Tepepa
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Tepepa... viva la rivoluzione | |
Tepepa (Tomas Milian) |
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Titolo originale: | Tepepa... viva la revolución |
Paese: | Italia, Spagna |
Anno: | 1968 |
Durata: | 139' |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | western |
Regia: | Giulio Petroni |
Soggetto: | Giulio Petroni, Ivan Della Mea, Franco Solinas |
Sceneggiatura: | Giulio Petroni, Ivan Della Mea, Franco Solinas |
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Fotografia: | Francisco Marín |
Montaggio: | Eraldo Da Roma |
Musiche: | Ennio Morricone |
Scenografia: | Guido Josia |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Tepepa è un film western di Giulio Petroni; il film è uno dei capisaldi del genere "spaghetti-western", grazie anche alle musiche di Ennio Morricone.
Il film del 1968, in pieno spirito con quello dell'anno corrente (il titolo originale recita "viva la revolución!"), vede un curioso accostamento tra due attori completamente diversi, come Tomas Milian, noto in Italia soprattutto per alcuni B-movie, ed uno dei maestri della cinematografia mondiale, Orson Welles, al debutto nel cinema italiano, che interpreta in maniera magnifica il sadico colonnello Cascorro.
[modifica] Trama
Il governo del "compagno" Madero non soddisfa il peone Tepepa (Tomas Milian), che continua a la sua battaglia contro le truppe del governo insieme ad un gruppo di fedeli combattenti, sentendosi preso in giro dall'ex-rivoluzionario ora capo dello stato. Tepepa si trova più volte a fronteggiare il temibile colonnello Cascorro (Orson Welles), ed è costantemente perseguitato da un dottore inglese, Henry Price (John Steiner), desideroso di vendicare una ragazza appartenete ad una ricca famiglia, di cui il medico era innamorato, morta per colpa di Tepepa durante uno scontro. Durante l'ultima battaglia, finalmente Cascorro riesce a ferire Tepepa, più volte sfuggitogli, ma nello scontro decisivo viene ucciso dal rivoluzionario. Nel frattempo il medico, che nonostante l'odio per Tepepa era rimasto al fianco dei rivoluzionari, riesce a vendicarsi del peone uccidendolo con un bisturi, mentre avrebbe dovuto curarlo. La morte di Tepepa, però, non segna la fine della rivoluzione, ed altri continueranno la battaglia al suo posto.