Gondolin
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Nei romanzi fantasy di John Ronald Reuel Tolkien, Gondolin era la città segreta degli Elfi, fondata da Turgon, nella Prima Era. Il suo nome in Sindarin significa "Rocca nascosta", e in Quenya è Ondolindë, cioè "Canto di Pietra". Gondolin deve dunque il suo nome al fatto di essere stata fondata nel cuore dei Monti Cerchianti, sulla piana di Tumladen.
Come narrato ne Il Silmarillion, il Vala Ulmo, Signore delle Acque, rivelò la posizione della Piana di Tumladen al re Turgon dei Noldor in un sogno. Sotto questo consiglio divino, Turgon partì dal suo regno di Vinyamar (città sulle coste del Nevrast) per viaggiare lungo il corso del Sirion, sino alla valle segreta di Tumladen. Una grande vallata circondata da montagne altissime (gli Echoriath) alla quale si poteva accedere solo attraverso una lunga galleria scavata dalle acque del fiume, conosciuta con il nome di "Via nascosta". In mezzo a questa grande piana verdeggiante vi era poi una collina ripida denominata Amon Gwareth, cioè "Colle di Guardia". Qui Turgon decise di fondare una città che gli ricordasse la grande Tirion in Valinor ma che sarebbe stata protetta dalle montagne e nascosta alla vista dei servi dell'Oscuro Signore Morgoth. Turgon portò dunque i suoi uomini più fidati alla piana di Tumladen e diede inizio, in segreto, alla costruzione di Gondolin. Nel frattempo dimorò nel Nevrast per non destare sospetti, e quando, dopo cinquantadue anni di lavoro, la città fu finalmente ultimata, vi condusse tutta la sua gente, pari a un terzo dei Noldor del Beleriand e tre quarti dei Sindar del nord. In questo periodo il nome originale della città era ancora Ondolindë, ma in seguito fu cambiato nella sua definitiva forma Sindarin. La città era protetta da bianche mura, dominate dalla alta e candida torre del Re. Sgorgavano numerose fontane e Turgon stesso vi aveva forgiato di sua mano delle immagini dei Due Alberi di Valinor, Glingal, dai fiori d'oro, e Belthil, dai fiori d'argento. La via nascosta era inoltre protetta da sette cancelli, tutti sorvegliati costantemente; il primo di legno e gli altri di pietra, bronzo, ferro, argento, oro, e acciaio.
Nonostante la rovina degli altri grandi regni del Beleriand, Gondolin continuava a rimanere celata e sicura. Ma Ulmo avvisò il Re riguardo la sorte della gente di Gondolin: infatti aveva comandato a Turgon, prima che lasciasse Vinyamar, di lasciare là un armatura elfica completa. Quando sarebbe stato il momento, infatti, un messaggero sarebbe giunto a Gondolin così vestito, e Turgon lo avrebbe riconosciuto. Fu Tuor, figlio di Huor che ebbe questo incarico dal potente Vala e, guidato da Voronwë, giunse fino alla Città Celata, dove incontrò Turgon. Ma il Re Supremo dei Noldor nel frattempo si era fatto presuntuoso, e non accettò il consiglio di Ulmo di tornare all'Ovest, perché riteneva inviolabile la Rocca. Nel frattempo Tuor sposò anche Idril Celebrindal e nacque suo figlio Eärendil.
La città rimase in piedi sino a circa 350 anni dal giorno in cui la gente di Turgon andò a dimorarvi. Morgoth era venuto a conoscenza dell'esistenza della città e, pur non essendo ancora in grado di attaccarla direttamente, catturò Maeglin, nipote di Turgon, per costringerlo con la tortura a farlo entrare in Gondolin. Il giorno del settimo compleanno di Eärendil, Morgoth scatenò un esercito di Orchi, Balrog e Draghi che passarono dalle alture settentrionali, quelle più alte e meno sorvegliate. Furono i giorni dell'Assedio di Gondolin, preludio alla fine della Prima Era e ai grandi sconvolgimenti successivi.
Gondolin era divisa in dodici Casati. Al tempo della Caduta di Gondolin, erano:
- The Folk of The White Wing, sotto Tuor
- The Folk of the Mole, sotto Maeglin
- The Folk of the Swallow, sotto Duilin
- The Folk of the Heavenly Arch, sotto Egalmoth
- The Twin Folk of the Pillar and the Tower of Snow, sotto Pengolodh
- The Folk of the Tree, sotto Galdor
- The House of the Golden Flower, sotto Glorfindel
- The People of the Fountain, sotto Ecthelion
- The Folk of the Harp, sotto Salgant
- The Hammer of Wrath, sotto Rôg
- The House of the King, sotto Re Turgon