SIPRA
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Motivazione: Controllare veridicità delle informazioni. Servono fonti. Segnalazione di --Madaki 10:10, 11 ott 2006 (CEST)
Società del gruppo Iri che era la concessionaria della pubblicità Radio televisiva.
L'atto di Concessione da parte del Ministero delle Poste disciplinava in modo rigido l'uso per la RAI degli spazi pubblicitari che non potessero superare il tetto del 5% dell'intero tempo di palinsesto.
Era diffuso il timore che un eccesso di di pubblicità televisiva avrebbe potuto sottrarre risorse agli altri media (giornali, cinema, manifesti,…) e la televisione era considerata come uno strumento con intenti informativi e pedagogici in epoche in cui il consumismo non era ancora un modello imperante.
Alla radio le reclame, (come preferibilmente venivano chiamate) avevano una antica origine con società sponsor delle singole trasmissioni. La Perugina aveva lanciato in anni anteguerrra la fortunata serie dei Quattro Moschettieri, abbinata ad una raccolta di figurine che fece impazzire l'Italia e tale formula continuava: la Palmolive offriva piatti d'argento ai concorrenti del gioco Rosso e nero, presentato da Corrado.
In televisione fu trovata una formula originale, Carosello, una scenetta che solo nella fase finale conteneva lo slogan dello sponsor, riunita in un contenitore insieme.
Il successo fu travolgente e il fatturato delle aziende che avevano investito nei siparietti cresceva in modo esponenziale.
La Sipra si trovò a detenere un potere immenso, quando, dopo il dirompente successo di Carosello, l'offerta di pubblicità televisiva era rimasta rigida, mentre da parte del mercato le richieste erano cresciute a dismisura.
La Sipra poteva, perciò, subordinare l'accettazione di nuovi clienti all'acquisto di "pacchetti", comprendenti anche la pubblicità su giornali. Fu pertanto in grado ad offrire a quotidiani e riviste di partito contratti con la clausola "minimo garantito" che da osservatori indipendenti furono considerati una forma di condizionamento della vita politica.
La Sipra gestiva la pubblicità dei seguenti giornali e periodici di partito; Il popolo della Dc, L'Unità e Rinascita del Pci, l'Avanti! e Mondoperaio del Psi, l'Umanità del Psdi e Ragionamenti del Pli
Nel frattempo le sentenze della corte costitiuzionale del 1974 e del 1976 ammisero le Tv locali. Sul mercato della pubblicità televisiva si creò una strana discrasia. La Sipra, e per essa la Rai si concentrarono sempre più con una clientela pubblicitaria formata da grandi aziende: le televisioni private, invece raccoglievano la pubblicità di imprese piccolissime.
In modo inaspettato per gli esperti del settore alcune di queste aziende riuscirono a raggiungere una dimensione nazionale: un nome per tutti Aiazzone che da una città senza tradizioni di mobili, come Biella, riuscì a coprire la fascia dei mobili di basso prezzo, con trasporto, consegne in tutta Italia, isole comprese.
La Sipra non si sentì scalfita da questo stato di cose mentre un grande cambiamento avvenne nel 1980, quando Publitalia 80, la concessionaria del Gruppo Berlusconi cambiò completamente le strategie della raccolta pubblicitaria, affidandosi a consulenti professionalmente molto preparati nelle più moderne strategie di marketing e con un target specialmente indirizzato alle medie imprese.
Il consiglio dei Ministri, anche per ottemperare a precise indicazioni degli organi dell'Unione Europea, nell'ottobre 2006 ha prrovato il disegno di legge presentato dal ministro Paolo Gentiloni come riforma della legge Gasparri, che regola l'emittenza Radio-televisiva, con introduzione di più efficaci norme indirizzate a porre un limite antitrust per mercato televisivo e sciogliere il nodo centrale della ripartizione della pubblicità televisiva.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Bibliografia
- Enrico Menduni, La Televisione, Il Mulino 1998
- Franco Monteleone, "Storia della radio e della televisione in Italia" , Marsilio, Venezia, 1992
- Gianni Boari,:"Accadde in Tv", Pagine Editore, Roma, 2006 ISBN 8875571708
- Marco Gambaro,:"Economia della Televisione", Il Mulino, Bologna, 1992
- Aldo Grasso La scatola nera della pubblicità Sipra Editore, Torino 2001
[modifica] Collegamenti esterni
- Sito ufficiale
- Articolo di Remo Guerrini su Epoca 1979 tratto dal sito della Fondazione Calamandrei
- Audizione commissione parlamentare 2005
- Breve storia della pubblicità televisiva in Italia