Louise Michel
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Louise Michel (Vroncourt, 29 maggio 1830 - Marsiglia, 9 gennaio 1905) fu una insegnante e anarchica francese.
Appassionata di educazione, insegnante, apre nel corso della sua vita scuole libere praticamente ogni volta che le è possibile, persino in Oceania dove viene deportata su condanna della corte marziale dopo la Comune di Parigi.
Nel corso della sua vita, entra in contatto col gruppo "I diritti delle donne" che rivendica la stessa educazione per uomini e donne e lo stesso salario; diventa segretaria della "Società democratica di miglior morale", per aiutare le donne vittime di prostituzione; è tesoriera di un Comitato di soccorso ai profughi russi; aderisce all'internazionale dei Blanquisti; partecipa alla Comune; diventa anarchica; fonda la "Lega delle donne"; entra ed esce di prigione; fa conferenze, lavora, raccoglie fondi, quando necessario sa anche sparare.
[modifica] Frasi celebri
- Ovunque l'uomo soffre nella società maledetta, ma nessun dolore è paragonabile a quello della donna
- (quando dice ad un pretendente che se vuole sposarla deve uccidere l'imperatore) rischiate la vostra vita, perché io rischio la mia libertà.
- Non ho voluto essere razione di carne per l'uomo né dare schiavi ai Cesari
- Mercati dove si vendono le belle figlie del popolo mentre quelle dei ricchi sono vendute per la loro dote... L'una la prende chi vuole. L'altra la si dà a chi vuole.
- Gli uomini più progressisti applaudono all'idea di uguaglianza dei sessi. Ho potuto constatare che come prima e come sempre ancora gli uomini, senza volerlo, vuoi per abitudini o vecchi pregiudizi, vogliono sì aiutarci, però si accontentano solo di sembrarlo. Prendiamoci allora il nostro posto e non aspettiamo d'averlo.
- sono quindi anarchica perché solo l'anarchia può rendere felici gli uomini e perché è l'idea più alta che l'intelligenza umana possa concepire, finché un apogeo non sorgerà all'orizzonte.
[modifica] Collegamenti esterni