Ingegneria
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L'ingegneria è l'applicazione delle scienze pure ed applicate, ovvero, di quanto apportato dalla ricerca scientifica alle problematiche che occorrono nella soddisfazione dei bisogni umani. In quanto tale, l'ingegneria è da intendersi come sinonimo di tecnica di alto livello, e non deve essere confusa con la tecnologia, ramo sia della scienza che della stessa ingegneria.
Essa fornisce i metodi per la (ri)produzione di un bene fisico (manufatto), lo sviluppo o il controllo di un processo o in generale di un sistema organizzato. I tecnici che possono esercitare questa "professione" sono professionisti abilitati in possesso di un titolo di studio ad indirizzo tecnico quali ingegneri, architetti, geometri o periti industriali. Solo in Italia il titolo di "ingegnere" è protetto per legge e riservato ai laureati in ingegneria.
All'inizio di un progetto di ingegneria, i tecnici progettisti devono capire i vincoli che condizionano il problema, sia esso la costruzione di un oggetto o un'applicazione più complessa. I vincoli includono le risorse disponibili, le prospettive per il futuro ed i limiti fisici o tecnici. Capendo questi vincoli, gli ingegneri lavorano per dedurre le specifiche ed i requisiti che un oggetto, un controllo o una soluzione devono possedere per essere prodotti od operare in un determinato campo.
I tecnici prendono in prestito idee principalmente dalla fisica (tanto che spesso si riguarda all'ingegneria tradizionale come trattarsi sostanzialmente dell'applicazione della Fisica Applicata) e dalla matematica per trovare le soluzioni adatte ai problemi che affrontano. Applicano la statistica ed il metodo scientifico-empirico nel derivare e verificare le loro soluzioni. Se esistono più soluzioni, gli ingegneri pesano le scelte differenti di ogni progetto basandosi sui suoi meriti e scelgono la soluzione che meglio si adatta ai requisiti.
I tecnici progettisti provano a progettare come una soluzione lavorerà con le relative specifiche; per migliorare le loro conoscenze e la sicurezza del prodotto, del controllo o della soluzione si avvalgono per quanto possibile di un modello, esperimenti e prove di laboratorio. Nel campo delle costruzioni civili, ad esempio, si avvalgono di prove sperimentali distruttive e prove di sforzo: queste prove cercano di accertare che un manufatto simile a quello da realizzare "funzioni" come richiesto.
La parola deriva dal latino, "ingeniosus", la radice della parola moderna ingegno. Un ingegnere era un uomo intelligente, pratico, capace di risolvere problemi. L'ortografia della parola è stata poi influenzata nei paesi anglosassoni dalla parola engine (motore) ed infatti oggi in questi paesi vengono chiamati engineers. Il termine si è evoluto per includere tutti i campi in cui le abilità dell'applicazione del metodo scientifico sono usate.
Il lavoro dell'ingegnere è utilizzato per lo più dall'industria e dalla pubblica amministrazione.
L'ingegneria storicamente trovò applicazione dapprima nell'ambito delle strutture militari, quelle che oggigiorno prendono il nome di reparti del genio militare ed in seguito si applicò nell'ambito civile con la denominazione di genio civile. In questa differenziazione l'ingegneria civile si contrappose all'ingegneria militare. Con il tempo, dall'ambito dell'ingegneria civile si sono differenziate le altre aree dell'ingegneria.
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[modifica] Campi di applicazione
Le principali discipline afferenti all'ingegneria sono:
- Aeronautica
- Ambientale
- Aerospaziale
- Ambiente e Territorio
- dell'automazione
- dell'autoveicolo
- Biomedica
- Clinica
- Chimica
- Cinema e dei mezzi di comunicazione
- Civile
- Elettrica
- Elettronica
- Gestionale
- Produzione
- Infrastrutture
- Organizzativo
- Energia
- Processi
- Servizi e Pubblica utilità
- Trasporti
- Industriale
- Processi di produzione industriale
- Processi energetici
- Processi trasformativi
- Informazione
- Informatica
- Informazione
- Meccanica
- Generale
- Automazione
- costruzioni meccaniche
- Energetica
- Trasporti
- Meccatronica
- Naturalistica
- Navale
- Nucleare e/o energetica
- Telecomunicazioni
- dei Materiali
- Sicurezza del lavoro e dell'ambiente
- Tessile
[modifica] Iscrizione all'albo degli ingegneri
In parallelo alla riforma universitaria è stata varata una riforma degli ordini professionali che ha toccato anche la categoria degli ingegneri. L'albo degli ingegneri è stato diviso in due sezioni, A e B, che dovrebbero corrispondere a due figure professionali di ingegnere ben distinte. La sezione A è riservata a quanti erano iscritti all'albo prima della riforma, agli ingegneri laureati col vecchio ordinamento e ai laureati con specialistica nel Nuovo Ordinamento, titolo che è equipollente ai quinquennali del vecchio ordinamento.
La sezione B dà diritto al titolo di "ingegnere iunior" ed è riservata a chi è in possesso di diploma universitario o laurea triennale in ingegneria. Ai due albi si accede con esami di abilitazione distinti. Chi è iscritto alla sezione B può passare alla sezione A sostenendo un esame integrativo.
Di fatto l'iscrizione alla sezione B comporta delle limitazioni professionali come l'impossibilità di firmare progetti e consulenze. La mancanza di un potere di firma impedisce l'esercizio della libera professione e di attività autonome di consulenza, ed obbliga il professionista a forme di lavoro dipendente. Prima della riforma un ingegnere con qualunque specializzazione poteva svolgere attività di ingegnere civile, meccanico, edile, informatico, etc. La qualifica alla quale si era abilitati era di ingegnere senza ulteriori distinzioni.
Con la divisione delle albo in quattro settori per classi di lauree d'afferenza la qualifica diventa di ingegnere del settore industriale, ingegnere del settore dell'informazione, ingegnere del settore civile e ambientale ed ingegnere del settore edile e scienza dell'architettura e limita gli ambiti di professionalità a disposizione per il generico laureato in ingegneria.
[modifica] Nuovo esame e tirocinio obbligatorio
Ad ottobre 2004 si è tenuta l'ultima sessione di esami abilitanti con la vecchia modalità (uno scritto ed un orale). Con la nuova modalità le prove saranno: 3 scritti della durata di 8 ore ciascuno ed una quarta prova orale.
Tuttavia, grazie al movimento nazionale studentesco dpr328, formato e coordinato dagli studenti di ingegneria di tutta Italia, sono state raccolte piu` di 20mila firme per chiedere una proroga per gli iscritti al vecchio ordinamento. Proroga ottenuta, e pertanto ancora la sessione di novembre 2006 e` stata svolta secondo i "vecchi criteri" per gli studenti iscritti al vecchio ordinamento.
Secondo un disegno di legge in discussione dal 2001 e di possibile approvazione nella prossima legislatura, prima dell'esame sarà obbligatorio un anno di tirocinio (che è invece di 6 mesi per altre facoltà universitarie). Non è chiaro se la norma sul tirocinio sarà retroattiva, ovvero coinvolgerà tutti gli studenti, sia laureandi che neo laureati (sarebbe necessario un anno di stop agli esami di stato), o se invece, come le università e i movimenti studenteschi richiedono, comprenderà solo gli studenti che effettuano l'iscrizione alle facoltà di Ingegneria successivamente all'eventuale entrata in vigore della legge.
Alla fine del periodo di un anno lo studio può non firmare il documento relativo al tirocinio e necessario per l'ammissione all'esame di abilitazione, se ritiene che il tirocinante non abbia dato prova di sufficiente capacità. Con un giudizio discrezionale può essere richiesto un periodo ulteriore di tirocinio.
Le proposte hanno incontrato proteste dalla parte studentesca.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Neuroingegneria.com, Rivista online di Intelligenza Artificiale, Neuroscienze e Scienze Cognitive.
- Ingegneria Gestionale, Community web per gli studenti di Ingegneria Gestionale e non solo.
- ingegneridipendenti.it, Community degli ingegneri dipendenti pubblici e privati.
- Ingegneria del Vento (Wind Engineering)