Raffinazione dell'olio vegetale
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La raffinazione degli oli vegetali coinvolge la più parte di quelli usati nel settore industriale e la totalità di quelli usati nel settore alimentare. I processi per gli oli alimentari sono più complessi e accurati poiché devono conservare le caratteristiche nutrienti dei semi e quelle organolettiche dell'olio.
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[modifica] Estrazione con solventi
I semi vengono dapprima finemente frantumati e dappoi immersi in un bagno solvente a base d'idrocarburi, di solito esano o eptano, lievemente agitato. Alla fine il solvente viene fatto evaporare innalzando la temperatura del bagno fino a 150°C, i semi vengono tolti e il solvente lasciato ricondensare per il bagno successivo.
[modifica] Degommazione
Serve per eliminare dal composto le fibre gommose, i carboidrati complessi, i fosfolipidi. Purtroppo talvolta vengono rimossi anche la lecitina, la clorofilla e alcuni minerali tra cui Calcio, Ferro, Magnesio, Rame, tutte sostanze utili all'organismo e che sarebbe preferibile conservare intatte. Questa parte del processo avviene per azione chimica, a circa 60°C.
[modifica] Spremitura dei semi
Ciò che resta dei semi dopo i precedenti passaggi viene spremuto per ottenere l'olio. Ulteriori passaggi di raffinazione lo renderanno adatto all'alimentazione umana.
[modifica] Deacidificazione
L'olio viene miscelato a 75°C di temperatura con soda caustica oppure miscela di soda caustica e carbonato di sodio, entrambi corrosivi, per abbassarne l'acidità a valori adatti all'alimentazione dell'uomo e rimuovere gli acidi grassi. La miscela corrosiva viene infine separata dall'olio. Anche questo passaggio è delicato perché purtroppo può rimuovere anche fosfolipidi e minerali utili all'organismo.
[modifica] Decolorazione
L'olio così ottenuto viene filtrato a 110°C per circa mezz'ora al fine di rimuovere i pigmenti di clorofilla e betacarotene e le possibili tracce di sostanze saponose formatesi nei passaggi precedenti. Il trattamento elimina anche gli aromatici naturali presenti nell'olio e modifica alcuni acidi grassi, entrambi utili all'organismo; e forma perossidi e acidi grassi coniugati.
[modifica] Deodorazione
Si distilla a vapore a 240-270°C sottovuoto per un tempo variabile dai 30 ai 60 minuti, al fine di rimuovere le ultime sostanze aromatiche, gli ultimi acidi grassi liberi e alcune molecole indesiderate generate dai precedenti passaggi che rovinerebbero le qualità organolettiche dell'olio. In questa fase che si formano altri acidi grassi, pari a circa il 5% della massa dell'olio, e scompaiono anche le tracce di tocoferoli (più noti con il nome di vitamina E), i fitosteroli, i pesticidi e altre tossine presenti in tracce.
A questo punto l'olio è ormai quasi incolore, inodore, insapore e sebbene non sia tossico è purtroppo divenuto poco nutriente e di scarse qualità organolettiche. Per questi motivi si preferisce ottenere gli oli alimentari non tramite raffinazione ma tramite estrazione meccanica, e lasciare questo processo agli oli usati nei prodotti da forno e per friggitura.