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Salisburgo

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Salisburgo
Panorama di Salisburgo
Salisburgo - Stemma Salisburgo - Bandiera
Nome ufficiale: Salzburg
Stato: Austria
Stato federale : Salisburghese
Latitudine:  47° 48' 00" N
Longitudine:  13° 02' 36" E
Altitudine: 424 m s.l.m.
Popolazione: 148.546 ab. (2005)
Targa: S
CAP: 5020
Pref. tel: 0662
Sito istituzionale

Salisburgo (Salzburg in tedesco) è una città di 148.546 abitanti (2005) situata nell'area centro-settentrionale dell'Austria, capitale dell'omonimo Stato federato (Salisburghese in italiano) circa 300 km ad ovest di Vienna.
È una città conosciuta nel mondo per la sua architettura barocca italianeggiante, per il suo rapporto con la musica (diede i natali a W.A. Mozart ed è ancora oggi sede di grandi manifestazioni musicali) e con le Alpi.

Indice

[modifica] Posizione geografica

La città è posizionata sulle rive del fiume Salzach, ai confini settentrionali delle Alpi. Le cime dei monti a sud della città contrastano inoltre con le dolci pianure del nord. Il massiccio alpino più vicino, l'Untersberg (1972 m), è a pochi km dal centro cittadino. Il centro cittadino, chiamato la "Città Vecchia" è dominato dalle torri e dalle cupole barocche delle chiese e dai fastosi palazzi, progettati da architetti anche italiani su commissione di alcuni principi-vescovi nel Seicento. Salisburgo è circondata, anche se sarebbe meglio dire che è stata costruita nell'avvallamento, da due piccole montagne, il Mönchsberg e il Kapuzinerberg. Su quest'ultima è stata costruita un'imponente fortezza (Hohensalzburg) in pietra bianca, cinta da grossi bastioni.

Notturna della città con il fiume Salzach
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Notturna della città con il fiume Salzach

[modifica] Quartieri

Salisburgo vista dalla Fortezza di Hohensalzburg; sullo sfondo il monte Kapuzinerberg
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Salisburgo vista dalla Fortezza di Hohensalzburg; sullo sfondo il monte Kapuzinerberg

Salisburgo è suddivisa in 26 quartieri:

  • Aigen
  • Altstadt/Neustadt
  • Andrä Viertel
  • Elisabeth Vorstadt
  • Gneis
  • Gnigl
  • Herrnau
  • Itzling
  • Langwied
  • Lehen
  • Leopoldskron-Moos
  • Liefering
  • Maxglan
  • Morzg
  • Nonntal
  • Parsch
  • Riedenburg
  • Sam
  • Schallmoos
  • Taxham

[modifica] Storia

[modifica] Origini, Impero Romano e Medioevo

La Città Vecchia, il fiume Salzach e sullo sfondo il Massiccio dell'Untersberg
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La Città Vecchia, il fiume Salzach e sullo sfondo il Massiccio dell'Untersberg

Tracce di insediamenti nell'area dell'attuale Salisburgo sono state documentate fino dal Neolitico e si pensa divenne in seguito un accampamento celtico. A partire dal 15 a.C. le piccole comunità confluirono nel centro abitato, che passò nel frattempo ai Romani, sulle rive del fiume Salzach, chiamato Juvavum, che nel 45 d.C. ottiene diritti di municipalità. Juvavum divenne un'importante città romana della provincia del Noricum.

Intorno al 400 ci sono testimonianze della fondazione di un monastero, e proprio la presenza della cristianità farà si che qualche secolo più tardi,nel 699, il vescovo Rupert von Salzburg ricevette in dono il centro dal Duca di Baviera. Il nome "Salzburg" (Salisburgo) per riconoscere la città viene nominato per la prima volta nel 755 e deriva dall'economia portante della città, l'estrazione di sale dalle miniere di salgemma delle vicine montagne, collegate alla città dal fiume Salzach. Salzburg in tedesco significa letteralmente Castello del sale e lo stesso fiume che attraversa la città significa qualcosa affine a Via del sale. Nel 739 Salisburgo diviene arcidiocesi, responsabile anche della Baviera. Il 20 aprile 798 Papa Leone III la nomina Arcidiocesi dietro richiesta del re dei Franchi Carlomagno. Come provincia della Chiesa comprendeva quasi tutto il territorio della Baviera e gran parte dell'odierna Austria.

Nel 1077 inizia la costruzione, da parte dell'arcivescovo Gebhard von Helfenstein, del fortilizio che diverrà nel corso dei secoli la fortezza di Hohensalzburg (Alta Salisburgo). Nel 1166 l'imperatore Federico Barbarossa mise al bando l'arcivescovado, perché l'arcivescovo Corrado II era subentrato al comando della Signoria di Salisburgo. Un anno più tardi la città venne distrutta quasi completamente da un incendio provocato dai fautori della causa imperiale. Negli anni 1200-1246 l'arcivescovo Everardo II, esponente di spicco del partito dell'imperatore, riuscì a costruire un'area sotto esclusivo controllo arcivescovile, quasi fosse un principato religioso. Un secolo più tardi (1348) la Peste nera uccise quasi un terzo della popolazione cittadina. Verso la fine del XIV secolo la città si rese definitivamente indipendente dalla Baviera.

[modifica] Storia moderna

Hohensalzburg
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Hohensalzburg

Nel 1481 l'imperatore Federico III garantì alla città di Salisburgo il diritto di libera scelta del consiglio cittadino e del borgomastro. Nel 1511 l'arcivescovo Leonhard von Keutschach dirime con la violenza la controversia che lo contrapponeva alla città: imprigiona borgomastro e consiglio cittadino e priva la città dei sui privilegi. Nel 1525 scoppiò la cosiddetta "Guerra dei Contadini di Salisburgo". I rivoltosi occuparono la cittadella della Residenza e assediarono per 3 mesi l'arcivescovo, trincerato nella fortezza di Hohensalzburg.

Nei decenni successivi al 1600 la città venne profondamente trasformata secondo il barocco dagli arcivescovi Wolf Dietrich von Raitenau, Markus Sittikus Conte di Hohenems e Paris Conte di Lodron. Quest'ultimo riuscì inoltre a mantenere la città fuori dalla Guerra dei Trent'anni, grazie alla sua politica di neutralità.

Nel 1731 l'arcivescovo Leopold Anton Freiherr von Firmian emanò la cosiddetta "Patente di Emigrazione", per i cui effetti oltre 20.000 protestanti salisburghesi dovettero abbandonare la loro patria. Wolfgang Amadeus Mozart nacque a Salisburgo nel 1756. Negli anni dal 1769 al 1781 rimase al servizio degli arcivescovi della città. Dal 1772 al 1803, durante la reggenza dell'arcivescovo Hieronymus Conte Colloredo, Salisburgo fu il centro di un tardo Illuminismo. Il sistema scolastico venne riformato secondo l'esempio austriaco, e numerosi artisti e scienziati vennero convocati in città.
Il potere temporale dei vescovi venne abolito con l'ultima seduta del Sacro Romano Impero della Nazione Germanica, e dunque anche quello degli arcivescovi salisburghesi. Nel 1803 il Principato secolarizzato di Salisburgo venne concesso al Granduca Ferdinando III di Toscana, e nel 1805 passò all'Austria assieme a Berchtesgaden. Nel 1810 tornò alla Baviera, e nel 1816, a seguito del Congesso di Vienna, senza Berchtesgaden e il Flachgau occidentale rientrò nei territori austriaci come parte dell'Alta Austria. Nel 1850 Salisburgo, che fino ad allora dipendeva da Linz, divenne territorio indipendente della corona d'Austria.

[modifica] Il XX secolo

La scheda di voto del referendum del 1938
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La scheda di voto del referendum del 1938

Nel 1921 vinsero i NO al referendum sull'annessione alla Germania. Nel giorno 13 marzo 1938 Salisburgo vede l'ingresso delle truppe tedesche, in seguito alla scelta di Adolf Hitler di annettere l'Austria al territorio tedesco. È l'Anschluss, e l'inizio degli anni più cupi della città barocca. Il 10 aprile 1938 è uno dei giorni più bui della storia moderna salisburghese: referendum sull'annessione forzata alla Germania, rogo dei libri sulla piazza della Residenza; arresto dei cittadini ebrei e degli oppositori politici; distruzione della sinagoga. Nel 1942 si ha l'istituzione di alcuni Lager per i prigionieri di guerra sovietici e di altre nazionalità, sia in città che a St. Johann (Markt Pongau) e un anno più tardi il dirigente nazista Scheel fa costruire un rifugio antiaereo nella montagna cittadina.

Nel corso della Seconda Guerra Mondiale, 15 bombardamenti di aerei americani vengono effettuati su Salisburgo. Il 46% degli obiettivi sono distrutti o danneggiati, con 7600 abitazioni, 14.563 sfollati e oltre 550 morti. Viene colpita soprattutto l'area della stazione, ma anche il centro, con la cupola del Duomo e l'abitazione di Mozart. Attacchi aerei anche su Grödig, Hallein, Bischofshofen, Schwarzach. 4 maggio 1945: ingresso delle truppe americane dopo la resa incruenta della città a opera del Maggiore Lepperdinger. Gli americani insediano il sindaco Richard Hildmann, Adolf Schemel come Presidente del Land (regione). Fondazione dei partiti politici SPÖ, ÖVP e KPÖ; un'ondata di fuggiaschi (tedeschi, ebrei, soldati in fuga) si rifugia a Salisburgo, e viene ospitata in baracche, nei campi di prigionia e alloggi d'emergenza. Internamento dei nazisti nel "Lager Glasenbach".

11 agosto 1945: prima rappresentazione del Festival di Salisburgo del dopoguerra. Il 26 settembre conferenza dei Länder austriaci, Salisburgo è il primo Land a volere la ricostituzione della Repubblica Austriaca e per il riconoscimento del governo di Renner a Vienna. Salisburgo e l'Alta Austria costituiscono la zona d'occupazione americana in Austria, la sede del comando è nella città. Nelle prime settimane molti edifici vengono abbattuti dalle truppe d'occupazione, che esercitano il controllo totale, ma presto si passa a una cooperazione con i governanti locali. Esclusi episodi sporadici, la convivenza fra la popolazione e le truppe americane non presenta attriti di sorta. Importanti aiuti finanziari (piano Marshall), ma anche le spese personali degli occupanti portano ad una rapida ripresa economica, e danno a Salisburgo il nomignolo "Occidente Dorato", usato soprattutto nell'Austria orientale.

[modifica] Cultura e luoghi d'interesse turistico

Hellbrunn
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Hellbrunn

Lo splendore culturale e artistico di Salisburgo si deve in buona parte agli interessi dei vescovi principi che ressero le sorti cittadine tra il XVI e il XVII secolo. Il primo di essi fu il vescovo principe Wolf Dietrich Von Raitenau, che molto fece per l'arte e ben poco per la fede, tanto da essere malvisto a Roma negli ambienti vaticani. Molto che include l'ordine di appiccare due incendi che provvidenzialmente distrussero alcune zone della città lasciando campo libero alla costruzione del Duomo e della Residenz, il fastoso palazzo vescovile. Figlio di una Medici, il vescovo era cresciuto tra Roma e Pavia e il suo passatempo preferito era disegnare paesaggi e architetture italiane: appena salito al potere ecco quindi la grande richiesta di orafi, artigiani, scultori ed architetti italiani che arrivarono in questa città e la cosparsero di cantieri. Per la sua preferita (Salomè Von Alt, dalla quale ebbe 12 figli) il vescovo ordinò la costruzione dello splendido castello di Mirabell appena fuori Salisburgo. Von Raitenau fu fermato da Massimiliano di Baviera, con l'appoggio del papa, processato per eresia e condannato al rogo. Salito al potere il nipote di Von Raitenau, il vescovo principe Markus Sitticus continuò nell'opera iniziata dallo zio, incaricando Santino Solari di completare il duomo e facendosi committente di una reggia extraurbana, l'Hellbrunn (fontechiara), circondata da splendidi giardini all'italiana, fontane, giochi d'acqua e uno zoo, ancora oggi attivo e molto visitato. Tornando alla Città Vecchia, è particolarmente interessante osservare come essa presenti il suo carattere gotico contemporaneamente allo splendente barocco di chiara ispirazione italiana. La cattedrale cittadina (Salzburger Dom) è l'esempio più fulgido: di origini romaniche (terminata nel 744) fu distrutta da un incendio nel XVI secolo e ricostruita in 14 anni, dal 1614 al 1628 da Vincenzo Scamozzi e dal già citato Solari.

E inoltre:

  • il Convento dei Benedettini di Sankt Peter;
  • il cimitero di Petersfriedhof;
  • la chiesa dei Francescani: apparsa in alcuni documenti dell'VIII secolo, nel XIII venne innalzata una basilica. Costruita in stile gotico, poi in parte barocchizzata. Intorno al 1220 divenne una basilica;
  • la Fortezza di Hohensalzburg: fortilizio voluto nel 1077 da un vescovo, fu ampliata (1495-1519) in seguito fino a renderla autosufficiente, una cittadella armata pronta a difendere la città e il suo vescovo. Alla fine del XIX secolo venne collegata alla città da una funicolare estremamente caratteristica. Ad oggi risulta essere la fortezza più grande ancora intatta d'Europa. Particolarmente degne di interesse sono le camere medievali del principe e il museo della fortezza;
  • la Getreidegasse (Vicolo delle Granaglie) con la casa natale di Mozart;

Salisburgo e il suo centro cittadino sono stati inseriti dall'UNESCO il 5 dicembre 1996 nella lista del Patrimonio dell'Umanità.

[modifica] Salisburgo e la musica

Veduta notturna della città dal Mönchsberg
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Veduta notturna della città dal Mönchsberg

Non bisogna dimenticare che Salisburgo è la città che ha dato i natali a Wolfgang Amadeus Mozart che, seppur non la amò mai (scrisse in una lettera: "Tengo molto poco a Salisburgo e ancor meno al suo arcivescovo"), riceve ancora oggi grandissimi onori. Intitolato a lui è il Mozarteum, una tra le più rinomate accademie di musica dell'Austria e dell'Europa intera, che dedica annualmente grandi manifestazioni in onore del compositore.

[modifica] Teatri

  • il Landestheater
  • il piccolo ed il grande Festspielhaus

[modifica] Musei

Salisburgo ospita i seguenti musei:

  • il Rupertinum, il museo di arte moderna di proprietà del Land Salisburgo.
  • la Casa della Natura
  • il Museo "Stille Nacht"
  • il Museo all'Aria Aperta
  • il Museo del Duomo
  • il Museo della Modernità (Mönchsberg)
  • il Museo Carolino Augusteum

[modifica] Sport

[modifica] Manifestazioni regolari

  • Festival di Salisburgo, annualmente in estate
  • Festival di Pasqua, dal 1967 come appendice del Festival di Salisburgo
  • il Festival internazionale "SZENE"

[modifica] Specialità culinarie

  • le "Mozartkugeln" ("Palle di Mozart"), cioccolatini ripieni
  • "Salzburger Nockerln", una sorta di meringa
  • "Kasnockn", gnocchetti di farina e formaggio

[modifica] Curiosità

Un'antica leggenda salisburghese racconta che l'incauto cacciatore che uccida nelle sue foreste un camoscio bianco è destinato a morire entro un anno. Nel 1913 il principe ereditario al trono austro-ungarico Francesco Ferdinando d'Austria in visita alla città, durante una battuta di caccia abbatté proprio un camoscio bianco. I cortigiani salisburghesi tacquero la leggenda e si complimentarono con lui. Nel 1914 il principe venne assassinato da Gavrilo Princip in Jugoslavia (l'assassinio che causò lo scoppio della Prima guerra mondiale), e a Salisburgo si mormorò che la leggenda si fosse avverata ancora una volta.


[modifica] Gemellaggi

[modifica] Trasporti

La città è situata sulla Westbahn (linea ferroviaria dell'ovest, Vienna - Salisburgo); vi convergono inoltre linee ferroviarie che la collegano con Monaco di Baviera, Innsbruck e Klagenfurt e che fanno della stazione centrale di Salisburgo una delle più frequentate del paese. Due volte al giorno vi sostano i treni ad velocità (ICE).

L'aeroporto di Salisburgo (Salzburg Airport W. A. Mozart), con un transito di circa 1,42 milioni di passeggeri all'anno, è il secondo aeroporto più importante dell'Austria. Offre voli giornalieri verso Francoforte, Vienna, Londra, Amsterdam, Berlino, Zurigo, Dublino e Charleroi nonché numerosi voli charter turistici.

[modifica] Personalità

[modifica] Voci correlate

  • Lista dei capoluoghi degli enti subnazionali/Europa

[modifica] Bibliografia

  • Salisburgo la verde - a cura di Rita Capezzuto, Mario Lupano ; con testi di Adolfo Natalini - fotografia, Milano 1993
  • Valentino Donella, Hieronymus J. F. Colloredo Arcivescovo-Principe di Salisburgo al tempo di W.A. Mozart, 1992
  • Monika Harand-Krumbach Salisburgo dalla A alla Z, Roma 1991
  • Elena Povellato, Vienna Salisburgo, Milano 1990
  • Giovanna Magi, Salisburgo introduzione di Erich Landgrebe, Firenze 1979
  • Umberto Bonafini Quaderno salisburghese, Mantova 1971
  • Fernando Santagata, Salisburgo...sull'onda di Mozart, Napoli 1966

[modifica] Collegamenti esterni

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