Sebastiano Valfré
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Sebastiano Valfré (Verduno (Alba), 9 marzo 1629 - Torino, 30 gennaio 1710) fu un religioso cattolico attivo durante l'assedio di Torino del 1706, venerato come beato dalla Chiesa Cattolica dal 1834.
[modifica] Biografia
Sebastiano Valfré è un anticipatore della stagione che investirà il Piemonte tra i secoli XVIII e XIX, quando Giovanni Bosco, Giuseppe Benedetto Cottolengo, Giuseppe Cafasso cambiarono radicalmente il cattolicesimo piemontese.
Nacque da una famiglia umile. A 16 anni si trasferì per gli studi filosofici a Torino, dove nel 1650 si laureò in teologia nel 1650 e venne ordinato sacerdote. Si dedicò alla carità e i possidenti gli affidarono cifre cospicue per i suoi scopi.
Durante l'assedio di Torino del 1706, tra i feriti da lui aiutati vi fu anche Pietro Micca, di cui fu anche il confessore. Appunto per le sue opere di assistenza alle truppe è stato nominato dalla Chiesa cattolica patrono dei cappellani militari. Durante il sanguinoso assedio fu incaricato, nonostante i 77 anni d’età, di organizzare delle novene di preghiera e pubbliche devozioni per ottenere la protezione divina.
Valfrè si dedicò a favorire il dialogo tra la borghesia ed il popolo povero (cioè la quasi totalità), contribuendo così a evitare disordini sociali; stabilì buoni rapporti con la corte savoiarda, che gli permise di effettuare tutti i suoi progetti.
Visitava carceri ed ospizi, vedove ed orfani, prestando assistenza economica.
Morì giovedì nel 1710; il re Vittorio Amedeo II di Savoia, quando seppe della sua morte, esclamò: «Io ho perso un grande amico e i poveri un grande protettore e padre».
Fu beatificato il 15 luglio 1834 da papa Gregorio XVI.
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