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Volume VIII - Wikipedia

Volume VIII

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Volume VIII
Artista Fabrizio De André
Tipo album Studio
Pubblicazione 1975
Durata 32 min 51 sec
Dischi 1
Tracce 8
Genere Pop
Etichetta Produttori Associati
Produttore Roberto Danè
Registrazione Studi Ricordi di Milano
Note Arrangiamento e direzione d'orchestra di Tony Mimms
Premi
Dischi di platino
Dischi d'oro
Fabrizio De André - cronologia
Album precedente
Canzoni (1974)
Album successivo
Rimini (1978)
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica
Collabora a Wikiquote
«Io mi dico: È stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati»
("Giugno '73", Fabrizio De André)

Volume 8 (1975) è l'ottavo album registrato in studio di Fabrizio De André.

Indice

[modifica] Il disco

Con questo album si rinsalda e si definisce meglio la coppia di autori De André-De Gregori: quest'ultimo collabora alla stesura dei testi di quattro canzoni (Le storie di ieri è interamente sua) di questo che è uno degli album musicalmente più complessi del cantautore genovese.

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«..mi aveva proposto di lavorare insieme dopo avermi conosciuto in un locale di Roma, il Folkstudio.
Passammo quasi un mese da soli nella sua bellissima casa in Gallura, davanti ad una spiaggia meravigliosa dove peraltro credo che non mettemmo mai piede: in quel periodo avevamo tutti e due delle storie sentimentali assai burrascose ed era più o meno inverno. Fabrizio beveva e fumava tantissimo e io gli stavo dietro con un certo successo. Giocavamo a scacchi, a poker in due: ogni tanto prendevo il suo motorino e me ne andavo in giro per chilometri. Al mio ritorno spesso lo trovavo appena alzato che girava per casa con la sigaretta e il bicchiere e la chitarra in mano e che aveva buttato giù degli appunti, degli accordi. Era uno strano modo di lavorare il nostro: non ci siamo mai messi seduti a dire «Adesso scriviamo questa canzone». Semplicemente integravamo e correggevamo l'uno gli appunti dell'altro, certe volte senza nemmeno parlarne, senza nemmeno incontrarci magari, perché lui dormiva di giorno e lavorava di notte e io viceversa.
Le musiche ci venivano abbastanza facilmente - Fabrizio era un eccezionale musicista - e le registravamo su un piccolo registratore a pile.
Così vennero fuori "La cattiva strada", "Canzone per l'estate", "Oceano"...»

Amico fragile e Giugno '73 sono gli ultimi due brani che vedono De André come autore delle musiche:[citazione necessaria] si tratta di due pezzi sentitamente autobiografici, il primo sulla difficoltà di comunicazione e il secondo sulla fine di una storia d'amore.

[modifica] Le canzoni

[modifica] La cattiva strada

La prima traccia del disco è giocata sul contrasto tra la parte musicale, una leggera ballata acustica costruita solamente su tre accordi, ed il testo estremamente allusivo e di difficile interpretazione («Alla parata militare sputò negli occhi ad un innocente, e quando lui chiese: «Perché?», lui gli rispose: «Questo è niente, e adesso è ora che io vada». E l'innocente lo seguì, senza le armi lo seguì, sulla sua cattiva strada.»)

[modifica] Oceano

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«..Una volta avevo ascoltato in una discoteca una canzone che mi era rimasta in testa, mi era piaciuta tantissimo, ed era "Alice" di Francesco De Gregori. Nello stesso tempo mi era rimasta in testa una domanda: ma perché Alice guarda i gatti e non può guardare quel lampione là o non può guardare qualsiasi altra cosa, un sasso piuttosto che un cespuglio, un albero? E volevo chiederglielo, però non sapevo come, non lo conoscevo e avevo questa domanda da fargli...
L'estate successiva scopro che sta iniziando a lavorare con mio padre ad un album che era "Volume ottavo". Figurati, impazzisco, vado in Sardegna e me lo trovo lì, a casa. In pigiama. Che lavora con mio padre, seduto sul mio divano, con la chitarra, giovane, con la barba rossa, un po' fricchettone [...]. E allora io prendo coraggio e vado da lui. Questo è il figlio di Fabrizio, Cristiano; piacere Francesco. Comincio alla larga, poi piano piano mi convinco e un giorno: «Francesco, perché Alice guarda i gatti?»
Lui mi guarda con un occhio aperto e l'altro chiuso... Non mi risponde. E non mi ha mai risposto. Anzi mi ha risposto, però in un modo abbastanza inconsueto: cioè scrivendo una canzone, con mio padre. Si chiama "Oceano", e devo dire che io sono orgoglioso di questa canzone perché è stata dedicata a me. È la risposta di perché Alice guarda i gatti. Al che non mi sono più sognato di fargli domande di questo genere.»

[modifica] Nancy

Nancy è una traduzione di Leonard Cohen, di cui De André aveva già interpretato altri brani (Suzanne, Joan of Arc (Giovanna d'Arco)). Il titolo originale è "Seems so long ago, Nancy", dall'album Songs From a Room del 1969.

[modifica] Le storie di ieri

Le storie di ieri è totalmente scritta e composta da De Gregori, che la inserisce anche nel suo disco Rimmel, sempre del 1975, con lievissime modifiche nel testo.

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«[Fabrizio] aveva voluto inserire nel suo disco "Le storie di ieri" che la RCA (la mia casa discografica di allora) si era rifiutata di farmi incidere sulla Pecora

[modifica] Giugno '73

Canzone molto malinconica ed autobiografica, che tratta della fine di un amore.

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«Questa canzone l'ho scritta per una ragazza di nome Roberta, con la quale ho vissuto due anni, fra la mia prima moglie e la Dori. Tutti credono che sia stata scritta per Dori, invece no.»

[modifica] Dolce Luna

Tratta della storia di un marinaio, che, costretto a terra, rimpiange il tempo passato in mare fra storie di corsari e la sua balena Dolce Luna, dalla quale egli spera che possa nascere un figlio «con due occhi normali ed il terzo occhio inconfondibile e speciale» che abbia «quella mia voglia di mare».

Nell'ultima strofa Francesco parla in un simil-tedesco che si presume sia senza senso compiuto.

[modifica] Canzone per l'estate

Il protagonista del pezzo è un benestante che pur avendo già tutto quello a cui si può aspirare (molti soldi, una bella famiglia felice) si accorge che pur con la sua «tranquillità, lucidità, soddisfazione permanente» non è felice, che «non riesce più a volare», che ha smesso di sognare.

[modifica] Amico fragile

Una delle canzoni più celebri e ed amate di De André, tratta della frivolezza e dell'inconsistenza culturale dell'alta società, dove non c'è spazio per un ragionamento, una discussione, ma solo per il divertimento fine a se stesso.

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«Stavo ancora con la Puny, la mia prima moglie, e una sera che eravamo a Portobello di Gallura, dove avevamo una casa, fummo invitati in uno di questi ghetti per ricchi della costa nord. Come al solito, mi chiesero di prendere la chitarra e di cantare, ma io risposi -«Perchè, invece, non parliamo?». Era il periodo che Paolo VI aveva tirato fuori la faccenda degli esorcismi, aveva detto che il diavolo esiste sul serio. Insomma a me questa cosa era rimasta nel gozzo e così ho detto: «Perché non parliamo di quello che sta succedendo in Italia?». Macché, avevano deciso che dovessi suonare.
Allora mi sono rotto le palle, ho preso una sbronza terrificante, ho insultato tutti e sono tornato a casa. Qui mi sono chiuso nella rimessa e in una notte, da ubriaco, ho scritto "Amico fragile". La Puny mi ha stanato alle otto del mattino, non mi trovava né a letto né da nessuna parte, ero ancora nel magazzino che finivo di scrivere.»

Musicalmente il pezzo è giocato su quattro accordi: due sul verso mentre altri due introducono il ritornello. Una chitarra acustica accompagna la voce del cantautore con un rapidissimo arpeggio, creando un'atmosfera onirica e quasi sospesa (molto simile alla tecnica usata ne "La domenica delle salme", dall'album Le nuvole); il ritornello è impreziosito da un riff divenuto molto celebre.

[modifica] Lista tracce

  1. La cattiva strada (Fabrizio De André e Francesco De Gregori) - 4'33"
  2. Oceano (Fabrizio De André e Francesco De Gregori) - 3'11"
  3. Nancy (Testo italiano Fabrizio De André - Testo e musica di Leonard Cohen) - 3'57"
  4. Le storie di ieri (Francesco De Gregori) - 3'15"
  5. Giugno '73 (Fabrizio De André) - 3'31"
  6. Dolce Luna (Fabrizio De André e Francesco De Gregori) - 3'25"
  7. Canzone per l'estate (Fabrizio De André e Francesco De Gregori) - 5'21"
  8. Amico fragile (Fabrizio De André) - 5'29"

[modifica] Collegamenti esterni


Discografia di Fabrizio De André
Album originali - Volume I (1967) · Tutti morimmo a stento (1968) · Volume III (1968) · La buona novella (1970) · Non al denaro, non all'amore né al cielo (1971) · Storia di un impiegato (1973) · Canzoni (1974) · Volume VIII (1975) · Rimini (1978) · Album dell'indiano (1981) · Crêuza de mä (1984) · Le nuvole (1990) · Anime salve (1996)

Antologie - Tutto Fabrizio De André (1966) · Nuvole barocche (1969) · Fabrizio De André (Antologia blu) (1986) · Mi innamoravo di tutto (1997) · Opere complete (1999) · In direzione ostinata e contraria (2005)

Live - In concerto-Arrangiamenti PFM (1979) · In concerto-Arrangiamenti PFM Vol. 2° (1980) · 1991 Concerti (1991) · In concerto (1999) · In concerto vol.2 (2001)


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