Grosso guaio a Chinatown
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Grosso guaio a Chinatown | |
Titolo originale: | Big Trouble in Little China |
Paese: | Stati Uniti |
Anno: | 1986 |
Durata: | 99 |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Ratio: | 2,35:1 |
Genere: | azione, commedia, fantastico |
Regia: | John Carpenter |
Sceneggiatura: | Gary Goldman, David Z. Weinstein, W.D. Richter |
Produzione: | Larry J. Franco |
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Fotografia: | Dean Cundey |
Montaggio: | Steve Mirkovich, Mark Warner, Edward A. Warschilka |
Effetti speciali: | Randy Cabral |
Musiche: | John Carpenter, Alan Howarth |
Scenografia: | John J. Lloyd |
Costumi: | April Ferry |
Trucco: | Steve Johnson, Ken Chase |
Si invita a seguire lo schema del Progetto Film |
Grosso guaio a Chinatown è un film statunitense diretto da John Carpenter nel 1986. E' interpretato da Kurt Russell e Kim Cattrall e mescola elementi da commedia con quelli dei film di arti marziali.
[modifica] Sinossi
Jack Burton è un camionista, simpatico e cialtrone. Un giorno si ferma nel quartiere cinese di San Francisco per incontrare il suo amico Wang Chi, fare qualche scommessa con lui e accompagnarlo all'aeroporto. Dalla Cina sta infatti per arrivare Miao Yin, la futura sposa di Wang Chi. All'aeroporto, Jack incontra la bella Gracie Law, ma una banda di criminali cinesi rapisce la fidanzata Miai Yin prima ancora che abbia il tempo di abbracciare Wang Chi. Decisi a ritrovare la ragazza, Jack e l'amico attraversano tutta Chinatown incontrando e affrontando uomini ultracentenari, esplosioni verdi, gente che entra ed esce volando...
[modifica] Commento
Nell'idea originale di John Carpenter, il film avrebbe dovuto essere ambientato nel vecchio west e avere per protagonista il classico cowboy senza passato che arriva in città e libera la ragazza dalle grinfie del cattivo. Riportato ai giorni nostri e condito da elementi orientaleggianti inediti per il cinema del periodo, il film si è rivelato un concente insuccesso commerciale forse anche per via della strategia pubblicitaria utilizzata dalla produzione.
Commistione di generi perfettamente architettata, la pellicola vede soprattutto l'inversione dei ruoli Eroe-spalla. Non è infatti Jack Burton che risolve la situazione: lui è un eroe solo a parole, è un buffone e uno sbruffone, che nel momento del bisogno si trova sempre fuori gioco. E' la sua spalla, quello che solitamente è al massimo l'assistente dell'Eroe, che guida il gruppo e salva il mondo.
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