Anime salve
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Anime salve (1996), è il tredicesimo e ultimo album registrato in studio di Fabrizio De André. È stato scritto a quattro mani con Ivano Fossati.
Anime salve | ||
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Artista | Fabrizio De André | |
Tipo album | Studio | |
Pubblicazione | 1996 | |
Durata | 46 min : 25 sec | |
Dischi | 1 | |
Tracce | 9 | |
Genere | Pop | |
Etichetta | BMG Ricordi | |
Note | Vincitore della Targa Tenco |
Fabrizio De André - cronologia | ||
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Album precedente Le nuvole (1990) |
Album successivo ' |
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Indice |
[modifica] Il disco
Anime salve è un album intenso, considerato da molti il testamento spirituale di De André stesso, un percorso ideale nell'anima del mondo: il mondo degli umili, dei reietti, dei dimenticati. Il tema prevalente è la solitudine in tutte le sue forme: quella del transessuale, del Rom, dell'innamorato, del povero pescatore di acciughe, anche (in positivo) quella scelta come condizione ideale. Lo stesso titolo dell'album deriva dall'etimologia delle parole "Anime Salve", e sta a significare "spiriti solitari". L'intero disco può essere considerato un "elogio della solitudine", che permette di essere liberi e non condizionati dalla società. Lo stesso De Andrè definì "Anime salve", nel corso del concerto tenuto al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998, un "discorso sulla libertà".
Scritto a quattro mani con il cantautore e amico genovese Ivano Fossati, Anime salve colpisce per il livello altissimo di ispirazione delle liriche e degli arrangiamenti, vere e proprie perle nel panorama della musica leggera italiana. La ricerca musicale dell'opera è indirizzata verso ritmi e temi tipici della cultura musicale Sudamericana, cara a Fossati e che fin da giovane hanno appassionato Fabrizio nel tropicalismo di Caetano Veloso, ma vi sono anche chiari riferimenti alle sonorità della musica Balcanica e Mediterranea.
L'apparente incongruenza è dovuta alla disputa, avvenuta nei due anni passati in sala di registrazione, tra la "corrente paganiana" che prediligeva ritmi e sonorità mediterranee (sulla scorta di Crêuza de mä) e la "corrente fossatiana" che intendeva realizzare un "unicum" musicale sudamericano. Dopo innumerevoli facimenti e rifacimenti, De Andrè ha poi optato per una miscellanea delle contrastanti posizioni.
Due dei brani contenuti nel disco hanno un'ispirazione letteraria: Princesa e Smisurata preghiera.
L'album e la canzone Princesa si sono aggiudicati la Targa Tenco.
[modifica] Princesa
Princesa trae spunto dall'omonimo libro di Fernanda Farias De Albuquerque e Maurizio Jannelli in cui viene narrata la storia di una transessuale che abbandona l'infanzia contadina per seguire il suo destino di femminilità in città e correggere chirurgicamente l'errore della natura diventando finalmente donna e, citando il testo della canzone, correre "all'incanto dei desideri".
[modifica] Khorakhanè
Struggente pezzo incentrato sullo stile di vita e l'assoluta libertà del popolo Rom (la parola "Khorakhanè" indica appunto una tribù d'origine Rom). I Rom vengono qui dipinti come un popolo senza una vera casa e per questo totalmente liberi e privi di condizionamenti economico-sociali.
Nel corso del concerto tenuto al Teatro Brancaccio di Roma nel 1998, Fabrizio De André dichiarò a proposito del popolo Rom: «Sarebbe un popolo da insignire con il Nobel per la pace per il solo fatto di girare per il mondo da oltre 2000 anni».
La coda di questo brano è scritta in romanes, una lingua rom. Nel disco in studio il finale in lingua rom è cantato dalla moglie di De André, Dori Ghezzi; dal vivo il finale è spesso interpretato dalla figlia di De André, Luvi.
[modifica] Anime Salve
È il brano che dà il titolo all'album. Il testo, poetico, è incentrato sulla solitudine e gli "spiriti solitari": la loro salvezza deriva forse proprio da questo essere diversi, solitari per scelta, liberi.
Il pezzo è cantato con Ivano Fossati, co-autore dell'intero album, che presta la sua voce anche in 'A Cumba.
[modifica] Dolcenera
Durante un concerto a Treviglio, il 24 marzo 1997, De André affermò:
[modifica] Le acciughe fanno il pallone
Il titolo è una frase tipica ligure e sta ad indicare il momento in cui le acciughe, nell'intento di sfuggire dai loro predatori, saltano velocemente fuori dall'acqua. Nelle giornate senza vento è possibile vederne a migliaia saltare fuori e formare una scintillante semisfera. Il brano può essere visto come uno spaccato della solitudine, quasi voluta e cercata, del marinaio che torna a riva dopo ore di pesca in mare aperto e non viene notato «dalle villeggianti che passano con l'occhio di vetro scuro» di fianco alle reti che asciugano sul muro.
[modifica] Disamistade
Disamistade, in sardo, significa "disamicizia" e, per estensione, faida, lotta. Il brano racconta appunto la faida tra due famiglie probabilmente per motivi d'onore e promesse non mantenute ed è uno spaccato delle classiche "guerre" e inimicizie tra famiglie che spesso si potevano vivere soprattutto nella zone centro-meridionali italiane fino a qualche decennio fa, dovute soprattutto ad un fortissimo senso dell'onore e dell'orgoglio.
[modifica] A cumba
Il titolo tradotto è La colomba. Nel pezzo la colomba è, metaforicamente, la ragazza che vola via dalla casa dei genitori per sposarsi e cambiare "nido", abitazione. Il testo, interamente in dialetto genovese, è incentrato sull'operazione di convincimento che il pretendente fa verso il padre della ragazza per convincerlo a cedergli la figlia in sposa. Il ragazzo promette di trattarla con rispetto e riverenza e riesce a convincere con buone parole il padre della ragazza, ma nel finale di canzone De Andrè ribalta tutto e mostra la realtà proponendo l'immagine della ragazza a casa trascurata e del marito in giro a divertirsi. Nel brano, con De Andrè, canta anche Ivano Fossati.
[modifica] Ho visto Nina volare
Lo spunto di questa canzone potrebbe risalire ad un'amicizia dell'adolescente Fabrizio con Nina, a Revignano, frazione di Asti. Elementi presenti nella canzone sono l'altalena su cui giocavano, il cortile della cascina e l'arnia («mastica e sputa, da una parte il miele, mastica e sputa, dall'altra la cera»). Ivano Fossati riferirà in seguito, in un'intervista, che il "masticare e sputare da una parte il miele e dall'altra la cera" è un'antichissima pratica osservata con stupore da De André e dallo stesso Fossati mentre veniva effettuata da alcune anziane contadine nel materano, in Basilicata.
[modifica] Smisurata preghiera
Smisurata preghiera è tratta dal libro di poesie Saga di Maqroll - Il gabbiere di Alvaro Mutis (divenuto poi amico di De André) che racconta di un marinaio errante e delle sue considerazioni sui temi fondamentali della vita (il quale, al contrario della canzone in questione, prega: Ricorda Signore che il tuo servo ha osservato pazientemente le leggi del branco. Non dimenticare il suo volto).
Considerata l'epitome dell'intero disco e dei suoi temi, è una sorta di richiesta, da parte di quegli uomini che per la libertà hanno scelto la solitudine e per questo sono stati emarginati dalla maggioranza, di un riscatto impossibile, smisurato. Lo stesso Fabrizio afferma, durante un concerto:
"Smisurata Preghiera" può essere considerata quasi il 'testamento spirituale' dell'intera opera di Fabrizio De Andrè, il suo messaggio 'definitivo'. Il pezzo si chiude con uno struggente assolo strumentale di oltre due minuti di tastiera e organetto diatonico (suonato da Riccardo Tesi) davvero emozionante e intenso.
[modifica] Tracce
- Princesa (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 4'52"
- Khorakhanè (a forza di essere vento) (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 5'32"
- Anime salve (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 5'52"
- Dolcenera (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 4'59"
- Le acciughe fanno il pallone (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 4'47"
- Disamistade (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 5'13"
- Â cúmba (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 4'03"
- Ho visto Nina volare (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 3'58"
- Smisurata preghiera (Fabrizio De André e Ivano Fossati) - 7'08"
- Ivano Fossati canta insieme a Fabrizio De André in Anime salve e  cúmba.
Discografia di Fabrizio De André |
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Album originali - Volume I (1967) · Tutti morimmo a stento (1968) · Volume III (1968) · La buona novella (1970) · Non al denaro, non all'amore né al cielo (1971) · Storia di un impiegato (1973) · Canzoni (1974) · Volume VIII (1975) · Rimini (1978) · Album dell'indiano (1981) · Crêuza de mä (1984) · Le nuvole (1990) · Anime salve (1996)
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