Saluggia
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Saluggia | |||
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Immagine:Saluggia-Stemma.png | |||
Stato: | Italia | ||
Regione: | Piemonte | ||
Provincia: | Vercelli | ||
Coordinate: |
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Altitudine: | 194 m s.l.m. | ||
Superficie: | 31 km² | ||
Abitanti: |
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Densità: | 131 ab./km² | ||
Frazioni: | Sant'Antonino di Saluggia | ||
Comuni contigui: | Cigliano, Crescentino, Lamporo, Livorno Ferraris, Rondissone (TO), Torrazza Piemonte (TO), Verolengo (TO) | ||
CAP: | 13040 | ||
Pref. tel: | 0161 | ||
Codice ISTAT: | 002128 | ||
Codice catasto: | H725 | ||
Nome abitanti: | saluggesi | ||
Santo patrono: | San Grato | ||
Giorno festivo: | 6 settembre | ||
Saluggia è un comune di 4.074 abitanti della provincia di Vercelli.
Indice |
[modifica] Storia
Il paese di Saluggia posa presso un ripido argine scavato dalla Dora Baltea. Gli storici fanno risalire le origini del nome di Saluggia ai salluvii, primi abitanti della zona, o ai salici che crescevano in abbondanza o, ancora, all'enorme solco scavato dalla Dora.
I Romani occuparono il luogo fino al 400 d.C. circa, quando ebbero inizio le invasioni barbariche nella zona, la prima delle quali da parte dei Visigoti di Alarico nel 401-402. La prima notizia certa su Saluggia si ha in un documento di Ottone II del 999 d.C., nel quale si descrive la "corte di Saluggia". In alcune cartine ritrovate negli archivi comunali, sono raffigurate la planimetria dell'abitato e del territorio; da evidenziare una fortificazione con sei torri, di cui tre indicate in cartina, la quarta abbattuta per la costruzione di un magazzino del feudo e altre due pure abbattute per la costruzione del palazzo dei feudatari conti Mazzetti-Pastoris eretto nella metà del Seicento, ora sede municipale. Nel 1440 il feudo di Saluggia venne assegnato dal marchese di Monferrato alla famiglia Mazzetti, che lo tenne fino all'estinzione del casato nel 1841.
[modifica] Tradizioni
Due sono le occasioni più interessanti in cui visitare il Comune di Saluggia: le feste patronali di San Grato e di Sant'Antonino, per la frazione. Esse si celebrano rispettivamente la prima domenica di settembre e l'ultima di agosto; ad attirare un numero notevole di persone è anche la distribuzione gratuita di bevande e dolci locali ("canastrej" e "tortet"). Particolare e degno di nota è anche il Carnevale di Saluggia, celebrato ogni anno con grande solennità. La tradizione vuole che il Re e la Regina del Fagiolo (simbolo rappresentativo del Comune) prendano "a prestito" per i successivi tre giorni le chiavi del paese consegnate loro dal sindaco, governando allegramente per tutta la durata del Carnevale. Anche in questa occasione, è tradizionale la distribuzione gratuita dei cibi tipici di Saluggia, in particolare dei suoi fagioli cucinati sulla piazza ed elargiti a mezzogiorno della domenica, dopo la benedizione del parroco. Nella frazione di Sant'Antonino il Carnevale viene festeggiato con una festa propria.
La parlata tradizionale è il dialetto saluggino; recentemente, per salvaguardarne la sopravvivenza, sono state intraprese numerose iniziative, una delle quali è costituita dalla compagnia teatrale "Scenario Traballante", apprezzata grazie ai suoi lavori in saluggino.
[modifica] Cantoni
Da molti secoli Saluggia è divisa in quattro "cantoni", ognuno dei quali ha una sua chiesa o cappella quale punto di riferimento.
- La Chiesa di San Giovanni è situata nel cantone omonino, e fu cappella dei feudatari conti Mazzetti.
- La Chiesa di San Rocco e San Sebastiano era stata costruita quale lazzaretto per gli appestati.
- Il cantone di San Giuseppe ospita la cappella costruita nel 1974 per la casa di riposo.
- Chiesa San Rocco San Sebastiano
La chiesa di San Bonaventura fu eretta in adempimento del voto fatto dai saluggesi per essere stati salvati da continui assalti spagnoli in tutto il borgo. Il fatto, ampiamente documentato, avvenne il 14 luglio 1643. La festa del cantone coincide con l'annuale fiera del paese, autorizzata dal re Carlo Felice nel 1829, che si tiene il 15 luglio.
[modifica] Economia
Tradizionalmente, Saluggia è conosciuta come "il paese dei fagioli", conosciuti in Italia e perfino all'estero. Attualmente, la produzione di questo legume è diventata molto onerosa a causa dell'impossibilità di meccanizzare la coltivazione, ma il fagiolo è prodotto ancora in quantità apprezzabili. Il grano e il mais sono ancora coltivati. Il territorio pianeggiante può contare su di una capillare rete di irrigazione per i terreni agricoli.
Dal 1956 Saluggia non si limita ad essere il paese dei fagioli, ma anche dell'atomo e delle tecnologie più avanzate in campo biomedico: il moderno impianto Sorin ne è la testimonianza. Vengono quindi abbandonate le tradizionali fabbriche di "ciabò" e del settore tessile, importanti nei primi decenni del secolo.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti