Torre e Palazzo Gazzelli
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La Torre e il Palazzo Gazzelli di Rossana, sono due importanti costruzioni di Asti, situate all'angolo tra Via San Martino e Via Quintino Sella, nel Rione San Martino-San Rocco.
Indice |
[modifica] Le origini
Il Gabiani afferma che in origine il palazzo, con l'annessa torre, appartenessero alla famiglia Ponte ma non vi sono documenti che ne accertino la veridicità dell'affermazione. È possibile che i Ponte sul principio del XVII secolo siano stati anche proprietari degli immobili o di parti di essi, per probabile via ereditaria, ma in ogni caso per un brevissimo periodo. I costruttori e possessori del complesso in epoca medievale pertanto restano ancora ignoti.
[modifica] Il Palazzo
Il Palazzo è il frutto dell'accorpamento di vari edifici medievali preesistenti, come è ben visibile nella carta di Asti presente nel Theatrum Statuum Sabaudiae. La ristrutturazione barocca dopo il 1726 è ad opera della famiglia Cotti di Ceres e Scurzolengo. È un edificio in muratura intonacata che ingloba la torre medioevale. Il prospetto si alterna con lesene bugnate e cornici alle finestre. ha una copertura in coppi. La torre ed il Palazzo divennero di proprietà della famiglia Gazzelli, conti di Rossana e signori di San Sebastiano e Selve nel 1840.
[modifica] Gli affreschi del Palio
Per approfondire, vedi la voce Elenco delle vittorie al Palio di Asti XVIII secolo. |
L'interno del palazzo presenta ancora gli arredi e le decorazioni settecentesche. Il piano nobile del Palazzo, presenta tre sale con decorazioni definite "lambriggi", molto in uso nell'arredamento Piemontese del XVIII secolo. I lambriggi sono dei rivestimenti in legno con cornici e mondanature dorate.
La seconda sala presenta al centro dei lambriggi, degli affreschi molto importanti per la storia cittadina: essi raffigurano scene del Palio di Asti. Il ciclo pittorico è datato 1758, anno in cui il conte Cotti di Ceres era il proprietario del cavallo che si aggiudicò il Palio per la Confraternita dell'Annunziata. Il ciclo è composto da sedici scene, nelle più importanti sono rappresentati:
- la cerimonia dei fuochi artificiali in piazza San secondo
- le prove per la corsa in contrada maestra (all'epoca il Palio si correva "alla lunga", cioè su un percorso rettilineo)
- la corsa del Palio
- tamburini, portatori dei premi, scene di giubilo per la vittoria
- la premiazione del vincitore
- il corteo dei vincitori
- il ringraziamento con l'offerta del palio alla Chiesa della Confraternita dell'Annunziata
[modifica] La Torre
Di origine tardo duecentesca, per la grandiosità architettonica (lato di 8,10 m), è tra le torri più spettacolari della città. È a canna chiusa con pochissime aperture, salvo il portale d'ingresso a sesto acuto, con cornice in cotto e tufo alternata, tipica astese, e tre finestre a diversi livelli, in oltre vi sono due feritoie sul lato nord. La torre presenta delle decorazioni sui lati formati da mattoni più scuri o "ferraioli", con motivi a scudo, e mattoni più chiari.
[modifica] Curiosità
Anche la famiglia Gazzelli fu molto attaccata alla corsa del Palio, infatti il Conte Calisto, ricoprì negli anni trenta , la carica di magistrato del Palio, che solitamente veniva ricoperta dai giovani "rampolli" della nobiltà astigiana,la stessa carica toccò al figlio Marco , quando ci fu la ripresa del Palio negli anni sessanta.
[modifica] Bibliografia
- Gabiani Nicola, Le torri le case-forti ed i palazzi nobili medievali in Asti, A.Forni ed. 1978
- Bera G., Asti edifici e palazzi nel medioevo, Gribaudo Editore Se Di Co 2004
- S.G. Incisa, Asti nelle sue chiese ed iscrizioni C.R.A. 1974
- V.Malfatto, Asti antiche e nobili casate, Il Portichetto 1982
- Vergano L., Storia di Asti Vol. 1, 2, 3, Tipografia S.Giuseppe Asti 1953, 1957
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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