Juliette Binoche
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Juliette Binoche (nata a Parigi, il 9 marzo 1964) è un'attrice di cinema e teatro francese, vincitrice di un premio Oscar.
[modifica] Biografia
Nata a Parigi da padre regista e madre attrice, all'età di 15 anni fu mandata a studiare ad una scuola specializzata superiore d'arte, dopo la quale frequentò il Conservatoire national supérieur d'art dramatique di Parigi.
All'età di 18 anni ottenne una piccola parte nel piccolo film indipendente Liberty Belle. Mentre cercava di costruirsi una carriera nei cinque anni successivi, lavorò come commessa in un negozio di Parigi e come modella per un pittore.
Aveva 24 anni quando ricevette il suo primo ruolo d'importanza nel film L'insostenibile leggerezza dell'essere di Philip Kaufman, affiancata a Daniel Day-Lewis. La sua interpretazione le fruttò grandi elogi e l'offerta di ruoli di rilievo compresa quella in Tre colori: Film Blu (1993), la prima parte dell'acclamata Trilogia dei colori, di Krzysztof Kieślowski, per la quale vinse la Coppa Volpi alla miglior interpretazione femminile e il Premio César alla miglior attrice nel 1993. A questo premio era stata nominata già quattro ed altre tre nomination seguiranno, durante la sua carriera.
Nel 1993 diede alla luce Raphaël, figlio di André Halle.
Recitando la parte delle eroine romantiche ne L'ussaro sul tetto (1995) e ne Il paziente inglese (1997), per il quale ricevette, 37 anni dopo Simone Signoret, l'Oscar alla migliore attrice non protagonista. Venne anche nominata all'Oscar alla migliore attrice nel 2000 per la sua partecipazione alla commedia romantica Chocolat con Johnny Depp.
Nel 2000 nasce Hannah, il cui padre è l'attore Benoît Magimel (si sarebbero separati nel 2003), con il quale girò Les Enfants du siècle (1999), nel quale lei interpretava George Sand.
Juliette Binoche interpretò una truccatrice chiacchierona bloccata in un aeroporto in Jet lag (Décalage horaire) (2002), e poi girò uno dopo l'altro nel 2005 il triller Niente da nascondere - Caché (Caché) de Michael Haneke e il film drammatico Mary d'Abel Ferrara, tra gli altri.
Oltre ai suoi ruoli cinematografici, Juliette ha anche recitato a Broadway. È l'attrice meglio pagata della storia di Francia.
[modifica] Nomination e premi
- Premio Romy Schneider nel 1986
- Nominata al César per la migliore attrice nel 1993 per Fatale
- Migliore attrice alla Mostra di Venezia nel 1993 per Tre colori: Film Blu
- Premio César per la migliore attrice nel 1994 per Tre colori: Film Blu
- Nominata al premio Golden Globe alla migliore attrice nel 1994 per Tre colori: Film Blu
- Nominata al premio César per la miglior attrice nel 1996 per Le Hussard sur le toit
- Oscar alla migliore attrice non protagonista nel 1996 per Il paziente inglese
- British Academy of Film and Television Arts alla migliore attrice non protagonista nel 1997 per Il paziente inglese
- Migliore attrice al Festival di Berlino nel 1997 per Il paziente inglese
- Nominata al premio Golden Globe alla miglior attrice non protagonista nel 1997 per Il paziente inglese
- Nominata all'Oscar alla migliore attrice nel 2000 per Chocolat
- Nominata al British Academy Award alla migliore attrice nel 2001 per Chocolat
- Nominata al premio César per la migliore attrice nel 2001 per L'amore che non muore
- Nominata al premio Golden Globe per la migliore attrice nel 2001 per Chocolat
[modifica] Filmografia
- Liberty belle, di Pascal Kané (1983)
- Fort bloqué, di Pierrick Guinard (TV) (1983)
- Dorothée, danseuse de corde, di Jacques Fansten (TV) (1983)
- Je vous salue, Marie, di Jean-Luc Godard (1985)
- Les Nanas, di Annick Lanoë (1985)
- La Vie de famille, di Jacques Doillon (1985)
- Adieu blaireau, di Bob Decout (1985)
- Rendez-vous, di André Téchiné (1985)
- Le Meilleur de la vie, di Renaud Victor (1985)
- Mon beau-frère a tué ma sœur, di Jacques Rouffio (1986)
- Mauvais sang, di Leos Carax (1986)
- L'insostenibile leggerezza dell'essere (The Unbearable lightness of being), di Philip Kaufman (1989)
- Un tour de manège, di Pierre Pradinas (1989)
- Women & Men 2 : In love there are no rules, di Walter Bernstein, Mike Figgis e Kristi Zea (TV) (1991)
- Les Amants du Pont-Neuf, di Leos Carax (1991)
- Cime Tempestose (Wuthering heights), di Peter Kosminsky (1992)
- Fatale, di Louis Malle (1992)
- Tre colori: Film Blu, di Krzysztof Kieślowski (1993)
- Tre colori: Film Bianco, di Krzysztof Kieślowski (1994)
- Tre colori: Film Rosso, di Krzysztof Kieślowski (1994)
- Le Hussard sur le toit, di Jean-Paul Rappeneau (1995)
- Un divan à New York, di Chantal Akerman (1996)
- Il paziente inglese (The English patient), di Anthony Minghella (1996)
- Alice et Martin, di André Téchiné (1998)
- Les Enfants du siècle, di Diane Kurys (1999)
- L'amore che non muore (La Veuve de Saint-Pierre), di Patrice Leconte (2000)
- Code inconnu, di Michael Haneke (2000)
- Chocolat, di Lasse Hallström (2000)
- Eloge de l'amour, di Jean-Luc Godard (voix) (2001)
- Jet Lag (Décalage horaire), di Danièle Thompson (2002)
- In my country, di John Boorman (2004)
- Niente da nascondere - Caché, di Michael Haneke (2005)
- Parole d'amore (Bee Season), di Scott McGehee e David Siegel (2005)
- Mary, di Abel Ferrara (2005)
- Paris, je t'aime, di Nobuhiro Suwa (segment 2eme arrondissement) (2005)
- Quelques jours en septembre, di Santiago Amigorena (2005)
- Les Disparus, di Jacques Audiard (2006)
- Breaking and Entering, di Anthony Minghella (2006)
- Toyer, di Brian De Palma (2006)