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Presso la religione induista, il termine Namasmarana (dal sanscrito nama, "nome", e smaranam, "tenere a mente", "rammentare") indica la pratica spirituale di ricordare e ripetere continuamente (a voce o mentalmente) il nome di Dio. Vengono solitamente ripetuti nomi delle murti induiste, oppure veri e propri mantra. Il numero di ripetizioni ha spesso un significato simbolico ed esoterico (come ad esempio il 108), e per tenerne il conto durante la recitazione spesso ci si aiuta con il Japa Mala.
Si tratta di una forma di disciplina spirituale senza tempo in India (paragonabile, in termini occidentali, alla recita del rosario) avente lo scopo di sviluppare la devozione, o bhakti, e mantenere la mente fissa e concentrata su Dio,
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