Requisiti acustici passivi
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I requisiti acustici passivi rappresentano una delle caratteristiche specifiche degli elementi costruttivi di un edificio (v. Acustica architettonica), che qualificano le sorgenti sonoro/acustiche esterne ed interne dell'edificio stesso.
Tali requisiti sono:
- (T) Tempo di riverberazione, definito dalla norma ISO 3382:1975;
- (Rw) Potere fonoisolante apparente (relativo alla parete di separazione tra due ambienti), da calcolare secondo la norma norma UNI 8270: 1987;
- (D2mnTw) Isolamento acustico standardizzato di facciata - dell'intera facciata di uno stabile;
- (Lnw) Isolamento al calpestio - Isolamento della parete di separazione quando è un pavimento.
- (Las max - La eq) Isolamento dal rumore prodotto dagli impianti tecnologici a servizio discontinuo (ascensori, bagni, scarichi idraulici, ecc.) ed a servizio continuo (riscaldamento, condizionatori, ecc.).
I valori sono da calcolare con procedimenti stabiliti dalle Norme Tecniche, e sono di regola molto bassi per scuole, ospedali, alberghi, uffici.
Indice |
[modifica] La normativa vigente
A livello comunitario, le norme tecniche sono rapprsentate dallo standard UNI 12354, adeguato alle tipologie costruttive italiane dal Technical Report UNI TR 11175.
A livello nazionale, vige la c.d. "Legge quadro sull'inquinamento acustico" (Legge 26 ottobre 1995 n. 447) che stabilisce i principi fondamentali in materia di tutela dal rumore prodotto dall'ambiente esterno e dall'ambiente abitativo, ai sensi dell'art. 117 della Costituzione.
[modifica] Precedenti normativi
- Circolare N° 1769 del 30 aprile 1966 "Criteri di valutazione e collaudo dei requisiti acustici nelle costruzioni edilizie"
- Decreto ministeriale del 5 luglio 1975 "Altezza minima e requisiti igienico sanitari principali dei locali di abitazione"
- Decreto ministeriale del 18 gennaio 1975, "Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici minimi di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica"
- Decreto ministeriale del 5 agosto 1994, "Determinazione dei limiti massimi di costo per gli interventi di edilizia residenziale sovvenzionato e di edilizia residenziale agevolato"
- Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 dicembre 1997 "Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici".
[modifica] Applicazione della normativa
L'utilizzo di soli tre distinti numeri per qualificare le prestazioni acustiche di un appartamento è una semplificazione ancora oggi dibattuta, ma l'efficacia è talmente rilevante che tali elementi sono stati introdotti nella normativa italiana dal DPCM del 5 dicembre 1997, anche se, ancora oggi, non vi è una applicazione effettiva e generale.
La violazione della disciplina sui requisiti acustici passivi comporta la condanna del costruttore all'intervento di messa a norma dell'immobile, fermo restando il risarcimento dei danni.
Sui siti specializzati di acustica sono disponibili informazioni aggiuntive.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
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