Giuseppe de Felice Giuffrida

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Giuseppe de Felice Giuffrida (Catania 11 aprile 1859 - Aci Castello 19 luglio 1920) è stato un uomo politico italiano d'ispirazione socialista. Promotore dei Fasci Siciliani, fu eletto deputato, presidente della provincia e sindaco del capoluogo etneo.

[modifica] Contesto storico

D'ispirazione socialista si mantenne indipendente dal partito ufficiale, fu sindacalista e direttore de "l'Unione". Eletto deputato nel 1892, fu uno dei principali organizzatori dei Fasci siciliani. Subì la repressione del governo Crispi, arrestato venne condannato a 18 anni di carcere dal tribunale militare di Palermo. Trascorrerà in carcere solo 2 anni, ed usufruendo dell'amnistia tornerà libero.

In seguito sosterrà i socialriformisti di Ivanoe Bonomi e Leonida Bissolati. Nel 1902 sarà eletto sindaco di Catania e guiderà la prima amministrazione di sinistra della città, venendo ricordato per aver istituito i forni municipali nel tentativo di sostenere i bisogni essenziali proprio alle classi popolari. Eletto Presidente della Provincia di Catania il 10 agosto 1914, vi rimase sino alla morte. Negli anni della Prima guerra mondiale, si mostrò interventista, al contrario del movimento socialista da cui dovette allontanarsi.Sarà tumulato al cimitero di Catania.

Il profilo della sua persona è alquanto complesso; alcuni lo considerarono un maestro, tanto che la sua corrente politica chiamata per l'appunto defeliciana ottenne il governo della città di Catania e della provincia, incidendo a fondo nella vita politica d'inizio Novecento da altri verrà considerato populista e persino demagogo.