Luigi Veronelli
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Luigi Veronelli (Milano, 2 febbraio 1926 - Bergamo 29 novembre 2004) enologo, gastronomo e intellettuale italiano. Viene ricordato come una delle figure centrali nella valorizzazione e nella diffusione del patrimonio enogastronomico italiano. Antesignano di espressioni e punti di vista che poi sono entrati nell'uso comune e protagonista di caparbie battaglie per la preservazione delle diversità nel campo della produzione agricola e alimentare, attraverso la creazione delle denominazioni di origine, le battaglie a fianco delle amministrazioni locali, l'appoggio ai produttori al dettaglio.
Era originario del quartiere Isola di Milano.
In gioventù compie studi di filosofia, diventando assistente di Giovanni Emanuele Bariè e si da all'attività politica. Si professerà, infatti, per tutta la vita di fede anarchica rifacendosi alle ultime lezioni tenute da Benedetto Croce a Milano.
Nel 1956 inizia l'esperienza di editore, pubblicando tre riviste:
- I problemi del socialismo
- Il pensiero
- Il gastronomo.
Sempre come editore traduce nel 1957 "La questione sociale" di Proudhon e "Historiettes, contes et fabliaux" di De Sade, venendo condannato a tre mesi di reclusione per pubblicazioni oscene (l'opera di De Sade sarà poi messa al rogo, a Varese). Negli anni '70 subisce anche condanna di sei mesi di detenzione per aver istigato i contadini piemontesi alla rivolta, occupando la stazione di Santo Stefano Belbo per protestare contro i nuovi disciplinari che favorivano la grande industria del vino penalizzando i piccoli produttori. Nel 1959 diventa (e lo rimarrà per vent'anni) collaboratore di Il Giorno. L'attività giornalistica lo impegnerà per tutta la vita, e i suoi articoli di stile aulico, ricchi di neologismi e arcaismi e caratterizzati da uno stile provocatorio faranno scuola nel giornalismo enogastronomico e no. Tra le collaborazioni giornalistiche vanno ricordate le seguenti testate: Corriere della Sera, Class , Il Sommelier, EV, Carta, Panorama, Epoca, Amica, Capital, Week End, L'Espresso, Sorrisi e Canzoni TV, A Rivista Anarchica, Travel e Wine Spectator, Decanter, Gran Riserva ed Enciclopedia del Vino, The European. L'apparizione televisiva ne aumenta notevolmente la fama in particolare A tavola alle 7 in cui conduce il programma con Ave Ninchi, e il suo Viaggio Sentimentale nell'Italia dei Vini, dove realizza l'aggiornamento, provocatorio e di denuncia, della viticoltura italiana. La sua attività di ricerca e di approfondimento nel campo enogastronomico lo porta alla pubblicazione di alcune opere fondamentali, anche di carattere divulgativo. Da segnalare: Vignaioli Storici, Cataloghi dei Vini d'Italia, dei Vini del Mondo, degli Spumanti e degli Champagnes, delle Acqueviti e degli Oli extra-vergine, Alla ricerca dei cibi perduti. Fondamentale anche la collaborazione con Luigi Carnacina, maitre celeberrimo. Ne nascono, ad esempio, La cucina italiana e Il Carnacina.
Nel 1990 fonda la casa editrice Veronelli editore "col puntuale obiettivo di approfondire la classificazione dell'immenso patrimonio gastronomico nazionale e contribuire ad accrescere la conoscenza delle attrattive turistiche del paese più bello del mondo"1
Collabora con Derive\Approdi scrivendo le prefazioni ad alcuni libri di carattere storico,politico e gastronomico. L'intenso rapporto epistolare sulle pagine di Carta con Pablo Echaurren costituisce un forte stimolo di riflessione sulle questioni legate alla Terra e alla qualità della vita materiale per il movimento contro la globalizzazione. Negli ultimi anni dà vita insieme ad alcuni centri sociali, tra cui La Chimica di Verona e il Leoncavallo di Milano, al movimento Terra e libertà/Critical wine. Sempre di questi anni le battaglie per le Denominazioni Comunali (De.Co.), una salvaguardia dell'origine di un prodotto, e per il prezzo-sorgente, cioè l'identificazione del prezzo di un prodotto alimentare all'origine, per rendere evidenti eccessivi ricarichi nei passaggi dal produttore al consumatore.
[modifica] Note
1: dal sito della Veronelli Editore, alla voce "CHI SIAMO"
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