Sama Veda
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Il Sāma Veda è uno dei quattro Veda, libri sacri della religione induista, e il nome significa "Veda delle melodie".
Il Sāma Veda ci è giunto in tre recensioni: quella della scuola Jaiminīya, della Kauthurna e della Rāniāyanīya.
La raccolta, che ha finalità ritualistiche, è divisa in due grandi ripartizioni: il Pūrvācika, diviso in sei lezioni (prapātihaka) e l' Uttarārcika. La maggior parte delle strofe del Sāma Veda è tratta dal Rig Veda ed è destinata all' udgātar, il sacerdote cantore dell' udgīta (atto sacrificale), il cui compito era quello di cantare accompagnato dai suoi assistenti, il prastotar, il prastāva, il pratihartar ed il subrahmaniya, gli inni (sāman) durante l'esecuzione del sacrificio del soma. Nel Sāma Veda troviamo due Brāhmania molto importanti: il primo è il Jaiminīya Brāhmania o Talavakāra Brāhmania (il Brāhmania dei musici) che prende il nome dal saggio Jaimini. Il secondo è il Tānidyamahā Brāhmania o Pañcavimśa Brāhmania, che prende il nome da Tanda un maestro legato alla trasmissione dello Yajur Veda (Bianco Veda).
Il Sāma Veda offre un contributo notevole per la conoscenza della storia della musica dell'India antica: si tratta infatti del più antico esempio di musica liturgica a noi noto.
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