Idra di Lerna
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Nella mitologia greca l'Idra di Lerna è un mostro a forma di serpente e con molte teste, nato da Tifone ed Echidna, come Cerbero e la Chimera.
Secondo la maggior parte delle leggende, aveva nove teste, di cui la centrale era immortale. Si parla però anche di cinquanta teste che, secondo alcuni mitologi, sarebbero state d'oro. Qualsiasi testa venisse tagliata, subito ne rinascevano due. Il fiato ed il sangue dell'Idra erano velenosissimi.
Il mito narra che l'idra fu uccisa da Eracle durante la seconda delle sue fatiche. Aiutato dal nipote Iolao, che bruciava le ferite inferte dall'eroe per non far ricrescere le teste, Eracle riuscì a tagliare tutte le teste, compresa l'ultima immortale, che seppellì. Poi bagnò la punta delle frecce nel sangue dell'idra, per rendere le ferite inflitte da esse inguaribili.
Il veleno dell'Idra fu inoltre la causa della morte dell'eroe. La moglie Deianira, ingannata dal centauro Nesso, userà il sangue del mostro come filtro d'amore, impregnando una veste che fece poi indossare al marito. Un'accidentale puntura con una delle frecce avvelenate provocò atroci sofferenze a Chirone, centauro amico e insegnante di Eracle che, essendo immortale, non poteva morire.
[modifica] Nel medioevo
Nella zoologia mitologica medioevale, il termine Idra sta ad indicare un generico drago con molte teste.
Nei bestiari medioevali esiste l'Hydrus, variante dell'Idra. Esso è il nemico per antonomasia del coccodrillo, dal quale si fa inghiottire per poi lacerarne l'intestino.
[modifica] Voci correlate
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