Rana catesbeiana
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Rana toro | ||||||||||||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||||||||||
Rana catesbeiana |
La Rana toro (Rana catesbeiana) è uno dei più grossi anfibi, capace di raggiungere i 20 cm di lunghezza (zampe escluse).
Si tratta di una specie originaria degli Stati Uniti orientali e di alcune zone del Canada e si presenta molto simile alla rana verde comune. La distingue la presenza di una membrana timpanica molto grande ed evidente (soprattutto nel maschio) e una struttura corporea decisamente robusta.
Il nome deriva dal suo particolare gracidio che può ricordare il muggito dei bovini; le sue dimensioni davvero ragguardevoli hanno indotto l'uomo a ricercarla per cibarsene e a introdurla in altre località, prima fra tutte Cuba ove si è diffusa in modo tale da consentirne la caccio organizzata con ampio commercio. La rana toro è stata importata anche in Europa: in Italia si è acclimatata bene nelle vasta paludi che circondano Mantova e nei dintorni di Pavia. L'aspetto negativo delle importazioni di questo anfibio è quello connesso alla sua nutrizione nel suo ambiente. Infatti si tratta di una specie molto vorace che dove si insedia diventa una vera calamità per la fauna stanziale in quanto divora tutto: topi, piccoli insettivori, grossi insetti e soprattutto pesci.
Negli Stati Uniti le popolazioni locali hanno utilizzato questa specie per organizzare delle gare di salto.