Nikolaj Gavrilovič Černyševskij
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Nikolaj Gavrilovič Černyševskij (in russo: Николай Гаврилович Чернышевский; Sartov, 24 luglio 1828 - 29 ottobre 1889), fu un filosofo, rivoluzionario e scrittore russo, tra i leader del movimento rivoluzionario democratico del 1860.
La sua opera piu' nota è il romanzo Che fare?.
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[modifica] Biografia
Nacque nel 1828 a Sartov, una triste e povera città della provincia contadina, nella famiglia di un prete ortodosso membro del concistoro. Il regime di servitù della gleba, l'oscurantismo religioso e l'arretratezza culturale erano le caratteristiche principali del mondo contadino di Sartov. Tuttavia l'ambiente familiare (il padre uomo di cultura aperta, la madre interessata all'arte) stimolò la sua crescita culturale e la consapevolezza delle contraddizioni sociali della Russia zarista e della condizione dei contadini.
Imparò a leggere in latino, greco, inglese, francese, tedesco e, in minor grado, ebraico, aramaico, tartaro.
Lasciata la città paterna nel 1848, frequentò l'università di Pietroburgo, dove si laureò nel 1850. Tornato a Saratov, insegnò al locale ginnasio e si sposò con Olga Visileva, sua compagna di vita e di lotta. Successivamente visse a Pietroburgo dal 1853 al 1862, dove fu editore del giornale "Sovremennik" ("Il Contemporaneo"), sul quale pubblicò gran parte della sua produzione filosofica, di critica letteraria e politica.
La lotta politica per l'avanzamento della democrazia in Russia occupava un ruolo centrale nel Contemporaneo. Il giornale criticò radicalmente i progetti di riforma contadina del governo, fino a tacere deliberatamente sulla riforma del 1861, in cui i contadini erano nominalmente liberati dal giogo della servitù della gleba senza ottenere il possesso della terra. In questo modo, Černishevskij implicitamente, indicava come unica via d'uscita quella della rivoluzione contadina.
Nel 1861 fondò la società rivoluzionaria segreta "Zemlja i Volja" ("Terra e Libertà"). Nel 1862 il giornale Il Contemporaneo fu sottoposto a censura, e nel luglio dello stesso anno, Nikolaj Černyševskij viene arrestato senza motivazione legale e rinchiuso nella fortezza di Pietro e Paolo: incarcerato a 34 anni, sarà liberato, dopo la prigionia e l'esilio in Siberia, solo poco prima della morte, nel 1888.
In prigione, dal dicembre 1862 al 1863, scrisse il suo capolavoro, il romanzo "Che fare?". Questo romanzo esercitò una fortissima e durevole influenza sulle successive generazioni di rivoluzionari russi. Nel 1905, Lenin scelse lo stesso titolo per il suo testo in cui delineava la sua teoria dell'organizzazione del partito rivoluzionario proprio in onore dell'opera di Nikolaj Černyševskij.
[modifica] Filosofia e politica
Filosoficamente ateo e materialista, era stato inizialmente influenzato dal socialismo utopistico francese.
(da completare)
[modifica] Opere
Molti dei suoi scritti, composti durante la prigionia, sono andati distrutti.
- Diario: 1848-1853
- Sulla poetica di Aristotele, 1854 (vedi Aristotele)
- Saggi sul periodo gogoliano della letteratura russa, 1856 (sul Contemporaneo; vedi Nikolaj Vasil'evič Gogol')
- Il Lessig nella storia del popolo tedesco, 1856-1857 (vedi Gotthold Ephraim Lessing
- Note ai lineamenti di economia politica di Stuart Mill (vedi John Stuart Mill)
- Il concetto antropologico in filosofia
- Che fare?, romanzo, 1863
- Prologo, romanzo
- Sguardo critico alle convinzioni estetiche contemporanee, 1924 (postumo)
[modifica] Bibliografia
- Nikolaj Gavrilovič Černyševskij. Scritti politico-filosofici, a cura di Marco Natalizi, Maria Pacini Fazzi Editori, 2001
[modifica] Collegamenti esterni
- Recensione al volume Nikolaj Gavrilovič Černyševskij. Scritti politico-filosofici.