Punto di discontinuità
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Si dice punto di discontinuità di una funzione a valori reali di variabile reale f un punto appartenente al dominio di definizione di f ma in cui f non è continua.
Comunemente, viene considerato punto di discontinuità anche un punto che non appartiene al dominio di f, ma appartiene alla parte interna della chiusura di f (in pratica un punto per cui abbia senso definire un limite destro e un limite sinistro di f).
In particolare, presa una funzione f(x) definita in un intervallo [a,b] (tranne al più in x0) e considerando un punto x0 appartenente allo stesso intervallo, la funzione presenterà in quel punto:
1. una discontinuità di prima specie (o punto singolare) se il valore del limite destro per x tendente a x0 è diverso dal valore del limite sinistro (graficamente la funzione presenterebbe un salto)
2. una discontinuità di seconda specie se almeno uno dei due limiti per x tendente a x0 è infinito (sia positivo che negativo) oppure non esiste.
3. una discontinuità di terza specie (o discontinuità eliminabile) se esistono uguali e finiti i limiti destro e sinistro per x tendente a x0 ma il loro valore è diverso da f(x0) o x0 non è nel dominio della funzione.
[modifica] Discontinuità di prima specie
Un punto x0 si dice di discontinutà di prima specie quando il limite destro della funzione per x che tende a x0, è diverso da quello sinistro, pur essendo entrambi valori finiti. Ovvero:
La discontinuità viene comunemente definita "di salto" perché l'aspetto del grafico è quello di un salto nel punto di discontinuità.
Un tipico esempio si ha nel caso della funzione definita per che vale sempre 1 per x positivi e -1 per x negativi e fa un "salto" in x = 0.
[modifica] Discontinuità di seconda specie
Un punto x0 si dice di discontinutà di seconda specie quando il limite della funzione per x che tende a x0 da destra e/o da sinistra, tende ad infinito o non esiste affatto. Quindi
o o
Un esempio con il limite infinito può essere la funzione che vale per o dalla funzione tangente. Un esempio in cui il limite non esiste è dato dalla funzione per .
[modifica] Discontinuità eliminabile (o di terza specie)
Un punto x0 si dice di discontinutà di terza specie quando il limite destro della funzione per x che tende a x0 è uguale a quello sinistro, con entrambi valori finiti, ma diversi dall'eventuale valore di f in x0. Ovvero, se :
La discontinuità viene comunemente definita "eliminabile" in quanto è sufficiente scegliere opportunamente il valore da assegnare alla funzione nel punto di discontinuità per renderla continua in quel punto.
Un tipico esempio è dato dalla funzione che a priori è definita solo per ma si può estendere ad una funzione continua in 0 ponendo f(0) = 1.