Vaira Vīķe-Freiberga
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Vaira Vīķe-Freiberga (ˈvaira ˈviːce ˈfreiberga) (Riga 1 dicembre 1937) è la Presidente della Repubblica della Lettonia. Eletta nel 1999 il mandato le è stato rinnovato nel 2003.
[modifica] Biografia
I genitori di Vaira Vīķe-Freiberga erano profughi, abbandonarono la Lettonia nel 1944 durante la seconda guerra mondiale e vissero in diversi paesi, Germania, Marocco e Canada.
Vaira Vīķe-Freiberga studiò presso l'università di Toronto e presso la McGill-University, dove completò il dottorato in psicologia nel 1965.
Tra il 1965 e il 1998 insegnò psicologia presso l'università di Montreal. in questo periodo era membro attivo della comunità lettone in Canada, gran parte della sua attività di ricerca era dedicata allo studio delle dainas tradizionali lettoni.
Nel 1998 tornò in Lettonia per assumere la guida dell'Istituto Lettone, un'organizzazione per la promozione della conoscenza del paese all'estero. L'anno successivo fu eletta presidente della repubblica succedendo a Guntis Ulmanis.
Vaira Vīķe-Freiberga parla fluentemente diverse lingue tra le quali il lettone, l'inglese, il tedesco e il francese, è sposata con Imants Freibergs, docente di informatica presso l'università di Québec a Montréal, la coppia ha due figli: Kārlis e Indra.
Nel 2005 le fu conferito il premio Hannah-Arendt per il pensiero politico.
Apartitica, Vaira Vīķe-Freiberga contribuisce all'orientamento verso occidente del paese, ha promosso e sostenuto l'adesione all'Unione Europea. Per la sua indipendenza dagli schieramenti politici e la sua personalità determinata è molto benvoluta dalla popolazione.