Ordini mendicanti
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Gli ordini mendicanti cattolici nascono tra l'XII ed il XIII secolo ad opera di Domenico Guzman, fondatore dei domenicani, e Francesco d'Assisi, fondatore dei francescani. La caratteristica generale di questi ordini è la totale mancanza di proprietà sia individuale che collettiva da parte dei frati, i quali gestiscono totalmente in comune i beni presenti nel convento. Questa scelta fu in netto contrasto con l'evidente ricchezza del clero secolare e degli ordini monacali del tempo che non erano legati da alcun voto di povertà, ma, proprio per questo motivo, meno efficace nella predicazione del Vangelo.
Rientrano fra gli ordini mendicanti:
Nascono come ordini contemplativi e poi si trasformano in ordini mendicanti o contemplativo - apostolici:
[modifica] Domenicani e Francescani
Domenico, sacerdote spagnolo, diede vita ad un ordine religoso che si prefiggeva di rivivere la vita comunitaria degli apostoli. Era, quindi, composto prevalentemente da sacerdoti, che facevano propria la vita di preghiera degli ordini monastici, nel caso dei domenicani dell'ordine agostiniano, ma che affiancavano a questa le attività di apostolato e di catechesi. Vivevano in conventi, ma dedicavano molto tempo a vagare per le campagne e le città, soprattutto per contrastare la diffusione delle eresie, in paricolare di quella catara.
Francesco, prima laico, poi diacono, fondò, invece, un ordine non composto prevalentemente da sacerdoti, che faceva proprio l'ideale evangelico della povertà. Mendicavano non solo per predicare, ma anche per raccogliere offerte con cui sostenersi. Pur essendo la mendicità contemplata nella regola di Francesco, essa poteva essere praticata solamente nel momento in cui i frati non avessero trovato un lavoro con cui sostentarsi.
Ben presto i domenicani ed i francescani conventuali si dedicarono all'insegnamento ed alla direzione spirituale. Furono consiglieri di re e prìncipi, pratica prima spesso affidata ai monaci benedettini.
Nel 1475 il papa Sisto IV abolì la mendicità come forma di reddito, quindi anche questi ordini dovettero accettare rendite di tipo stabile, non modificando però la mancanza di proprietà individuale e la totale comunione dei beni.
[modifica] Gli altri ordini
Ai domenicani ed ai francescani, nel corso dei secoli, si sono aggiunti altri ordini come gli agostiniani ed i carmelitani, che hanno mantenuto comunque un ramo contemplativo. Contemporaneamente ai domenicani ed ai francescani nacquero anche i trinitari, fondati da Giovanni de Matha, che si dedicarono alla liberazione degli schiavi, soprattutto dei cristiani fatti prigionieri dai pirati saraceni.
Come gli ordini monastici anche i "mendicanti" possiedono una regola, che cambia da ordine a ordine. Ma tali ordini, data la temporanea impossibilità, stabilita dal Concilio Lateranense IV, di far sorgere nuove regole, furono, agli inizi, soggetti alla regola benedettina (di Benedetto da Norcia) o a quella agostiniana (di Agostino).
[modifica] Il ramo femminile
Circa gli ordini femminili, bisogna aspettare la fine del '600 perché vi siano veri e propri ordini mendicanti. Domenico e Francesco fondarono solo monasteri femminili. Importanti figure femminili dei secoli XII e XIII, come Caterina da Siena, erano laiche consacrate, donne legate agli ordini religiosi, mendicanti o contemplativi, che facevano propri i valori di vita degli stessi, vivendo in povertà e castità, ma nelle proprie case o in case comuni.