Darshan
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Darshan è un termine sanscrito che letteralmente significa vista (nel senso di avere l'occasione di vedere qualcosa o qualcuno), visione, apparizione o semplicemente dare un'occhiata; è più comunemente usato per la visione del Divino, ovvero di una forma di Dio, di una persona particolarmente santa o di un artefatto molto sacro. Si può avere il darshan di una divinità nel tempio (ad un livello grossolano, esteriore), oppure il darshan della Luce interiore o della consapevolezza (ad un livello più sottile). Sudarshan significa avere la visione del Sè (o Atma).
Un'altra sfumatura di significato di Darshan è vedere, e deriva dalla radice drsh = vedere, ovvero "vedere con riverenza e devozione". Qui il termine indica specificatamente la contemplazione di persone altamente venerate, con lo scopo di contattarle interiormente per ricevere la loro grazia e lo loro benedizioni: "Eseguendo il darshan nel modo giusto il devoto sviluppa affetto per Dio, e Dio sviluppa affetto per quel devoto."
In India, la gente viaggia per centinaia di chilometri per avere il darshan, la visione, di un grande Santo o Santa, perché si ritiene che gli sguardi di queste persone conferiscano benedizioni a chi li riceve; al contrario, gli sguardi severi sono ampiamente temuti, perché ad essi è attribuita la valenza di rimprovero.
Nella cultura indiana, toccare i piedi (pādamaskar) è una dimostrazione di rispetto e spesso è parte fodamentale del darshan. I bambini toccano i piedi degli anziani di famiglia, mentre persone di tutte le età si inchinano per toccare i piedi di un grande Guru, o un'icona rappresentante un Deva minore, oppure un aspetto o una forma di Dio (Murti).
Vedānta Darshan è anche la filosofia della vita così come è rivelata nelle Upaniṣad.
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