Sylvia Plath
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Sylvia Plath (Jamaica Plain, Massachusetts, 27 ottobre 1932 - Londra, 11 febbraio 1963) è stata una poetessa e scrittrice statunitense di romanzi e di racconti. Autrice anche di numerosi saggi, è conosciuta soprattutto per il suo romanzo semi-autobiografico La campana di vetro (The Bell Jar), che narra la storia di un tentato suicidio e del seguente, traumatico, processo di guarigione e riabilitazione. Morì suicida all'età di trentuno anni, ed è nota per il profondo senso di disperazione e malinconia che le sue opere, specialmente le poesie del periodo immediatamente precedente alla morte, trasmettono.
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[modifica] Vita
Nata in un distretto di Boston da genitori immigrati tedeschi; la madre, Aurelia Schober, apparteneva ad una famiglia austriaca emigrata nel Massachusetts, abituata in casa a parlare solo tedesco, mentre suo padre, Otto Emil Plath, professore di college, figlio di genitori tedeschi, si trasferì in America a sedici anni per diventare in seguito uno stimato entomologo, in particolare in materia di api.
Sylvia dimostrò un talento precoce, pubblicando la sua prima poesia all'età di otto anni. Nello stesso anno, suo padre morì di embolia in seguito ad un'operazione chirurgica (complicazioni per un diabete non diagnosticato), il 5 ottobre 1940. La scrittrice continuò a cercare di pubblicare poesie e racconti su riviste americane, e raggiunse un successo marginale. Sylvia soffrì di grave psicosi maniaco-depressiva durante tutta la sua vita adulta. Era entrata nello Smith College con una borsa di studio nel 1950, ma nel penultimo anno fece il suo primo dei suoi tentativi di suicidio. In seguito descrisse la crisi che la colpì nell'estate e inverno 1953 nel suo romanzo semi-autobiografico, La campana di vetro (The Bell Jar). Fu affidata ad un istituto psichiatrico, il McLean Hospital, e sembrò essersi abbastanza recuperata, diplomandosi dallo Smith summa cum laude nel 1955.
Sylvia guadagnò una borsa di studio Fulbright per l'università di Cambridge, dove continuò a scrivere poesie, pubblicando a volte il suo lavoro sul giornale studentesco Varsity. A Cambridge conobbe il poeta inglese Ted Hughes. Si sposarono il 16 giugno 1956, e alla cerimonia partecipò anche la madre di Sylvia. Plath e Hughes trascorsero il tempo dal luglio 1957 all'ottobre 1959 vivendo e lavorando negli Stati Uniti. Lei insegnò allo Smith. Si trasferirono poi a Boston dove Sylvia partecipò a dei seminari con Robert Lowell. Questo corso ebbe una profonda influenza sulla sua opera. Un'altra frequentatrice dei seminari fu Anne Sexton. In questo periodo Plath and Hughes incontrarono anche, per la prima volta W. S. Merwin, il quale ammirò i loro lavori e rimase un amico per tutta la vita. Venuti a conoscenza del fatto che Sylvia era incinta, ritornarono in Gran Bretagna.
Lei e Hughes vissero a Londra per un poco, e poi si stabilirono a North Tawton, un piccola città commerciale nel Devon. Syvlia pubblicò la sua prima raccolta di poesie, The Colossus, in Inghilterra, nel 1960. Nel febbraio 1961 abortì; diverse poesie fanno riferimento a questo evento. Il matrimonio andò incontro a difficoltà e i due si separarono meno di due anni dopo la nascita della loro prima figlia. La loro separazione fu soprattutto dovuta alla relazione che Hughes aveva con Assia Wevill, moglie di un amico poeta.
Sylvia Plath ritornò a Londra con i suoi bambini, Frieda and Nicholas. Affittò un appartamento in una casa dove aveva abitato W. B. Yeats; Sylvia ne fu estremamente contenta e lo considerò un buon presagio quando cominciò il procedimento legale per la separazione. L'inverno tra il 1962 e il 1963 fu molto duro. Scrisse intorno a questo periodo il romanzo La campana di vetro (The Bell Jar), pubblicato nel 1963 con lo pseudonimo di Victoria Lucas.
L'11 febbraio 1963 era passato solo un mese dalla pubblicazione del romanzo quando Sylvia preparò fette di pane imburrato per i figli, mise al sicuro i piccoli, che dormivano di sopra al primo piano, sigillò porte e finestre con del nastro adesivo, scrisse l'ultima poesia Orlo, aprì il gas, infilò la testa nel forno e si tolse la vita. È seppellita nel cimitero di Heptonstall, nel West Yorkshire.
[modifica] Ricezione
Hughes si occupò dei beni personali e letterari di Sylvia Plath. Distrusse l'ultimo volume del diario di Sylvia, che descriveva il periodo che avevano trascorso insieme. Nel 1982, Sylvia Plath divenne la prima poetessa che vinse il Premio Pulitzer dopo la propria morte (per The Collected Poems).
Molti critici, spesso femministi, accusarono Hughes di aver tentato di controllare le pubblicazioni per scopi personali. Hughes negò ciò, anche se si accordò con la madre di Sylvia, Aurelia, quando questa cercò di bloccare la pubblicazione delle opere più controverse di sua figlia negli Stati Uniti. Nella sua ultima raccolta, Birthday Letters, Hughes ruppe il suo silenzio su Sylvia. La copertina fu disegnata da Frieda. Mentre i critici all'inizio risposero in modo favorevole al primo libro della poetessa, The Colossus, questo è stato descritto anche come convenzionale e mancante del pathos delle composizioni successive. Il peso dell'influenza di Hughes è stato oggetto di un grande dibattito. I versi di Sylvia Plath possiedono una voce propria e le somiglianze fra i due poeti sono superficiali.
I componimenti di Ariel segnano una svolta da quelli precedenti verso un'area della poesia più confidenziale. È probabile che gli insegnamenti di Lowell giocarono un qualche ruolo in questo cambiamento. L'impatto di Ariel fu sorprendente, a cause delle sue schiette descrizioni di malattia in poesie autobiografiche come Daddy. L'opera di Sylvia Plath è stata associata ad Anne Sexton. Nonostante critiche e biografie pubblicate dopo la sua morte. il dibattito sul corpus dei componimenti di Sylvia sembra una lotta tra i lettori schierati con lei e quelli schierati con Hughes. Un segno del livello di asprezza che alcune persone hanno incanalato verso Hughes si può vedere nella storia di coloro che hanno levato a scalpellate la parola "Hughes" dalla tomba di Sylvia. La sua lapide è stata, pertanto, resa più resistente alle manomissioni.
[modifica] Opere
Alcune opere ad "edizione limitata" furono pubblicate da editori specialisti, spesso in numero esiguo.
[modifica] Poesia
- The Colossus (1960)
- Ariel (1965)
- Crossing the Water (1971)
- Winter Trees (1972)
- The Collected Poems (1981)
[modifica] Prosa
- La campana di vetro (The Bell Jar, 1963) sotto lo pseudonimo di 'Victoria Lucas'
- Letters Home (1975) a e a cura di sua madre
- Johnny Panic and the Bible of Dreams (1977) (l'edizione inglese contiene due storie che quella statunitense non possiede)
- The Journals of Sylvia Plath (1982)
- The Magic Mirror (1989), la sua tesi di laurea allo Smith College
- The Unabridged Journals of Sylvia Plath, a cura di Karen V. Kukil (2000)
[modifica] Libri per bambini
- The Bed Book (1976)
- The It-Doesn't-Matter-Suit (1996)
- Collected Children's Stories (UK, 2001)
- Mrs. Cherry's Kitchen (2001)
[modifica] Bibliografia
- Stefania Caracci, Sylvia, edizioni e/o, 2004. ISBN 8876415726
- Ronald Hayman, The Death and Life of Sylvia Plath. London, Melbourne, Auckland Heinemann, 1991
- Ariel's Gift: Ted Hughes, Sylvia Plath and the Story of Birthday Letters, by Erica Wagner
- Linda Wagner-Martin, Sylvia Plath: A Literary Life. London, Palgrave Macmillan, 1999
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) Sito ufficiale
- (IT) Sylvia Plath
- (EN) Info su Literary Encyclopedia
- (EN) Approfondimento biografico
- (EN) Poets.org -Poesie, saggi e link dall'Accademia dei Poeti Ameriani (Academy of American Poets)
- (EN) cosmoetica.com
- (EN) Sylvia Plath Forum
- (EN) Sylvia Plath in Neurotic Poets
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