da una contraria pronuncia, senza che in ambito giuridico si batta ciglio all'eventuale notizia. E' saggio tuttavia l'appello al principio di precauzione e mi sento di condividerlo appieno.
Faccio tuttavia notare, più in generale, che non solo nel caso di specie si è mossa a difendere i propri "diritti/privilegi" una "corazzata" come SKY, cosa che ben difficilmente potrà accadere ad es. per un link che conduca alle poesie di Alda Merini; ma che il fatto sottoposto a giudizio, in fin dei conti, riguardava il caso davvero specifico della violazione dell'esclusività dello sfruttamento di diritti di privativa (quelli per la diffusione di materiale audiovisivo calcistico) usati su larga scala per gestire un'attività di impresa di largo respiro come la Pay per view. Mi chiedo e vi chiedo: potranno mai godere di una simile tutela le poesie di Caproni (che, sia detto per inciso, non era soltanto una delle principali aziende aeronautiche italiane, ma è stato altresì un grande poeta italiano contemporaneo... disambigua anyone?)?
Ferma la bontà della soluzione della Cassazione nel caso di specie, vogliamo poi parlare dei profili di costituzionalità di un'applicazione indiscriminata di tale principio di diritto, dal punto di vista del principio di materialità e di quello di offensività?
De minimis non curat praetor, non vi pare? O dobbiamo sanzionare anche il mitico furto di un acino d'uva?
L'intelligente osservazione fatta poco sopra da Trixt non è che un caso concreto di applicazione irragionevole del più volte menzionato principio di diritto della sentenza qui in commento.
Stando così le cose, dal mio punto di vista una simile sentenza va presa per quello che è: una rara avis di per sè giusta, ma che sostanzialmente non riguarda wikipedia. Resta fermo peraltro il giusto richiamo di Lucas alle regole attuali in materia di links, che ci coprono in modo più che adeguato.
In conclusione, continuo a ritenere che salvi casi di concorso nel reato, i link di wikipedia vanno bene come stanno.
Cordialità *Raphael* Scrivi al tuo Angelo 09:15, 19 ott 2006 (CEST)
- @Raphael, (tono scherzoso on) invece di fare il "ganzo" dicendo "ho scritto qui ho scritto li" ^_^, ti faccio notare che Funzione nomofilattica è ancora bello rosso.... quindi invece di mettere in cancellazione i tuoi due kili di voci quotidiane, vedi un po' di provvedere ^_^ (ghghhgh risata gutturale et malefica) (tono scherzoso off).
- Non riesco a comprendere l'ostinazione wikipediana ad andare sempre e comunque contro le regole. Sinceramente un sentenza di questo tipo ci è molto molto utile per togliere quei 120.000 kb di fuffa che affollano le nostre pagine. Sinceramente ripeto, anche se non c'è un vero e proprio "allarme !!!!" è comunque bonua norma e regola tutelarsi da possibili "calci nel culo" che le quintalate di nemici che ci stiamo facendo potrebbero rifilarci. Con questo chiudo.. non so se si è notato ma ultimamente preferisco chiacchierare meno e produrre di più, visto che stiamo assomigliando sempre di più ad un forum.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 09:39, 19 ott 2006 (CEST)
Appaiono fondati i timori di Senpai, non meno delle osservazioni di Raphael. Credo che il tipo e la portata delle eventuali restrizioni in wikipedia debba essere deciso da coloro che rischiano in prima persona, ovvero gli amministratori. --ligabo 11:58, 19 ott 2006 (CEST)
- (conflittato) gli amministratori applicano le decisioni della comunità, che già si è espressa nella pagina dedicata all'argomento (che va applicata). Decide quindi la comunità, che rischia insieme ai suoi amministratori. Non so quanto sia fondato il rischio in questo caso (la desunzione di un principio è sempre la fissazione di un principio - altre sentenze potranno ritenerne prevalenti altri, ma questo per ora c'è), ma siccome appunto non è un forum, prendiamo la via pratica di sfalciare i quintali di vanity e di réclame che abbiamo, che non sono nostro scopo, non ci danno vantaggio, sono oggetto dell'attività di {{dmoz}} e potrebbero portarci solo noie. --Hrundi V. Bakshi 12:55, 19 ott 2006 (CEST)
Ho appena finito di leggere la sentenza (con la quale, contrariamente a quanto riferito da certa parte della stampa, la Cassazione non ha condannato nessuno: ha semplicemente annullato un'ordinanza del Tribunale della libertà di Milano), il cui (breve) testo integrale potete scaricare da qui.
A mio avviso la stampa ha assunto, come spesso accade, toni eccessivamente allarmistici. Io non credo sia il caso di disperarsi per i link esterni delle nostre voci. Nella questione decisa dalla Suprema Corte, gli imputati non si limitavano a pubblicare pagine contenenti link a siti "pirata", ma fornivano a privati un servizio (software, informazioni, ecc., con tanto di contratto) per collegarsi peer to peer ai server cinesi. Riporto un passo della sentenza:
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Da giurista pratico, devo dire che non mi pare esattamente la stessa cosa che facciamo noi su WP. Condivido quindi pienamente la posizione di Raphael. Se poi si vuol cogliere l'occasione per fare pulizia dei molti link dubbi che ci sono in giro, questa è una questione diversa di cui si potrà discutere nelle sedi opportune. --Alb msg 12:47, 19 ott 2006 (CEST)
- Io credo comunque che anche se ci fossero gli estremi di un concorso o di una istigazione (teoricamente "tutto" è inseribile su wikipedia), una denuncia da parte di una qualsiasi parte resta estremamente improbabile per vari motivi. La non volontarietà di Wikimedia o Wikipedia (che già sarebbero attenuanti anche in caso di procedimento), la rettifica subitanea, la messa a disposizione di eventuali IP, il controllo via provider, la notifica al reo, ecc. Sono tutte procedure troppo complesse perchè vengano messe in atto se in ballo non ci sono interessi economici o d'immagine di ingenti dimensioni (come con Sky, che, da notare, in prima istanza ha avuto anche torto). Tutto ciò prescindendo sulla giustezza del presente procedimento sul quale, comunque, qualche dubbio a mio parere resta. --Lucas ✉ 14:57, 19 ott 2006 (CEST)
quello che è davvero di nostro interesse, che sia agevole perseguirci o meno (e potrebbe non essere così difficile), è solo il principio contenuto nell'ultima parte della sentenza. Quella riflessione delinea i contorni dell'ipotesi di concorso. Ed è anche molto chiara, mi pare... --Hrundi V. Bakshi 15:15, 19 ott 2006 (CEST)
- Piuttosto, supponendo per un attimo che il sito cinese delle partite o qualche altro sito (penso a olga o astalavista) fossero enciclopedici, come ci comporteremmo nella loro voce? Niente link alla homepage? D'accordissimo nel cancellare a vista i vari scarica gli mp3 o link ai testi delle canzoni (a meno che non siano sul sito ufficiale o ci sia una chiara autorizzazione in quel sito da parte del detentore del copyright). --Cruccone (msg) 20:28, 19 ott 2006 (CEST)
Ma se questa è la Wikipedia in lingua italiana come tutti ripetono ogni volta che qualcuno vuole usare il tricolore, perché dovremmo applicare la legge della Repubblica Italiana e non quella della Svizzera o di San Marino? Se questo è un obbligo del sito noi non siamo un sito italiano, se è un obbligo di chi materialmente aggiunge i collegamenti, sarà un problema della magistratura tracciarli; e comunque dovrebbe esserci reato se chi aggiunge il collegamento illegale lo fa dall'Italia. Ovvio che i collegamenti illegali vadano tolti, ma mi dite praticamente come si fa su duecentomila voci? Una a una? Vai clicca controlla cancella? E quanno te passa? utente che non si registra --82.52.86.128 17:56, 23 ott 2006 (CEST)
- Perchè la maggior parte degli utenti è cittadino italiano, quindi per non rischiare, in generale, ci rifacciamo alle leggi italiane. Wikipedia può avere delle conseguenze indirette per le azioni degli utenti che vi intervengono, e perquesto dobbiamo tutelarci. Toobycome ti chiami?Need for news? 20:59, 23 ott 2006 (CEST)
A me questa pare una strumentallizzazione della peraltro infelice sentenza. Il concorso viene invocato non per il semplice linkaggio, ma per aver fornito indicazioni e istruzioni tecniche su come procurarsi e installare il software necessario, e su come utilizzarlo per vedere le partite in streaming. Un semplice link è cosa molto diversa.. credo che questo lo capiscano anche le mummie della Cassazione. --Twilight 07:53, 24 ott 2006 (CEST)
- Non entro nel merito perché non ne ho la minima voglia, comunque se ti capiterà di leggere il testo integro della sentenza scoprirai che si riferisce a Coolstream, una piattaforma di streaming digitale attivabile tramite un programma gratuito, questo programma ti consente di connetterti a varie reti on line tramite vari link messi, l'unica cosa che hanno fatto i simpatici signori di coolstream è inserire il link alla tv cinese, fra i link elencati nella loro piattaforma. Se anche noi avessimo linkato tale indirizzo nella pagina dei mondiali fifa, ci saremmo beccati la medesima sentenza perché avrebbe rappresentato una "facilitazione alla diffusione di materiale coperto da copyright". Ad ogni modo... le chiacchiere da bar stanno a zero, questa è la sentenza, leggeteci che ve pare, dal canto mio coglierò (e sto cogliendo) l'occasione per eliminare kili e kili di fuffa linkata nelle nostre pagine. Wikipedia è un'enciclopedia non una raccolta di spam.--Ş€ņpãİ-27 - せんぱい scrivimi 08:55, 24 ott 2006 (CEST)
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- A mio vedere caro Senpai, ci stai facendo discutere su uno di quei casi, di cui se fossi magistrato mi vergognerei... I server cinesi sono legali (secondo la legge sovrana in Cina), gli utenti finali sono troppi e troppo difficili da rintracciare e allora l'unico che può essere colpevolizzato resta chi segnala il link. Ora se io compro una borsa contraffatta (un falso Prada) in Cina, non commetto reato (se dichiaro il bene alla frontiera). Se dico a uno guarda puoi comprare un falso-Prada identico all'originale andando in Cina non commetto nessun reato. Il reato lo potrà commettere chi va in Cina compra false-Prada e le importa in Italia alla zitta e quindi le smercia senza le debite autorizzazioni... Nel caso informatico chi è paragonabile a tale soggetto? Chi importa la partita in Italia senza pagare il dovuto? Io direi la rete stessa (che è incapace di intendere e volere) istigata dall'utente furbacchione che stà di fronte al PC, non certo chi, a tale utente, ha insegnato come fare o gli ha dato gli strumenti... facilitazione alla diffusione di materiale coperto da copyright... poniamo che io linki un sito di un tizio che come me, ha la passione per l'aviazione, e che il signore in questione, oltre ad una ricerca storica approfondita frutto dei suoi studi in materia (motivo per cui la linko), abbia inserito una foto copyrighted di cui non è lui il detentore del copyright... io ho facilitato la diffusione di materiale coperto da copyright e sono punibile? Cioè se uno mi ferma per strada e mi chiede: sai se ci sono delle meretrici qui in zona e gli rispondo: piazza stazione ne è piena dopo una certa ora..., sono passibile di qualche reato connesso alla prostituzione? Se è come dice Senpai, allora non dobbiamo inserire NESSUN link esterno, in quanto, non saremo mai sicuri di linkare qualcosa che non sia fuorilegge in qualche aspetto... ELBorgo (sms) 12:16, 24 ott 2006 (CEST)
[modifica] Casi pratici
- Casi pratici, qui c'è una discussione in corso sull'opportunità o meno di cancellare un link esterno--Moroboshi 20:49, 24 ott 2006 (CEST)
Ciao. Segnalo un altro caso pratico che mi riguarda, seguibile sulle pagine degli utenti:
Attendo delucidazioni. --Alearr . stavate parlando di me? . 12:51, 25 ott 2006 (CEST)
- Non vedo alcuna discussione relativa a LINK ILLECITI (che è il tema della pagina). Si tratta di una questione se inserire o meno un link lecito ad un documento esistente. Forse fai meglio ad aprire una nuova discussione, ma tendenzialmente mi pare buono l'operato di Senpai nella riorganizzazione della voce. Non intendo intervenire in materia religiosa per non prendermi una scomunica al volo, per cui ti rimando a qualcun altro, ma in sede apposita. Magari nel nuovo messaggio spiega meglio i termini del problema --JollyRoger ۩ lo sceriffo cattivo 13:02, 25 ott 2006 (CEST)
Jollyroger, forse hai letto parti della discussione non pertinenti. Io ho tradotto la voce Crimen sollicitationis dall'inglese. In essa sono contenuti anche link alla versione ufficiale (ed integrale) del documento al quale la voce fa riferimento (emesso nel 1962). Il problema è che ora sembra che vi sia un copyright del LEV su tutti i documenti emessi dal Vaticano (fonte). Inoltre ho creato un'immagine dalla prima pagina del documento pdf (che cmq sembra debba considerarsi testo a norma di legge). Qualcuno può dirmi come è meglio procedere? Se si dovessero togliere tutti i riferimenti ai documenti vaticani (encicliche, bolle, comunicazioni etc...), tutte le voci rimarrebbero vuote (e non solo "sfoltite") Infine segnalo altresì la presenza della "Categoria:Documenti_storici_Vaticano", con incluso un documento del 2001 (in versione integrale). --Alearr . stavate parlando di me? . 13:31, 25 ott 2006 (CEST)
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- Ok, forse ho capito male.
- La questione dal link che indichi non è chiara, bisognerebbe capire di più che tipo di copyright ha imposto il Vaticano.
- la norma di legge che citi, che riporta Non sono comprese le fotografie di scritti, documenti, carte di affari, oggetti materiali, disegni tecnici e prodotti simili. si riferisce all'opera fotografica, non al contenuto.
- Quindi, se tu fotografi un quadro del '600, non hai diritto al copyright in quanto mera riproduzione meccanica di un opera di Pubblico Dominio. Se fotografi un quadro di Andy Wahrol, devi considerare il copyright del quadro (mentre quello della foto è nullo).
- Nel tuo caso (ammesso che il Vaticano rivendichi davvero quei diritti, cosa che mi pare folle ma non mi stupirebbe) i documenti PDF sarebbero da considerarsi di pubblico dominio dopo 70 anni anni dalla morte dell'estensore, come normali testi letterari. Se sono di pubblico dominio, puoi anche prenderne una scansione realizzata da Oliviero Toscani, al buon Oliviero non spetta nulla.
- Ad ogni modo, non mi formalizzerei troppo, se il sito riporta materiale documentale protetto, altrimenti dovremmo togliere qualunque link a siti con immagini prese qua e là (cioè, tutti tranne wiki). Limiterei i "tagli" a casi di palese pirateria. --JollyRoger ۩ lo sceriffo cattivo 13:51, 25 ott 2006 (CEST)
In merito ho chiesto direttamente al LEV (la casa editrice delle opere vaticane), appena ho risposta la comunico. :) --Alearr . stavate parlando di me? . 14:35, 25 ott 2006 (CEST)
- Eliminare link a siti che stanno "violando il copyright" -come dice Senapi- ok (anche perché tale link potrebbe essere spammoso. Perceé linkare e quidni fare "pubblcità" a chi copia, quando si può linkare l'orignale?). anzi questo dovrebeb eessere già fatto a prescindere dalla sentenza della Cassazione.
Ma il caso di questa sentenza è ben diverso, si tratta di un link ad un sito con contenuto lecito (dall'articolo "le partite erano immesse in rete da alcune emittenti cinesi che avevano acquistato da Sky il diritto di trasmetterle localmente").
Questo crea un grosso problema: se devo linkare un sito, come faccio a sapere se poi una sentenza della cassazione non disporrà un processo, anche se non c'è illecito? Quasi quasi lo chiedo al Wikipedia:Oracolo ;-) )
Quindi ok adeguarsi alla sentenza (anzi, se è stata emessa una sentenza è perhcé uan norma c'è già quidni dovremmo essere adeguati), ma a cosa dobbiamo adeguarci? --ChemicalBit 19:16, 2 nov 2006 (CET)